Rieccoci a fare il punto della situazione a Novembre 2021.
Le cose, nonostante gli oltre 10.000 contagiati di questi giorni e il numero di morti in leggero aumento non sono così drammatiche come altre regioni in Europa. In Germania ed in Inghilterra, ma soprattutto nei paesi dell'Est ed in Russia si viaggia con numeri che sono ben oltre 4/5 volte i nostri e con le terapie intensive che stanno, in alcuni paesi, iniziando ad avere problemi di capienza.
In linea generale stiamo meglio di altri, nonostante tutta l'Europa sia ormai immersa in quella che viene chiamata 4° ondata. Le restrizioni dei mesi precedenti, il green pass e l'alto numero di vaccinazioni nel nostro paese ha consentito tutto sommato di contenere la diffusione di nuove varianti del virus. Anche da noi però purtroppo, alcune regioni, potrebbero presto avviarsi a "cambiare colore", cioè ad dover emettere provvedimenti restrittivi nei confronti della popolazione.
Nel momento in cui scriviamo tutta l'Italia è ancora in zona bianca, ma non si esclude che, con l'avvicinarsi delle festività Natalizie, qualcosa possa cambiare. Intanto in Europa la strategia sembra allinearsi su alcuni principi cardine per combattere la diffusione del virus. In Austri, in lockdown da alcuni giorni (per 20 giorni) a partire da febbraio 2022 la vaccinazione sarà obbligatoria. Una strada che anche il nostro governo sta cercando di vagliare, a partire dalle categorie più esposte e che abbiano contatti con il pubblico frequenti, pensiamo solo ai sanitari, personale della scuola e forze dell'ordine.
Pochi semplici cardini al momento restano saldi per contrastare la diffusione del Covid19 anche per questo Natale, che al momento si presenta libero da restrizioni:
- Evitare assembramenti
- Utilizzo della mascherina al chiuso o dove non possibile garantire il distanziamento
- Lavarsi le mani più frequentemente del solito
- Il green pass
- la vaccinazione capillare
Nel nostro paese, così come in Israele iniziata da poco, si sta per introdurre la vaccinazione per i bambini dai 5 ai 12 anni, mentre il totale della popolazione con seconda dose effettuata è superiore all'85%. Iniziata da alcune settimane la campagna per il "booster" al vaccino per gli ultra 80enni, i 60enni e in questi giorni è possibile prenotarsi per i 50/40enni purché siano passati almeno sei mesi dalla seconda dose fatta.
Anche in questo caso le organizzazioni preposte stanno verificando se anticipare la dose "booster" una volta trascorsi 5 mesi dalla seconda dose per avere una maggiore copertura (e più duratura) immunitaria.
Tempi duri potrebbero arrivare per i non vaccinati, il governo pensa di escludere dai conteggi i tamponi non più validi per entrare in bar, ristoranti e locali pubblici, nonché palestre e stadi, o per partecipare ad eventi sportivi. Occorrerà necessariamente la vaccinazione e il green pass.
Daniele/MMi
NOVEMBRE 2021 - RESTRIZIONI - GREEN PASS
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