In questo periodo di pandemia e di riaperture con il contagocce è inevitabile pensare a come ci ritroveremo nei prossimi mesi/anni e a cosa si riuscirà ancora a fare. Migliaia di aziende chiuse in lockdown per settimane e una situazione finanziaria di stato già deficitaria non fanno che acuire le ansie e i problemi che sono sempre stati sotto gli occhi di tutti ma che, in periodi come questo, si fanno ancora più sentire.
Torneremo al ristorante come una volta? Manterremo le distanze sociali ancora a lungo? I bar come li conosciamo oggi continueranno ad esistere? E le nostre vacanze e i nostri viaggi come cambieranno nel prossimo futuro?
Una serie di domande a cui è difficile dare una risposta ma ahinoi, un futuro che ci riguarda tutti oggi e riguarderà i nostri figli domani se non saremo in grado di dare soluzioni accettabili alla nostra società.
Daniele/MMi
#COVID19 - IL PROSSIMO FUTURO NOSTRO E DELLE AZIENDE
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Re: #COVID19 - IL PROSSIMO FUTURO NOSTRO E DELLE AZIENDE
Con i miei genitori abbiamo sempre detto che nella sfiga siamo fortunati, già perché se oggi ho un lavoro a tempo indeterminato e uno stipendio sicuro, paradossalmente, lo devo alla mia patologia.
Con questo non significa abbia dimenticato quando anche io, nonostante tutto, vivevo nel precariato. Ho molti amici in quella situazione, sono figlia di commercianti e conosco benissimo le restrizioni di chi ha un'attività, sia dei legacci con cui vengono strozzati dalle istituzioni sia i sacrifici che si fanno per mandare avanti un'attività nonostante e a dispetto di tutto.
Non appartengo a nessun partito politico, ho difficoltà a digerire la politica proprio come argomento e non sono in grado di giudicare le azioni del governo centrale, anche perché le varie regioni ci hanno messo del loro ad incasinare o migliorare le linee guida generali.
Penso che orami tutti si sappia che le misure adottate per chi ha un'attività arriveranno quando ormai l'attività sarà fallita. Non è che negli altri paesi non esistano i furbetti, è che noi siamo sempre stati così sfacciati che non c'è e non potrà ormai più esserci un rapporto di fiducia tra governo e cittadini. Ho sentito dire, ma non ho nessuno che lo confermi, che in Germania il governo ha immediatamente versato una determinata somma su tutti i conti correnti dei propri cittadini. Ok, ma al di là che l'Italia non ha le risorse della Germania e qui non voglio entrare in una discussione geopolitica che non finisce più, ma la fiducia? I cittadini Italiani godono della stessa fiducia dei cittadini tedeschi nel proprio paese?
Siamo talmente intasati da macchinosi strumenti burocratici al fine di evitare evasione, rispettare le norme per la privacy e quelle anti riciclaggio che alla fine quando abbiamo bisogno il sistema si blocca!
Oggi si parla di mancanza di piano pandemico ma come fai a fare un piano pandemico quando hai tutti i giorni da scontrarti con nuove norme burocratiche!?!
Finché non si partirà da un sistema più snello a livello burocratico e non si stabilirà una maggiore fiducia tra governo e cittadini non si andrà da nessuna parte.
Ormai siamo talmente stufi che a prescindere la classe politica per il comune cittadino e tutta marcia e viceversa.
Sicuramente se vogliamo un futuro dobbiamo ricominciare da noi.
La globalizzazione, a mio personalissimo avviso, è ed è stata un fallimento su tutti i fronti. Dall'altro lato, come si è visto in questa occasione, alcuni lavori in Italia vengono a farli gli stagionali stranieri...eppure abbiamo tanta disoccupazione...mi sfugge qualcosa?...sicuramente sì!
Che raccogliere mele e pomodori sia poco dignitoso? Mah! Io ho fatto di tutto a prescindere dal mio titolo di studio e conosco gente che per pagarsi gli studi c'è andata a raccogliere i pomodori.
Ma ritorniamo sulla globalizzazione. L'Italia è rimasta senza presidi per il proprio personale sanitario, il primo che avrebbe dovuto essere protetto per poter a sua volta proteggere noi, perché le aziende che li fornivano erano tutte fuori dal paese.
Armani decide di riconvertire la sua produzione in camici per i nostri medici ed infermieri, l'amaro Ramazzotti riconverte la propria produzione per fare gel alcolico...ma...a Taranto non sono anni che lottano contro la chiusura dell'Ilva? Non ci sono in tutto il paese un sacco di fabbriche dismesse? E perché beni di prima necessità sanitaria che sono comunemente adottati in tutti gli ospedali d'Italia e quindi con un florido mercato non vengono prodotti sul nostro territorio? In tutta Italia non c'era e non c'è una fabbrica che produce mascherine a norma CE???
Negli ultimi 7 anni ho lavorato in RSA come non sanitario, ma basta avere gli occhi per capire che produrre camici o mascherine è decisamente remunerativo. In tutti i presidi Ospedalieri ci sono dei protocolli per tenere sotto controllo le infezioni in ambito ospedaliero che prevedono per altro, l'utilizzo di camici usa e getta per pazienti, operatori e parenti in visita in casi ad esempio di resistenza a determinati antibiotici che possono portare alla colonizzazione di alcuni batteri trasmissibili ad altri soggetti. Questo è un esempio per dirvi che non serve una pandemia per guadagnare su camici e mascherine perché sono ad uso quotidiano in tutti gli ospedali italiani.
Un altro esempio che mi sovviene è l'alcol. Io non esco dal 16 marzo ed essendo in malattia devo rispettare gli orari per poter uscire e ancora non sono andata a fare la spesa ma, a quanto mi è stato detto sembra che l'alcol denaturato sia introvabile...ma dove caspiterina lo producono che ne siamo rimasti senza in un nano secondo???
Mi sembra palese che si debbano creare delle condizioni affinché si possa iniziare la produzione in casa nostra delle risorse primarie.
Concordo pienamente che i prodotti Italiani siano stati danneggiati dalla UE e via dicendo ma ci siamo fatti la guerra sul Parmigiano e sulla mozzarella di Bufala e ci è sparito l'alcol da sotto il naso in un attimo in piena crisi mondiale!!! Il parmigiano dop lo abbiamo trovato tutti l'alcol no! Solo io ci vedo qualcosa che non va?
Sia chiaro io non comprendo nulla di politica e di economia ma non posso che notare queste cose e pormi delle domande. Sicuramente qualcuno più intelligente di me saprà darmi motivazioni valide o comunque segnare il cammino della rinascita ma al momento io ho la convinzione che sia imperdonabile che sul territorio italiano non vi siano aziende che producano determinati prodotti. Alex mi ucciderà per questa affermazione ma preferisco facciano quello che vogliono del pesto ligure pur che si sia in grado di proteggere la salute di coloro che devono proteggerla a me.
Con questo non significa abbia dimenticato quando anche io, nonostante tutto, vivevo nel precariato. Ho molti amici in quella situazione, sono figlia di commercianti e conosco benissimo le restrizioni di chi ha un'attività, sia dei legacci con cui vengono strozzati dalle istituzioni sia i sacrifici che si fanno per mandare avanti un'attività nonostante e a dispetto di tutto.
Non appartengo a nessun partito politico, ho difficoltà a digerire la politica proprio come argomento e non sono in grado di giudicare le azioni del governo centrale, anche perché le varie regioni ci hanno messo del loro ad incasinare o migliorare le linee guida generali.
Penso che orami tutti si sappia che le misure adottate per chi ha un'attività arriveranno quando ormai l'attività sarà fallita. Non è che negli altri paesi non esistano i furbetti, è che noi siamo sempre stati così sfacciati che non c'è e non potrà ormai più esserci un rapporto di fiducia tra governo e cittadini. Ho sentito dire, ma non ho nessuno che lo confermi, che in Germania il governo ha immediatamente versato una determinata somma su tutti i conti correnti dei propri cittadini. Ok, ma al di là che l'Italia non ha le risorse della Germania e qui non voglio entrare in una discussione geopolitica che non finisce più, ma la fiducia? I cittadini Italiani godono della stessa fiducia dei cittadini tedeschi nel proprio paese?
Siamo talmente intasati da macchinosi strumenti burocratici al fine di evitare evasione, rispettare le norme per la privacy e quelle anti riciclaggio che alla fine quando abbiamo bisogno il sistema si blocca!
Oggi si parla di mancanza di piano pandemico ma come fai a fare un piano pandemico quando hai tutti i giorni da scontrarti con nuove norme burocratiche!?!
Finché non si partirà da un sistema più snello a livello burocratico e non si stabilirà una maggiore fiducia tra governo e cittadini non si andrà da nessuna parte.
Ormai siamo talmente stufi che a prescindere la classe politica per il comune cittadino e tutta marcia e viceversa.
Sicuramente se vogliamo un futuro dobbiamo ricominciare da noi.
La globalizzazione, a mio personalissimo avviso, è ed è stata un fallimento su tutti i fronti. Dall'altro lato, come si è visto in questa occasione, alcuni lavori in Italia vengono a farli gli stagionali stranieri...eppure abbiamo tanta disoccupazione...mi sfugge qualcosa?...sicuramente sì!
Che raccogliere mele e pomodori sia poco dignitoso? Mah! Io ho fatto di tutto a prescindere dal mio titolo di studio e conosco gente che per pagarsi gli studi c'è andata a raccogliere i pomodori.
Ma ritorniamo sulla globalizzazione. L'Italia è rimasta senza presidi per il proprio personale sanitario, il primo che avrebbe dovuto essere protetto per poter a sua volta proteggere noi, perché le aziende che li fornivano erano tutte fuori dal paese.
Armani decide di riconvertire la sua produzione in camici per i nostri medici ed infermieri, l'amaro Ramazzotti riconverte la propria produzione per fare gel alcolico...ma...a Taranto non sono anni che lottano contro la chiusura dell'Ilva? Non ci sono in tutto il paese un sacco di fabbriche dismesse? E perché beni di prima necessità sanitaria che sono comunemente adottati in tutti gli ospedali d'Italia e quindi con un florido mercato non vengono prodotti sul nostro territorio? In tutta Italia non c'era e non c'è una fabbrica che produce mascherine a norma CE???
Negli ultimi 7 anni ho lavorato in RSA come non sanitario, ma basta avere gli occhi per capire che produrre camici o mascherine è decisamente remunerativo. In tutti i presidi Ospedalieri ci sono dei protocolli per tenere sotto controllo le infezioni in ambito ospedaliero che prevedono per altro, l'utilizzo di camici usa e getta per pazienti, operatori e parenti in visita in casi ad esempio di resistenza a determinati antibiotici che possono portare alla colonizzazione di alcuni batteri trasmissibili ad altri soggetti. Questo è un esempio per dirvi che non serve una pandemia per guadagnare su camici e mascherine perché sono ad uso quotidiano in tutti gli ospedali italiani.
Un altro esempio che mi sovviene è l'alcol. Io non esco dal 16 marzo ed essendo in malattia devo rispettare gli orari per poter uscire e ancora non sono andata a fare la spesa ma, a quanto mi è stato detto sembra che l'alcol denaturato sia introvabile...ma dove caspiterina lo producono che ne siamo rimasti senza in un nano secondo???
Mi sembra palese che si debbano creare delle condizioni affinché si possa iniziare la produzione in casa nostra delle risorse primarie.
Concordo pienamente che i prodotti Italiani siano stati danneggiati dalla UE e via dicendo ma ci siamo fatti la guerra sul Parmigiano e sulla mozzarella di Bufala e ci è sparito l'alcol da sotto il naso in un attimo in piena crisi mondiale!!! Il parmigiano dop lo abbiamo trovato tutti l'alcol no! Solo io ci vedo qualcosa che non va?
Sia chiaro io non comprendo nulla di politica e di economia ma non posso che notare queste cose e pormi delle domande. Sicuramente qualcuno più intelligente di me saprà darmi motivazioni valide o comunque segnare il cammino della rinascita ma al momento io ho la convinzione che sia imperdonabile che sul territorio italiano non vi siano aziende che producano determinati prodotti. Alex mi ucciderà per questa affermazione ma preferisco facciano quello che vogliono del pesto ligure pur che si sia in grado di proteggere la salute di coloro che devono proteggerla a me.
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Re: #COVID19 - IL PROSSIMO FUTURO NOSTRO E DELLE AZIENDE
Goofy ha scritto: ↑13 maggio 2020, 19:24Con i miei genitori abbiamo sempre detto che nella sfiga siamo fortunati, già perché se oggi ho un lavoro a tempo indeterminato e uno stipendio sicuro, paradossalmente, lo devo alla mia patologia.
Con questo non significa abbia dimenticato quando anche io, nonostante tutto, vivevo nel precariato. Ho molti amici in quella situazione, sono figlia di commercianti e conosco benissimo le restrizioni di chi ha un'attività, sia dei legacci con cui vengono strozzati dalle istituzioni sia i sacrifici che si fanno per mandare avanti un'attività nonostante e a dispetto di tutto.
Non appartengo a nessun partito politico, ho difficoltà a digerire la politica proprio come argomento e non sono in grado di giudicare le azioni del governo centrale, anche perché le varie regioni ci hanno messo del loro ad incasinare o migliorare le linee guida generali.
Penso che orami tutti si sappia che le misure adottate per chi ha un'attività arriveranno quando ormai l'attività sarà fallita. Non è che negli altri paesi non esistano i furbetti, è che noi siamo sempre stati così sfacciati che non c'è e non potrà ormai più esserci un rapporto di fiducia tra governo e cittadini. Ho sentito dire, ma non ho nessuno che lo confermi, che in Germania il governo ha immediatamente versato una determinata somma su tutti i conti correnti dei propri cittadini. Ok, ma al di là che l'Italia non ha le risorse della Germania e qui non voglio entrare in una discussione geopolitica che non finisce più, ma la fiducia? I cittadini Italiani godono della stessa fiducia dei cittadini tedeschi nel proprio paese?
Certo che no, anche perchè noi siamo immensamente più ladri ed evasori... e alla fine poi tutti i nodi vengono al pettine. Quando ci accorgiamo che continuando a fare i furbi ci rimettiamo solo noi alla fine è tardi. Da noi ancora si dovevano cercare le mascherine che già c'era chi ci voleva lucrare sopra...e si stava muovendo per farci un business... tanto per dirne una... Se poi partiamo da uno stato che già stava nella cacca prima per un debito decennale assurdo e mai ammorbidito... ora le cose non possono far altro che peggiorare e bisogna accontentarci di quello che c'è anche perchè non avremo mai le disponibilità che molti paesi possono avere... e prima o poi quello che ci verrà dato (o quello che sforeremo) dovremo ripagarlo con ulteriore tasse.
Siamo talmente intasati da macchinosi strumenti burocratici al fine di evitare evasione, rispettare le norme per la privacy e quelle anti riciclaggio che alla fine quando abbiamo bisogno il sistema si blocca!
Oggi si parla di mancanza di piano pandemico ma come fai a fare un piano pandemico quando hai tutti i giorni da scontrarti con nuove norme burocratiche!?!
Finché non si partirà da un sistema più snello a livello burocratico e non si stabilirà una maggiore fiducia tra governo e cittadini non si andrà da nessuna parte.
Ormai siamo talmente stufi che a prescindere la classe politica per il comune cittadino e tutta marcia e viceversa.
Sicuramente se vogliamo un futuro dobbiamo ricominciare da noi.
Ricominciare a cambiare mentalità in primis come popolo e poi snellire procedure a più non posso.
La globalizzazione, a mio personalissimo avviso, è ed è stata un fallimento su tutti i fronti. Dall'altro lato, come si è visto in questa occasione, alcuni lavori in Italia vengono a farli gli stagionali stranieri...eppure abbiamo tanta disoccupazione...mi sfugge qualcosa?...sicuramente sì!
Che raccogliere mele e pomodori sia poco dignitoso? Mah! Io ho fatto di tutto a prescindere dal mio titolo di studio e conosco gente che per pagarsi gli studi c'è andata a raccogliere i pomodori.
Ti sfugge che c'è molta gente a cui non piace lavorare. C'è poco da fare. E molti sono giovani. E la legislazione non aiuta. Se da domani si mettessero in competizione gli "over" (dai 40 ai 60) con i giovani in cerca di lavoro e si desse loro le stesse possibilità che si danno ai nuovi assunti vedi come si sveglierebbero... invece poi ti ritrovi quei cartelli che dicono "Max 26enne" e i 40-50 a casa li che non possono far nulla, loro che di voglia ne avrebbero.
Ma ritorniamo sulla globalizzazione. L'Italia è rimasta senza presidi per il proprio personale sanitario, il primo che avrebbe dovuto essere protetto per poter a sua volta proteggere noi, perché le aziende che li fornivano erano tutte fuori dal paese.
Armani decide di riconvertire la sua produzione in camici per i nostri medici ed infermieri, l'amaro Ramazzotti riconverte la propria produzione per fare gel alcolico...ma...a Taranto non sono anni che lottano contro la chiusura dell'Ilva? Non ci sono in tutto il paese un sacco di fabbriche dismesse? E perché beni di prima necessità sanitaria che sono comunemente adottati in tutti gli ospedali d'Italia e quindi con un florido mercato non vengono prodotti sul nostro territorio? In tutta Italia non c'era e non c'è una fabbrica che produce mascherine a norma CE???
Evidentemente no. Non ce ne fregava niente, fino a ieri. Le mascherine non danno tutto quel guadagno... ora forse si... almeno fin che dura.
Negli ultimi 7 anni ho lavorato in RSA come non sanitario, ma basta avere gli occhi per capire che produrre camici o mascherine è decisamente remunerativo. In tutti i presidi Ospedalieri ci sono dei protocolli per tenere sotto controllo le infezioni in ambito ospedaliero che prevedono per altro, l'utilizzo di camici usa e getta per pazienti, operatori e parenti in visita in casi ad esempio di resistenza a determinati antibiotici che possono portare alla colonizzazione di alcuni batteri trasmissibili ad altri soggetti. Questo è un esempio per dirvi che non serve una pandemia per guadagnare su camici e mascherine perché sono ad uso quotidiano in tutti gli ospedali italiani.
E ma son tutte cose su cui si è andati al risparmio fino ad ora spazzando via la sanità pubblica...
Un altro esempio che mi sovviene è l'alcol. Io non esco dal 16 marzo ed essendo in malattia devo rispettare gli orari per poter uscire e ancora non sono andata a fare la spesa ma, a quanto mi è stato detto sembra che l'alcol denaturato sia introvabile...ma dove caspiterina lo producono che ne siamo rimasti senza in un nano secondo???
Mi sembra palese che si debbano creare delle condizioni affinché si possa iniziare la produzione in casa nostra delle risorse primarie.
Concordo pienamente che i prodotti Italiani siano stati danneggiati dalla UE e via dicendo ma ci siamo fatti la guerra sul Parmigiano e sulla mozzarella di Bufala e ci è sparito l'alcol da sotto il naso in un attimo in piena crisi mondiale!!! Il parmigiano dop lo abbiamo trovato tutti l'alcol no! Solo io ci vedo qualcosa che non va?
Sia chiaro io non comprendo nulla di politica e di economia ma non posso che notare queste cose e pormi delle domande. Sicuramente qualcuno più intelligente di me saprà darmi motivazioni valide o comunque segnare il cammino della rinascita ma al momento io ho la convinzione che sia imperdonabile che sul territorio italiano non vi siano aziende che producano determinati prodotti. Alex mi ucciderà per questa affermazione ma preferisco facciano quello che vogliono del pesto ligure pur che si sia in grado di proteggere la salute di coloro che devono proteggerla a me.
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Re: #COVID19 - IL PROSSIMO FUTURO NOSTRO E DELLE AZIENDE
Ma in realtà non sono prodotti che non vendi, anzi ci fai delle gare con la pubblica amministrazione per non parlare delle cliniche private e le case di Riposo.
Se prima l'attenzione alle infezioni ospedaliere era talmente alta da rimanere, più di una volta senza la scorta di presidi adatti, figurati d'ora in poi.
Ovvio che la sanità in teoria ha una corsia preferenziale rispetto al privato, poi le porcate ci so o é non si discute, ma ormai tutta la pubblica a mi is trazione deve fare riferimento ad un database di ditte che conferiscono determinati servizi e si sceglie la ditta che ti fa il prezzo migliore.
Il gel alcolico che la sanità paga 0,50 cent il privato lo paga normalmente anche 3 euro ma al produttore conviene comunque perché se ne usa tantissimo. È normale ci siano batteri o virus resistenti in ospedali ecco perché hanno determinati protocolli. Ovviamente questi protocolli nel prossimo futuro saranno rafforzati come l'utilizzo e stoccaggio di presidi. E ci guadagnerano di più ma non allo stesso prezzo di un privato.
Ci sono anche molte onluss che nel frattempo si sono organizzate per rifornire la sanità e diventeranno concorrenziali anche loro.
Tieni presente che quello che costa di più sono i posti letto e i medicinali. Hanno tagliato su quelli e ti fanno il mazzo se sfori il budget sui medicinali.
Roba che il medico non è più in grado di fare il suo lavoro.
Se prima l'attenzione alle infezioni ospedaliere era talmente alta da rimanere, più di una volta senza la scorta di presidi adatti, figurati d'ora in poi.
Ovvio che la sanità in teoria ha una corsia preferenziale rispetto al privato, poi le porcate ci so o é non si discute, ma ormai tutta la pubblica a mi is trazione deve fare riferimento ad un database di ditte che conferiscono determinati servizi e si sceglie la ditta che ti fa il prezzo migliore.
Il gel alcolico che la sanità paga 0,50 cent il privato lo paga normalmente anche 3 euro ma al produttore conviene comunque perché se ne usa tantissimo. È normale ci siano batteri o virus resistenti in ospedali ecco perché hanno determinati protocolli. Ovviamente questi protocolli nel prossimo futuro saranno rafforzati come l'utilizzo e stoccaggio di presidi. E ci guadagnerano di più ma non allo stesso prezzo di un privato.
Ci sono anche molte onluss che nel frattempo si sono organizzate per rifornire la sanità e diventeranno concorrenziali anche loro.
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