Google adesso punta su Ocean

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AlessiaJackson
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Google adesso punta su Ocean

Messaggio da AlessiaJackson » 3 febbraio 2009, 20:39

Dal satellite agli abissi marini, Google adesso punta su Ocean

In uscita il nuovo software in grado di monitorare grazie alle mappe digitali i fondali dell'intero pianeta

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Permetterà agli utenti di scoprire i segreti degli abissi e di conoscere gli effetti del riscaldamento climatico. Lunedì sarà presentato alla California Academy of Sciences di San Francisco Google Ocean, la nuova versione di Google Earth, il celebre software che genera immagini virtuali della Terra grazie a fotografie aeree e satellitari. Gli appassionati di oceanografia col nuovo programma potranno visualizzare le mappe tridimensionali dei fondali marini presenti sul nostro pianeta direttamente dal proprio pc. Inoltre, la nuova versione del software conterrà numerose informazioni e studi sui cambiamenti climatici e s'avvicinerà sempre di più all'antico sogno degli ideatori di Google Earth: la mappatura digitale dell'intero pianeta

SUCCESSO - Da quando è stato lanciato nel 2006, Google Earth ha avuto uno straordinario successo tra gli utenti di Internet: oltre 400 milioni di persone hanno visitato il sito web per scrutare dall'alto città e quartieri di tutto il mondo. Adesso grazie a Google Ocean anche i meno esperti potranno conoscere la topografia sottomarina e la batimetria degli angoli più nascosti degli abissi. Secondo quanto riporta il Guardian, alla presentazione della nuova versione del software parteciperanno, oltre a Eric Schmidt, l'attuale Ceo di Google, illustri personaggi come l'ex vicepresidente degli Usa e noto ambientalista Al Gore e Sylvia Earle, una celebre studiosa americana di oceanografia. Se la nuova versione del sito riuscisse a mappare completamente i fondali marini potrebbe essere di grande aiuto anche agli studiosi di archeologia subacquea. «Questa e' la cosa che mi eccita di più - dichiara entusiasticamente alla rivista tecnologica Cnet David Sandwell, professore di geofisica allo Scripps Istitution of Oceanograph dell'Università di San Diego -. Le persone sapranno che gran parte dei fondali marini sono inesplorati e Google ci darà una mano a conoscerli».

IMMAGINI E TEMPI - Immagini ad altissima definizione accompagneranno i dati che raccontano il clima, le temperature e le correnti marine presenti nel mondo sottomarino, anche se ci vorrà tempo prima che tutti gli angoli degli oceani siano mappati in alta definizione: «Almeno 100 anni - profetizza lo studioso David Sandwell che è certo che Google Ocean diventerà una risorsa essenziale per gli scienziati -: sarà un mezzo molto utile per condividere dati statistici sugli oceani. Per i miei studi sarà importante perchè mi permetterà di conoscere in maniera dettagliata la struttura tettonica globale dei fondali marini». Anche altri studiosi affermano che con Google Ocean la conoscenza oceanografica potrà fare passi da gigante: «Basta pensare che - dichiara Stephen P. Miller, direttore del Centro geologico allo "Scripps" - oggi abbiamo informazioni più dettagliate della superficie di Marte grazie a studi portanti avanti in poche settimane con potenti mezzi tecnologici che dei fondali marini sui quali le prime ricerche sono state fatte ben due secoli fa».

Fonte: Corriere della Sera

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