New York 11.9.2001 - Tiziana Rota

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Barbara/Saetta
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New York 11.9.2001 - Tiziana Rota

Messaggio da Barbara/Saetta » 11 febbraio 2007, 20:10

A NEW YORK DURANTE L'ATTENTATO
11.9.2001


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11 ottobre 2001...Esattamente un mese fa, la vita mia e quella di migliaia di persone è cambiata...Fortunatamente sono ancora in vita x raccontarvi quello che ho vissuto!

Il tutto inizia il 10 settembre sera dopo il concerto di Michael. Prima di andare a letto decidiamo (Io Tiziana-tj, Giovanna, Giada e Gabriele) cosa fare il giorno dopo.. .sarebbe stato il nostro ultimo giorno a New York. Volevamo tornare alle torri x fare delle foto di giorno (visto che di sera ci eravamo stati il 9), subito dopo avremmo fatto shopping x prendere dei regali e poi nel pomeriggio ci saremmo diretti verso l'aeroporto. Per fare tutto questo era necessario partire presto, quindi tutti pronti a partire alla volta delle torri alle 8 di mattina.


Grazie al concerto della sera prima, che ci ha quel poco sfinite, io e Giada siamo rimaste a letto e abbiamo ritardato la partenza di circa 30-45 minuti...e poi via di buon passo verso le nostre amate Twin Towers. Per la strada passavano continuamente i vigili del fuoco e la polizia...ma non ci siamo chiesti "PERCHE??"...era praticamente normale una scena del genere a New York. Siamo arrivati sulla 5 strada, i negozi erano aperti e ne abbiamo approfittato per iniziare lo shopping. Ad un certo punto suona il mio cellulare...E' Simone, un amico di Roma anche lui a NY x i concerti. La sua voce era molto preoccupata, continuava a chiedermi se io e gli altri stavamo bene, se eravamo lì tutti insieme. Io non riuscivo a capire il perchè di quelle domande (pensavo che il concerto della sera prima gli avesse mandato in tilt il cervello),e poi mi ha detto dell'incidente, perchè questo si pensava all'inizio... un incidente, niente di più. E da qui in poi è stato un susseguirsi incredibile di eventi e soprattutto di emozioni. Siamo rimasti ancora un po' nel negozio, pensando che non fosse nulla di grave, poi dalla radio dicono che tutti gli aeroporti sono stati chiusi. A quel punto chiediamo al negoziante se avevamo capito bene...e così era...TUTTI GLI AEROPORTI CHIUSI!!! E' stato il panico.


Noi dovevamo partire la sera stessa...ma ora come facevamo? Di corsa fuori dal negozio, e di fronte ai nostri occhi uno spettacolo agghiacciante, che prima di entrare nel negozio non avevamo visto...le torri gemelle stavano bruciando. Eravamo a circa 6 km di distanza, ma si vedevano distintamente le fiamme...eravamo pietrificati.. .sembrava un film, uno di quelli supertecnologici, pieni di effetti speciali. La 5 strada era affollata di gente, e tutti con lo sguardo rivolto verso le torri. Poi tutto ad un tratto la torre senza pennone, come la chiamiamo noi La Femmina, si sgretola sotto i nostri occhi.


(foto n.3 scattata subito dopo lo schianto a terra.)
Da dove ero si vedevano benissimo le torri, poi è rimasto solo un nuvolone, che purtroppo nella foto si vede poco). Capiamo subito che la cosa è + grave del previsto e quindi torniamo all'hotel per prenotare la stanza. Per la strada tutti sono sintonizzati con radio e tv per avere aggiornamenti, ed è proprio da una tv che vediamo il crollo della seconda torre...Il Maschio!!!Cerchiamo di chiamare casa, per tranquillizzare i familiari, ma non c'è verso di prendere la linea, nè con il telefono pubblico, nè con il cellulare...tutto è bloccato! Fortunatamente gli SMS possono essere inviati. Le tv dicevano che non si riusciva per colpa delle linee fuori uso. Sono comunque riuscita a mandare solo 5 sms, prima che saltasse il collegamento, agli amici, per avvisare così casa. (RAGAZZI VI RINGRAZIO INFINITAMENTE DI TUTTO CUORE PER IL PREZIOSO AIUTO: GRAZIE MILLE). Una volta arrivati in hotel abbiamo prenotato e grazie a Dio c'erano ancora dei posti! Abbiamo cercato di riposarci, ma inutilmente,e poi siamo andati in Times Square, perchè avevamo un appuntamento con Simone ed Eva di ROma alle ore 13,30.

Loro non c'erano, li abbiamo visti solo un paio di giorni dopo...non sapendo degli aeroporti chiusi sono andati verso il JFK e lì sono rimasti bloccati, perchè nessuno poteva entrare in città. Mentre eravamo in Times Square abbiamo provato innumerevoli volte a chiamamre casa, ma era tutto inutile...poco alla volta abbiamo avuto tutti le crisi di pianto...volevamo prlare con le nostre famiglie e non potevamo...non riuscivamo. Io non ero preoccupata x me, ma x la mia famiglia...Io sapevo come stavo, ero ok, ma loro di me non sapevano nulla. Io, a livello mio personale, non avevo paura l'11, non per essere eroica, ma perchè non mi rendevo conto di quello che stava accadendo. Era la mia vita ok, ma non la solita routine di tutti i giorni, era quasi una favola, un qualcosa di irreale...e quindi anche la tragedia in quei momenti era "finta", mi sembrava di non viverla direttamente!!! Infatti nei giorni a seguire ero, insieme con tutti gli altri, in giro per negozi...cantavamo, scherzavamo...come se tutto fosse normale! Poi quando torni a casa, quando rimetti i piedi nella realtà, tutto ti casca addosso in un solo attimo, e ti ritrovi a pensare a quello che è successo tutti i giorni, anche 1 mese dopo...ed hai l'immagine delle torri ancora lì davanti agli occhi e l'unica cosa che ti viene in mente è...POTEVO ESSERE LI' SOTTO....POTEVO ESSERE LI' SOTTO!!!! Ci manca poi la gente che non consoci che ti ferma per la strada e ti chiede cosa è successo a New York...il paese è piccolo e la gente mormora...ma ora basta! dimenticare è impossibile e non voglio, però imparare a convivere con un'esperienza del genere non è per nulla facile...Mi sembra di essere ancora là, risento ogni volta che ne parlo le stesse emozioni!!!

Quanto mi manca New York...Io, però, fino a qualche riga fa stavo raccontando una storia ed ora la riprendo...Verso le 15, le 21 in italia, riusciamo a prendere la linea e tutti quanti possiamo così parlare con i nostri genitori e cercare di tranquillizarli. Il resto della giornata, e anche della serata, è trascorsa in quasi assoluto silenzio...nessuno riusciva a parlare...nessuno aveva parole...C'erano solo pensieri, tanti pensieri confusi che si affollavano nella mente. Solo uno era chiaro e forte "Come stavano gli atri fans italiani?. E come stava Michael?". Abbiamo anche chiamato il consolato per avere informazioni riguardo i voli, ma non sapevano. L'indomani mattina siamo andati di persona al consolato, e così il giorno dopo ancora, ma non erano in grado di dirci nulla, le poche notizie forniteci già le sapevamo grazie ai notiziari. Ed è stato al consolato che abbiamo rivisto gli altri fans italiani (Stefan, Nancy, Serena e un ragazzo diRoma), e non vi dico la gioia provata in quel momento...erano tutti lì sani e salvi!!!

Per tornare a casa, comunque, dovevamo arrangiarci, e così abbiamo fatto. Siamo andati all'ufficio dell'Alitalia ed abbiamo chiesto se era possibile un cambio di biglietto da air France (avevamo questo schifo di compagnia) a Alitalia. Ipotesi sconsigliata, visto che avrebbero dato precedenza alle persone con un biglietto alitalia, e quindi noi con il cambio saremmo partiti per ultimi. Gli aeroporti erano sempre chiusi, per cui mentre aspettavamo ci siamo girati NY in lungo e in largo, abbiamo fatto shopping e ci siamo divertiti. Sembra impossibile a dirsi ma ci siamo divertiti. Il 12 siamo andati a vedre quello che restava delle torri, ma non si poteva passre... la zona era chiusa a tutto e tutti. E' stato scioccante vedere Mnahattan deserta... nella 5 strada c'è semre un traffico spropositato, eppure il 12 pomeriggio camminavamo nel mezzo della via principale. Da brividi...da non credere...ma era tutto vero! Il 13 sera sull'orlo di una crisi di nervi abbiamo iniziato a chiamare tutte le compagnie aeree possibili ed immaginabili...svizzere, olandesi, spagnole, britanniche, scandinave! Volevamo, anzi volevano, io sarei rimasta molto volentieri, tornare a casa, così il giorno dopo siamo andati all' Air France, ed erano ,meno informati di noi, però hanno almeno preso i nostri nomi, il numero di volo che dovevamo prendere, e tutto quello che serviva loro per aiutarci...anche il mio numero di cellulare e il numero dell'hotel.


Arriva il 15 mattina.E' un sabato e sappiamo che i ragazzi di Roma partono quella sera.Foto n.4 di gruppo scattata al JFK. Da sinistra: Simone, Eva, Giada, Io , Giovanna e Gabry).

Prima di rimpatriare, però, ci vuole un giro veloce di saluto a Manhattan e un altro giro veloce nel Disney Store. Poi Gabriele vuole andare all'Air France x sapere se ci sono novità, ma noi non volevamo...Avevano il numero di cellulare e dell'hotel avrebbero chiamato loro, ma era così fissato che alla fine abbiamo ceduto e siamo andati. E x fortuna! Abbiamo praticamente scoperto per caso che c'era la possibilità x noi di partire quella stessa sera alla volta di Parigi. Ok, di corsa in hotel a preparare i bagagli e poi in aeroporto. Sul casino successo al JFK non mi dilungo troppo, sappiate solo che eravamo in 4 a dover partire tutti insieme, invece due (io e Gio) siamo partite quella sera, mentre gli altri due (Giada e gabriele) sono partiti la sera dopo, e non dal JFK, ma dal Newark, che sta a 50 km dal JFK. Non è finita qui, infatti per chiamare le persone per l'imbarco non usavano il microfono, ma si alzavano in piedi al banco e urlavano il nome del "prescelto"...Chi partiva era veramente un precelto, perchè una volta fatto il check in dei bagagli (consisteva nel pesare le valigie, ti mettevano in lista x il volo e poi dovevi tornare per sapere se avevi avuto il posto o no, ecco perchè siamo partiti "a pezzi") non si era sicuri di partire. Roba da matti!!!

A NY abbiamo vissuto di tutto, in positivo e negativo, eppure mi manca un casino. E' un evento naturale innamorasi di New York, e non posso nemmeno spiegare il perchè, ti affascina, ti travolge e ti innamori. E poi non vorresti lasciarla mai più., e allora ti resta nel cuore, credo per sempre!!!


(ci sono le foto delle torri nell'ultimo giorno....) Foto N° 3
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Re: New York 11.9.2001 - Tiziana Rota

Messaggio da Barbara/Saetta » 26 agosto 2012, 18:31

Una buona lettura per il rientro dalle vacanze,

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