La famiglia di “Jacko” chiede una seconda autopsia
I familiari di Michael Jackson, morto improvvisamente venerdì, hanno l’intenzione di chiedere una seconda autopsia, indipendente, dopo quella fatta ieri dalle autorità ufficiali di Los Angeles, in California. Lo sostiene la Abc, citando il reverendo Jesse Jackson, un amico della famiglia dell’ex re del pop. La posizione dei familiari di Jacko è molto semplice: si sospetta che il medico personale del cantante, Conrad Murray, gli abbia iniettato una dose troppo forte di medicinali (si parla del Demerol, un antidolorifico), che avrebbero poi provocato l’arresto cardiaco.
Il coroner della contea di Los Angeles, dopo una prima autopsia ieri, ha detto che ci vorranno tra le 4 e le 6 settimane, essendo necessari esami tossicologici più approfonditi, per conoscere le cause esatte della morte del cantante. I primi esami escluderebbero l’infarto.
Nel frattempo, la salma di Jackson è stata restituita alla famiglia, che ha avuto il permesso di organizzare i funerali. Se si svolgeranno a Los Angeles potrebbero attirare decine di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo.
Barricato nella tenuta familiare di Encino, il clan Jackson sta riflettendo sulle modalità dei funerali della popstar, interrogandosi sul ruolo esatto svolto dall’entourage del cantante durante le ultime settimane di vita.
L’autopsia di tre ore praticata ieri sulla salma di Jacko non ha evidenziato alcun segno di trauma o di intervento criminale, ma saranno necessarie nuovi test per determinare la causa della morte del cantante, che richiederanno dalle sei alle otto settimane. Craig Harvey ha precisato che la popstar assumeva farmaci dietro prescrizione medica.
Da parte sua, la polizia di Los Angeles ha annunciato di essere entrata in contatto con il cardiologo personale del `re del pop´, il dottor Conrad Murray, che in base a quanto emerso si trovava nell’abitazione di Jackson al momento dei fatti.
Lo specialista è stato ascoltato immediatamente dopo la morte del suo paziente, e, una volta rintracciato, oggi; dovrebbe nuovamente essere ascoltato nei prossimi giorni, più a fondo. Le autorità non lo reputano un sospettato.
La persona, finora non identificata, che ha chiamato i servizi di emergenza giovedì dalla casa di Michael Jackson, aveva affermato che il dottor Murray era l’unico presente al fianco della popstar al momento dei fatti.
La famiglia Jackson, indecisa tra una cerimonia privata o un grande raduno pubblico per i funerali, vuole saperne di più sulle persone che circondavano il cantante nelle sue ultime settimane di vita; in particolare vuol saperne di più sul ruolo svolto dal medico e il personale del promoter AEG Live, che doveva organizzare i 50 concerti del «re del pop» previsti a Londra a partire da luglio.
Michael Jackson non ha mai informato la famiglia della struttura allestita per gestire i suoi affari, ha aggiunto la fonte, precisando che i suoi consulenti avevano parlato dell’esistenza di un testamento che potrebbe esser stato redatto molti anni fa. Un’ambiguità che infastidisce il clan Jackson.
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/mo ... psia.shtml