[PER NON DIMENTICARE] Morte di Michael [news&updates e sviluppi vicenda ...]
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Dai si era già sentita questa cosa, addirittura si pensava al congelamento e in queste ore pensavo se davvero avesse previsto tutto. Io penso che tra le infinite voci che ci sono sempre state su Michael alla fine era difficile capire cosa era vero e cosa falso, ma vedo in queste prime terribili ore che molte persone stanno rivelando cose di cui in tanti anni non avevo mai sentito parlare... forse conosceremo molto di più Michael....purtroppo solo ora
Make that change!
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Jackson Family Issues Personal Statement to Fans
Originally posted Saturday June 27, 2009 06:15 PM EDT
Michael Jackson
The Jackson family issued a statement Saturday, conveyed by family patriarch Joseph Jackson. In full, it reads:
In one of the darkest moments of our lives we find it hard to find the words appropriate to this sudden tragedy we all had to encounter. Our beloved son, brother and father of three children has gone so unexpectedly, in such a tragic way and much too soon. It leaves us, his family, speechless and devastated to a point, where communication with the outside world seems almost impossible at times.
We miss Michael endlessly, our pain cannot be described in words. But Michael would not want us to give up now. So we want to thank all of his faithful supporters and loyal fans worldwide, you – who Michael loved so much. Please do not despair, because Michael will continue to live on in each and every one of you. Continue to spread his message, because that is what he would want you to do. Carry on, so his legacy will live forever.
In addition, Joseph Jackson wishes to personally convey: "My grandchildren are deeply moved by all the love and support you have shown for them and their father, Michael Jackson."
Joseph Jackson & Family
fonte mjjcommunity
Originally posted Saturday June 27, 2009 06:15 PM EDT
Michael Jackson
The Jackson family issued a statement Saturday, conveyed by family patriarch Joseph Jackson. In full, it reads:
In one of the darkest moments of our lives we find it hard to find the words appropriate to this sudden tragedy we all had to encounter. Our beloved son, brother and father of three children has gone so unexpectedly, in such a tragic way and much too soon. It leaves us, his family, speechless and devastated to a point, where communication with the outside world seems almost impossible at times.
We miss Michael endlessly, our pain cannot be described in words. But Michael would not want us to give up now. So we want to thank all of his faithful supporters and loyal fans worldwide, you – who Michael loved so much. Please do not despair, because Michael will continue to live on in each and every one of you. Continue to spread his message, because that is what he would want you to do. Carry on, so his legacy will live forever.
In addition, Joseph Jackson wishes to personally convey: "My grandchildren are deeply moved by all the love and support you have shown for them and their father, Michael Jackson."
Joseph Jackson & Family
fonte mjjcommunity
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Barbara/Saetta ha scritto:Che orrore!
allora vedere la salma di Padre Pio, o di Papa Giovanni XX!!! sarebbe un orrore???
si tratta di esporre il corpo di un personaggio di rilevanza mondiale per consentire a tutti anche in futuro di poterlo vedere con i propri occhi...
tutti i pontefici vengono "trattati" praticamente gli si tolgono gli organi interni e vengono immersi nella paraffina per eliminare la presenza di ossigeno sui tessuti... è come metterli sottovuoto bloccando la decomposizione dei tessuti superficiali...
la finalità è quella di conservare il corpo materiale del Santo perchè i fedeli possano continuare a vederli...
niente di orribile...
solo la tua ignoranza lo è!
ma poi dico... sei stata cosi vigliacca da sparire per un giorno intero perchè avevi paura di venire lapidata alla prima stronzata che avresti scritto...
e oggi ritorni con la tua solita stronzaggine...
abbi il buon senso di nasconderti!!! e lascia in pace gli utenti di questo forum che desiderano leggere informazioni e condividere la propria sofferenza...
non aggiungerti... è davvero una sofferenza doverti ancora leggere...
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Oh meno male almeno spero lo capisca che se ne deve da andassene02MICHAEL ha scritto:Barbara/Saetta ha scritto:Che orrore!
allora vedere la salma di Padre Pio, o di Papa Giovanni XX!!! sarebbe un orrore???
si tratta di esporre il corpo di un personaggio di rilevanza mondiale per consentire a tutti anche in futuro di poterlo vedere con i propri occhi...
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buon giorno a tutti, amici.... ( se mai potranno più essercene di autentici giorni buoni). Ringrazio chi costantemente inserisce le news per chi, come me, non ha molto tempo.... seconda notte passata insonne... le lacrime sono finite... mi auguro che oggi si sappia qualcosa per i funerali.... per quanto riguarda l'idiozia dell'esposizione del corpo, sarebbe bene che un bel pò di persone cominciassero anche loro a prendere qualche medicina davvero potente per il cervello che si sta bacando irrimediabilmente....
marapilla
"a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura..."
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02MICHAEL ha scritto:allora vedere la salma di Padre Pio, o di Papa Giovanni XX!!! sarebbe un orrore???Barbara/Saetta ha scritto:Che orrore!
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L'ignorante sarai solo tu.
TUTTI sanno come si fanno le imbalsamazioni, ma quello che voleva fare Michael (sempre se è vero) è un'altra cosa....ma non voglio renderti le cose facili, vai a cercartelo se ne è già parlato in questo forum.
Poi hai ragione, non ha più nessun senso stare in questo forum ed avere sempre a che fare con ignoranti come te, che nessuno blocca.
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Michael02, lascia correre. MJ non vorrebbe vedere litigare nessuno. Non dar peso. Lasciala parlare da sola. Perche' tanto il dialogo non c'e'. Non puo' esserci ora con chi non si e' mai potuto parlare fin ora.02MICHAEL ha scritto:allora vedere la salma di Padre Pio, o di Papa Giovanni XX!!! sarebbe un orrore???Barbara/Saetta ha scritto:Che orrore!
si tratta di esporre il corpo di un personaggio di rilevanza mondiale per consentire a tutti anche in futuro di poterlo vedere con i propri occhi...
tutti i pontefici vengono "trattati" praticamente gli si tolgono gli organi interni e vengono immersi nella paraffina per eliminare la presenza di ossigeno sui tessuti... è come metterli sottovuoto bloccando la decomposizione dei tessuti superficiali...
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Ragazzi io ho visto padre Pio diciamo riesumato e devo dire che è stato bruttissimo io credo che il culto dei religiosi o dei "fan" non deve trascendere il rispetto...il rispetto significa che Mike non deve essere esibito come un fenomeno da baraccone...
In chiesa fanno cosi' ma se Mike non voleva stare sotto terra allora è molto meglio una dispersione delle sue ceneri magari in un luogo a lui veramente caro tipo neverland o qualcosa di suo...
ma no credetemi vedere un morto per quanto amato è terribile!!
Spero non si facciano prendere dal desiderio di fare quattrini cosi'...
In chiesa fanno cosi' ma se Mike non voleva stare sotto terra allora è molto meglio una dispersione delle sue ceneri magari in un luogo a lui veramente caro tipo neverland o qualcosa di suo...
ma no credetemi vedere un morto per quanto amato è terribile!!
Spero non si facciano prendere dal desiderio di fare quattrini cosi'...
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Morte Jackson: interrogato medico, effettuata seconda autopsia
LOS ANGELES (Reuters) - La polizia di Los Angeles ha interrogato nuovamente ieri il medico privato di Michael Jackson, mentre la famiglia ha ordinato e fatto effettuare una seconda autopsia due giorni dopo la morte della popstar che ha scioccato i fan di tutto il mondo.
Il padre di Jackson in un comunicato ha invitato i fan a non disperare perché "Michael continuerà a vivere in ognuno di voi".
La famiglia ha voluto una seconda autopsia -- quella ufficiale è stata condotta venerdì -- tra le speculazioni sui farmaci prescritti e assunti da Jackson prima di morire.
Il medico privato della star, il cardiologo texano Conrad Murray, che si trovava con lui giovedì quando è avvenuto il collasso nella sua villa in affitto, è stato assistito da un avvocato ieri nel corso del lungo interrogatorio al dipartimento di polizia di Los Angeles.
"Il dottor Murray è considerato un testimone della morte di Michael Jackson, non è in alcun modo sospettato", si legge in una nota dello studio di Houston Stradley, Chernoff & Alford.
Un portavoce della polizia non ha dato alcun dettaglio sui contenuti dell'interrogatorio.
Secondo i media, prima dell'arresto cardiaco che lo ha ucciso, a Jackson è stata iniettata una dose dell'analgesico narcotico Demerol. Murray ha disperatamente tentato di rianimarlo ed è andato sull'ambulanza con i paramedici in ospedale, dove però il cantante è stato dichiarato morto.
L'autopsia ufficiale non è riuscita a determinare cosa abbia realmente causato la morte di Jackson, in attesa di test tossicologici che non arriveranno prima di sei settimane. Gli esami dovrebbero chiarire se vi era droga nel corpo di Jackson.
Il sito delle celebrità TMZ.com, che per primo ha dato la notizia della morte, scrive che la seconda autopsia è stata effettuata ieri a Los Angeles, su ordine della famiglia.
Il corpo di Jackson è custodito in un obitorio in una località segreta dopo che il Coroner ha restituto ai congiunti venerdì sera. Non ci sono al momento indicazioni sui funerali.
Fonte: Reuters
LOS ANGELES (Reuters) - La polizia di Los Angeles ha interrogato nuovamente ieri il medico privato di Michael Jackson, mentre la famiglia ha ordinato e fatto effettuare una seconda autopsia due giorni dopo la morte della popstar che ha scioccato i fan di tutto il mondo.
Il padre di Jackson in un comunicato ha invitato i fan a non disperare perché "Michael continuerà a vivere in ognuno di voi".
La famiglia ha voluto una seconda autopsia -- quella ufficiale è stata condotta venerdì -- tra le speculazioni sui farmaci prescritti e assunti da Jackson prima di morire.
Il medico privato della star, il cardiologo texano Conrad Murray, che si trovava con lui giovedì quando è avvenuto il collasso nella sua villa in affitto, è stato assistito da un avvocato ieri nel corso del lungo interrogatorio al dipartimento di polizia di Los Angeles.
"Il dottor Murray è considerato un testimone della morte di Michael Jackson, non è in alcun modo sospettato", si legge in una nota dello studio di Houston Stradley, Chernoff & Alford.
Un portavoce della polizia non ha dato alcun dettaglio sui contenuti dell'interrogatorio.
Secondo i media, prima dell'arresto cardiaco che lo ha ucciso, a Jackson è stata iniettata una dose dell'analgesico narcotico Demerol. Murray ha disperatamente tentato di rianimarlo ed è andato sull'ambulanza con i paramedici in ospedale, dove però il cantante è stato dichiarato morto.
L'autopsia ufficiale non è riuscita a determinare cosa abbia realmente causato la morte di Jackson, in attesa di test tossicologici che non arriveranno prima di sei settimane. Gli esami dovrebbero chiarire se vi era droga nel corpo di Jackson.
Il sito delle celebrità TMZ.com, che per primo ha dato la notizia della morte, scrive che la seconda autopsia è stata effettuata ieri a Los Angeles, su ordine della famiglia.
Il corpo di Jackson è custodito in un obitorio in una località segreta dopo che il Coroner ha restituto ai congiunti venerdì sera. Non ci sono al momento indicazioni sui funerali.
Fonte: Reuters
"If you enter this world knowing you are loved and you leave this world knowing the same, then everything that happens in between can be dealt with." Michael Jackson
io ho un'idea tutta mia sul futuro di Michael...
secondo me non può essere sepolto in un cimitero aperto al pubblico... per quanto sia giusto consentire a chiunque andare a pregare sulla sua tomba, non sarebbe sicuro per la salvaguardia del suo corpo...
ci sarebbero migliaia di persone interessate a rubare il corpo...
per cui la cosa migliore secondo me è che venisse sepolto nel giardino di Encino la sua vecchia casa ed attuale residenza della madre di Michael... sarebbe protetto... poi per una settimana all'anno in corrispondenza del compleanno o di questa tragica data potrebbero aprire i cancelli per consentire al pubblico (in fila indiana ed in maniera ordinata) di poter vedere per un istante la sua tomba (magari con la statua di peter pan sopra)... insomma come è stato per il Papa Giovanni Paolo II...
l'esposizione del corpo di Michael sarebbe una cosa innovativa al 1000 per cento... poi un esposizione permanente nel tempio della musica e cioè all'O2 arena... io non condivido... sarebbe una tortura per i figli... ma allo stesso tempo sarebbe giusto indagare su quelle che sono le sue vere volontà e su quelle che sono solo voci bizzarre...
Barbara oltre che ignorante adesso sembri pure uno sciacallo che si nutre dei resti di Michael...
devi per forza dire stronzate e gettare fango...
guarda che i fans erano pazienti con te finchè michael era in vita... ci passavamo sopra... adesso non è più accettabile che tu manchi di rispetto ad una persona che non c'e' più!!!
Meriti tutto il disprezzo che si possa immaginare... Mi farò promotore di un'azione finalizzata ad impedire che per un periodo determinato ti sia impedito di essere offensiva e irrispettosa nei confronti di Michael e di riflesso nei confronti della sensibilità delle persone che in questo momento soffrono per la sua scomparsa.
secondo me non può essere sepolto in un cimitero aperto al pubblico... per quanto sia giusto consentire a chiunque andare a pregare sulla sua tomba, non sarebbe sicuro per la salvaguardia del suo corpo...
ci sarebbero migliaia di persone interessate a rubare il corpo...
per cui la cosa migliore secondo me è che venisse sepolto nel giardino di Encino la sua vecchia casa ed attuale residenza della madre di Michael... sarebbe protetto... poi per una settimana all'anno in corrispondenza del compleanno o di questa tragica data potrebbero aprire i cancelli per consentire al pubblico (in fila indiana ed in maniera ordinata) di poter vedere per un istante la sua tomba (magari con la statua di peter pan sopra)... insomma come è stato per il Papa Giovanni Paolo II...
l'esposizione del corpo di Michael sarebbe una cosa innovativa al 1000 per cento... poi un esposizione permanente nel tempio della musica e cioè all'O2 arena... io non condivido... sarebbe una tortura per i figli... ma allo stesso tempo sarebbe giusto indagare su quelle che sono le sue vere volontà e su quelle che sono solo voci bizzarre...
Barbara oltre che ignorante adesso sembri pure uno sciacallo che si nutre dei resti di Michael...
devi per forza dire stronzate e gettare fango...
guarda che i fans erano pazienti con te finchè michael era in vita... ci passavamo sopra... adesso non è più accettabile che tu manchi di rispetto ad una persona che non c'e' più!!!
Meriti tutto il disprezzo che si possa immaginare... Mi farò promotore di un'azione finalizzata ad impedire che per un periodo determinato ti sia impedito di essere offensiva e irrispettosa nei confronti di Michael e di riflesso nei confronti della sensibilità delle persone che in questo momento soffrono per la sua scomparsa.
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Leggete cosa scrive Adriano Celentano...
Ascoltai Billie Jean e capii: è un re
Poi le accuse l’hanno massacrato
Dentro di me, Michael Jackson è esploso quando dall’album di Thriller sentii per la prima volta Billie Jean
Dentro di me, Michael Jackson è esploso quando dall’album di Thriller sentii per la prima volta Billie Jean. Rimasi colpito oltre che dal suo modo di cantare originalissimo, dall’innovativo arrangiamento di Quincy Jones. Geniali gli archi in controtempo a una ritmica scarna dove il basso, in primo piano, la faceva da padrone a sottolineare che stava per arrivare un Re. Già dall’introduzione, infatti, prima ancora di udire la sua voce, ebbi la strana sensazione come se quel basso dall’aria un po’ ossessiva e quegli archi che come in punta di piedi gli facevano da controcanto, fossero la sua voce. Quasi come ad annunciare: «Ragazzi sono arrivato… per un po’ di tempo ci sarò io…». E lui c’è stato. Le note di quell’introduzione erano il preludio di un qualcosa che stava musicalmente accadendo. Poi arriva la sua voce. E alla fine di quel brano, prima ancora di sentire il resto dell’album, avvertivo già il fragore di un uragano che si sarebbe propagato per tutta la terra. Settecentocinquanta milioni di dischi venduti. E ora, tutti lì a domandarsi chi l’ha ucciso. La diagnosi di arresto cardiaco, una banalità che dimostra quanto puerili possano essere la fantasia di chi viene colto in errore o l’incompetenza non certo degna di un medico, se si è esagerato nell’iniettare una medicina alla quale si era già assuefatti. Sono appena 48 ore da quando Michael è morto e la parola complotto ha già fatto il giro del mondo.
IL MASSACRO MEDIATICO - Ma il vero assassino è davanti a noi, è lì che ci guarda, lo incontriamo tutti i giorni quando andiamo a comprare il giornale o quando guardiamo la televisione. Si può dire che l’assassino ce l’abbiamo in casa, gli diamo da mangiare, da dormire, però non facciamo niente per educarlo a non uccidere. Facciamo finta di non vederlo e ci guardiamo bene dall’incazzarci se la notizia che esce dal piccolo schermo sulla piena assoluzione di Michael Jackson non ha lo stesso risalto di quando invece, per anni, lo hanno infamato accusandolo di molestie sessuali. Per dieci anni i «criminalmedia» lo hanno massacrato nonostante lui si dichiarasse innocente e nonostante nessuna prova sia mai emersa. Lo hanno distrutto, devastato, piegato in due. E quando finalmente avevano l’opportunità di farlo rialzare per il giusto riscatto di fronte al mondo, i media cos’hanno fatto? Gli hanno dato l’ultimo colpo di grazia: hanno detto «Michael Jackson è stato assolto». Ma lo hanno detto talmente a bassa voce che la pugnalata infertagli dai media stavolta è stata fatale. Con l’animo ancora grondante di sangue ha cercato allora di dar voce a quell’innocenza finalmente riconosciuta, in un modo diverso e come sempre geniale. Lo sforzo era sovrumano. Doveva raccogliere le sue ultime forze ormai sbrindellate dalla micidiale macchina del consumismo e così ha annunciato il suo ultimo incontro con i milioni di fan che si sono scapicollati per avere i biglietti ed essere presenti in uno dei 50 concerti-evento a Londra. Per cinquanta giorni avrebbe cantato, divertito e giocato con chi lo ha sempre amato e non ha mai dubitato della sua innocenza. Avrebbe parlato al mondo di quella verità che i media hanno vigliaccamente omesso. Ma il mondo ora lo ha capito!...
Adriano Celentano
Ascoltai Billie Jean e capii: è un re
Poi le accuse l’hanno massacrato
Dentro di me, Michael Jackson è esploso quando dall’album di Thriller sentii per la prima volta Billie Jean
Dentro di me, Michael Jackson è esploso quando dall’album di Thriller sentii per la prima volta Billie Jean. Rimasi colpito oltre che dal suo modo di cantare originalissimo, dall’innovativo arrangiamento di Quincy Jones. Geniali gli archi in controtempo a una ritmica scarna dove il basso, in primo piano, la faceva da padrone a sottolineare che stava per arrivare un Re. Già dall’introduzione, infatti, prima ancora di udire la sua voce, ebbi la strana sensazione come se quel basso dall’aria un po’ ossessiva e quegli archi che come in punta di piedi gli facevano da controcanto, fossero la sua voce. Quasi come ad annunciare: «Ragazzi sono arrivato… per un po’ di tempo ci sarò io…». E lui c’è stato. Le note di quell’introduzione erano il preludio di un qualcosa che stava musicalmente accadendo. Poi arriva la sua voce. E alla fine di quel brano, prima ancora di sentire il resto dell’album, avvertivo già il fragore di un uragano che si sarebbe propagato per tutta la terra. Settecentocinquanta milioni di dischi venduti. E ora, tutti lì a domandarsi chi l’ha ucciso. La diagnosi di arresto cardiaco, una banalità che dimostra quanto puerili possano essere la fantasia di chi viene colto in errore o l’incompetenza non certo degna di un medico, se si è esagerato nell’iniettare una medicina alla quale si era già assuefatti. Sono appena 48 ore da quando Michael è morto e la parola complotto ha già fatto il giro del mondo.
IL MASSACRO MEDIATICO - Ma il vero assassino è davanti a noi, è lì che ci guarda, lo incontriamo tutti i giorni quando andiamo a comprare il giornale o quando guardiamo la televisione. Si può dire che l’assassino ce l’abbiamo in casa, gli diamo da mangiare, da dormire, però non facciamo niente per educarlo a non uccidere. Facciamo finta di non vederlo e ci guardiamo bene dall’incazzarci se la notizia che esce dal piccolo schermo sulla piena assoluzione di Michael Jackson non ha lo stesso risalto di quando invece, per anni, lo hanno infamato accusandolo di molestie sessuali. Per dieci anni i «criminalmedia» lo hanno massacrato nonostante lui si dichiarasse innocente e nonostante nessuna prova sia mai emersa. Lo hanno distrutto, devastato, piegato in due. E quando finalmente avevano l’opportunità di farlo rialzare per il giusto riscatto di fronte al mondo, i media cos’hanno fatto? Gli hanno dato l’ultimo colpo di grazia: hanno detto «Michael Jackson è stato assolto». Ma lo hanno detto talmente a bassa voce che la pugnalata infertagli dai media stavolta è stata fatale. Con l’animo ancora grondante di sangue ha cercato allora di dar voce a quell’innocenza finalmente riconosciuta, in un modo diverso e come sempre geniale. Lo sforzo era sovrumano. Doveva raccogliere le sue ultime forze ormai sbrindellate dalla micidiale macchina del consumismo e così ha annunciato il suo ultimo incontro con i milioni di fan che si sono scapicollati per avere i biglietti ed essere presenti in uno dei 50 concerti-evento a Londra. Per cinquanta giorni avrebbe cantato, divertito e giocato con chi lo ha sempre amato e non ha mai dubitato della sua innocenza. Avrebbe parlato al mondo di quella verità che i media hanno vigliaccamente omesso. Ma il mondo ora lo ha capito!...
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MICHAEL wherever you are you've got a piece of me with you!Love you forever
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ultimo giorno di prove: MICHAEL RAGGIANTE DI FELICITà
http://www.latimes.com/entertainment/ne ... 9249.story
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grazie grazie Adriano,sto piangendo ankora e ancora..credevo le mie lacrime si fossero fermate con ieri notte..ora ti leggo Adriano,sapevo già che eri molto sensibile ma così mi tokki il cuore in modo fortissimo...solo un fan può scrivere cose come quelle scritte da te.Grazie di aver reso giustizia almeno tu,in questa Italia di falsi e di superficiali,al nostro dolce Michael.
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""""Barbara oltre che ignorante adesso sembri pure uno sciacallo che si nutre dei resti di Michael...
devi per forza dire stronzate e gettare fango...
guarda che i fans erano pazienti con te finchè michael era in vita... ci passavamo sopra... adesso non è più accettabile che tu manchi di rispetto ad una persona che non c'e' più!!!
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Tu sei da ricovero, perchè leggi stronzate in ogni parola che scrivo.....fatti curare!
cHE FANGO AVREI GETTATO?
fATTI PROMOTORE DI UNA CURA PER RIPIGLIARVI .....
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Tu sei da ricovero, perchè leggi stronzate in ogni parola che scrivo.....fatti curare!
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Non me lo sarei mai aspettato da celentano, che articolo, molto bello, finalmente qualcuno che ha capito per davvero l'animo di Michael, grazie Adriano!
Però vorrei aggiungere una cosa, perchè tutto questo, caro Adriano, non l'hai detto quando Michael era vivo? Perchè tutto questo non l'hai fatto presente quando Michael è stato assolto?
Le tue parole sono belllissime ma hanno soltanto un 50% di valore proprio perchè dette adesso.
Però vorrei aggiungere una cosa, perchè tutto questo, caro Adriano, non l'hai detto quando Michael era vivo? Perchè tutto questo non l'hai fatto presente quando Michael è stato assolto?
Le tue parole sono belllissime ma hanno soltanto un 50% di valore proprio perchè dette adesso.
Ultima modifica di captaineo il 28 giugno 2009, 17:02, modificato 1 volta in totale.
Ciao Michael, grazie per tutto quello che mi hai donato in questi 23 anni. Non mi serve altro, ci hai donato anche troppo. Sarai sempre nel mio cuore, per sempre.
I love you very much!
This is the moment…this is it…it's an adventure, it's a great adventure… it's all for love… l-o-v-e
W Invincible! L'ultimo vero album del King of Pop!
Wherever you may be,
I'll look up and see,
Michael in the dark for me.
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Jovanotti
Il Thriller perfetto
di Jovanotti
Metà pomeriggio.Stiamo prendendo un tè giapponese, mangio un dolce di noci nel caffè della libreria. Mywife guarda il portatile, midice di getto «è morto Michael Jackson». Fermo immagine, il tempo si blocca succede così quando arrivano notizie del genere. Brividi. E’ morto Michael Jackson, la notizia più assurda del mondo e la più normale. Nessuno, lui per primo, poteva immaginare Michael Jackson da vecchio. Dispiace: il mio primo pensiero è stato «mi dispiace» il secondo è stato «mi dispiace davvero». Il terzo «che musica pazzesca che ha fatto». E’ un dispiacere vuoto e silenzioso: quando muore un musicista il silenzio è fortissimo. La morte di un danzatore fa sembrare che il mondo si fermi. Se morisse Shiva finirebbe l’universo.
Siamo usciti, in strada a Soho si sentiva pronunciare «michaeljackson» con varie cadenze, voci di ogni tipo e di ogni età. A Washington Square dopo meno di un’ora c’erano già i ragazzi con i radioloni che suonavano la sua musica intorno alla fontana. Sono i nuovi pischelli di New York: pazzi degli anni Ottanta, ricomprano le scarpe come quelle e sembra di essere tornati ai tempi di Keith Haring, del primo hip hop, di Basquiat.
E’ morto Michael Jackson, ma pensate continuavamo a ripeterci guardando nel vuoto. Per me Thriller è il long playing perfetto. Per me, è chiaro: perché è la mia giovinezza. Gli anni Ottanta - quel tipo di individualismo che danza, non so se mi spiego - partono con «Wanna be starting something»: «Se vuoi cominciare qualcosa non devi fare altro che cominciare qualcosa...», era quello che volevo sentirmi dire a 14 anni, dopo un decennio in cui i nostri fratelli maggiori avevano fatto assemblee e dibattiti noi avevamo qualcuno che diceva danzando «vai e falla partire» ed era convincente, era lui stesso un work in progress umano,un prototipo. Un corpo così leggero, una voce perfetta: non muore una cosa fatta di aria, di puro movimento.
27 giugno 2009
di Jovanotti
Metà pomeriggio.Stiamo prendendo un tè giapponese, mangio un dolce di noci nel caffè della libreria. Mywife guarda il portatile, midice di getto «è morto Michael Jackson». Fermo immagine, il tempo si blocca succede così quando arrivano notizie del genere. Brividi. E’ morto Michael Jackson, la notizia più assurda del mondo e la più normale. Nessuno, lui per primo, poteva immaginare Michael Jackson da vecchio. Dispiace: il mio primo pensiero è stato «mi dispiace» il secondo è stato «mi dispiace davvero». Il terzo «che musica pazzesca che ha fatto». E’ un dispiacere vuoto e silenzioso: quando muore un musicista il silenzio è fortissimo. La morte di un danzatore fa sembrare che il mondo si fermi. Se morisse Shiva finirebbe l’universo.
Siamo usciti, in strada a Soho si sentiva pronunciare «michaeljackson» con varie cadenze, voci di ogni tipo e di ogni età. A Washington Square dopo meno di un’ora c’erano già i ragazzi con i radioloni che suonavano la sua musica intorno alla fontana. Sono i nuovi pischelli di New York: pazzi degli anni Ottanta, ricomprano le scarpe come quelle e sembra di essere tornati ai tempi di Keith Haring, del primo hip hop, di Basquiat.
E’ morto Michael Jackson, ma pensate continuavamo a ripeterci guardando nel vuoto. Per me Thriller è il long playing perfetto. Per me, è chiaro: perché è la mia giovinezza. Gli anni Ottanta - quel tipo di individualismo che danza, non so se mi spiego - partono con «Wanna be starting something»: «Se vuoi cominciare qualcosa non devi fare altro che cominciare qualcosa...», era quello che volevo sentirmi dire a 14 anni, dopo un decennio in cui i nostri fratelli maggiori avevano fatto assemblee e dibattiti noi avevamo qualcuno che diceva danzando «vai e falla partire» ed era convincente, era lui stesso un work in progress umano,un prototipo. Un corpo così leggero, una voce perfetta: non muore una cosa fatta di aria, di puro movimento.
27 giugno 2009
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Jackson; Famiglia nomina legale per difendere propri interessi
Incertezza su esistenza di un testamento
Los Angeles (California), 28 giu. (Ap) - Katherine Jackson, madre di Michael Jackson, ha scelto Londell McMillan, uno degli avvocati della popstar, perché rappresenti gli interessi legali del "clan" Jackson: lo hanno reso noto fonti vicine alla famiglia. Dopo la morte di Jackson - che avrebbe lasciato debiti per 400 milioni di dollari - i familiari avrebbero espresso preoccupazione in merito all'effettiva esistenza di un testamento.
Fonte: APCom.net
Incertezza su esistenza di un testamento
Los Angeles (California), 28 giu. (Ap) - Katherine Jackson, madre di Michael Jackson, ha scelto Londell McMillan, uno degli avvocati della popstar, perché rappresenti gli interessi legali del "clan" Jackson: lo hanno reso noto fonti vicine alla famiglia. Dopo la morte di Jackson - che avrebbe lasciato debiti per 400 milioni di dollari - i familiari avrebbero espresso preoccupazione in merito all'effettiva esistenza di un testamento.
Fonte: APCom.net
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Nonna e babysitter litigano per i figli
Jackson, caccia alle canzoni nascoste
Chi dovrà amministrare l'eredità
Sono i destinatari di un tesoro di cento canzoni segrete che vale centinaia di milioni di dollari ma la loro custodia legale è oggetto di una battaglia che ha per protagoniste un’avvenente babysitter, una nonna assai determinata, due mamme e un padrino: i tre figli di Michael Jackson sono al centro di misteri e intrighi intrecciati con oscure vicende famigliari, che hanno in palio l’eredità del cantante più ricco del Pianeta. A svelare l’esistenza di «una biblioteca segreta di oltre cento canzoni» è Ian Halperin, l’autore della biografia Unmasked. The Michael Jackson Story, al quale il cantante confessò: «Voglio lasciarle ai miei figli, come eredità». Vincolato a mantenere il segreto fino a quando Jackson sarebbe rimasto in vita, Halprin rompe il silenzio valutando in «diverse centinaia di milioni di dollari» il potenziale valore delle incisioni fatte nel corso degli ultimi anni. È una fortuna che potrebbe azzerare i debiti lasciati dalla pop star - valutati in mezzo miliardo di dollari - e mantenere i tre figli per i decenni a venire ma l’interrogativo da sciogliere è nelle mani di chi andrà.
I figli infatti sono tutti minorenni: Prince Michael ha 12 anni, Paris Katherine 11 e Prince Michael II detto «Blanket» appena 7 e dunque la questione da sciogliere è l’assegnazione della custodia. È qui che l’intrigo diventa fitto, sconfinando nella tormentata vita personale della star. Prince e Paris, infatti, sono figlie di Debbie Rowe, dalla quale Jackson divorziò nel ‘99 con un accordo che non è mai stato reso pubblico. Lei rinunciò alla custodia ma, secondo indiscrezioni riprese dal Los Angeles Times, lui le garantì in cambio - oltre a un pesante assegno - i «diritti familiari» in forza dei quali potrebbe tornare a farsi avanti. Il piccolo «Blanket», che Jackson fece pendere da una finestra del suo hotel di Berlino nel 2002, è nato invece da una madre in affitto, il cui nome non si è mai saputo e avrebbe rinunciato a ogni diritto sul figlio. In attesa di conoscere eventuali mosse legali delle due madri, il duello per la custodia è già incominciato fra altre due donne. La prima è la madre di Jackson: Katherine Esther Scruse, nata nella contea di Barbour in Alabama nel 1930 e protagonista della genesi anche musicale di Michael, perché fu lei a disegnare gli abiti dei «Jackson Five» - tutti suoi figli - fino a quando nel ‘68 siglarono il contratto con Motown Records. Negli ultimi anni Katherine è stata la parente stretta più vicina a Michael, come testimoniò la sua presenza a tutte le udienze del processo per pedofilia del 2005, e adesso è lei a far sapere che chiederà l’affidamento dei nipoti, ritenendo di averne tutti i titoli. Ma sulla sua strada trova la donna che è stata, da sempre, più vicina ai tre figli di Jackson: la babysitter Grace Rwaramba. «Michael ha sempre detto che se gli fosse successo qualcosa avrebbe voluto vedere Grace occuparsi dei figli», assicura Stacey Brown, amico di famiglia e autore di Michael Jackson: The Man Behind the Mask. Quarantadue anni, longilinea, a proprio agio nel look sportivo come in eleganti abiti da sera, sempre vicina a Jacko ma attenta a mantere una basso profilo, Rwaramba è considerata nell’entourage di Jacko qualcosa di più di una semplice babysitter: nel 2007 si vociferò anche di un matrimonio segreto con la popstar e le smentite non sono mai riuscite a mettere del tutto a tacere le indiscrezioni. Ad avvantaggiare Rwaramba è il fatto di aver vissuto con i bambini mentre Jackson riusciva a tenerli isolati dal mondo esterno, come testimoniano le pochissime foto esistenti della prole.
Nella partita sull’affidamento c’è anche un uomo: Mark Lester, padrino dei tre figli, che è corso sugli schermi della televisione Abc per far sapere che «in assenza di accordi chiari sarei pronto ad occuparmi di Prince, Paris e Blanket». Se a ciò aggiungiamo che a parlare a nome dei figli per far conoscere la richiesta di una «seconda autopsia» è stato il reverendo afroamericano Jesse Jackson - che in comune con il cantante ha poco più del cognome - non è difficile comprendere come la disputa sia talmente intricata da far impallidire quanto avvenuto per la paternità della piccola Daniellynn dopo la morte di Anna Nicole Smith.
Per gli esperti di diritto familiare della California, è solo l’inizio del confronto sul rebus dei figli. L’opinione corrente è che difficilmente si riuscirà a evitare di finire in tribunale. Anche perché non è chiaro se Michael Jackson abbia lasciato o meno un testamento. «Il maggior problema sono i debiti - spiega James Brown, esperto di diritto ereditario a San Diego - e se Jackson non mise i suoi beni in un trust il rischio è che quanto ha intestato venga rapidamente confiscato in base all’Internal Revenue Code», ovvero alle severe leggi fiscali vigenti. Come dire, dell’impero del cantante potrebbe non restare altro che le cento canzoni segrete.
Fonte: lastampa.it
Jackson, caccia alle canzoni nascoste
Chi dovrà amministrare l'eredità
Sono i destinatari di un tesoro di cento canzoni segrete che vale centinaia di milioni di dollari ma la loro custodia legale è oggetto di una battaglia che ha per protagoniste un’avvenente babysitter, una nonna assai determinata, due mamme e un padrino: i tre figli di Michael Jackson sono al centro di misteri e intrighi intrecciati con oscure vicende famigliari, che hanno in palio l’eredità del cantante più ricco del Pianeta. A svelare l’esistenza di «una biblioteca segreta di oltre cento canzoni» è Ian Halperin, l’autore della biografia Unmasked. The Michael Jackson Story, al quale il cantante confessò: «Voglio lasciarle ai miei figli, come eredità». Vincolato a mantenere il segreto fino a quando Jackson sarebbe rimasto in vita, Halprin rompe il silenzio valutando in «diverse centinaia di milioni di dollari» il potenziale valore delle incisioni fatte nel corso degli ultimi anni. È una fortuna che potrebbe azzerare i debiti lasciati dalla pop star - valutati in mezzo miliardo di dollari - e mantenere i tre figli per i decenni a venire ma l’interrogativo da sciogliere è nelle mani di chi andrà.
I figli infatti sono tutti minorenni: Prince Michael ha 12 anni, Paris Katherine 11 e Prince Michael II detto «Blanket» appena 7 e dunque la questione da sciogliere è l’assegnazione della custodia. È qui che l’intrigo diventa fitto, sconfinando nella tormentata vita personale della star. Prince e Paris, infatti, sono figlie di Debbie Rowe, dalla quale Jackson divorziò nel ‘99 con un accordo che non è mai stato reso pubblico. Lei rinunciò alla custodia ma, secondo indiscrezioni riprese dal Los Angeles Times, lui le garantì in cambio - oltre a un pesante assegno - i «diritti familiari» in forza dei quali potrebbe tornare a farsi avanti. Il piccolo «Blanket», che Jackson fece pendere da una finestra del suo hotel di Berlino nel 2002, è nato invece da una madre in affitto, il cui nome non si è mai saputo e avrebbe rinunciato a ogni diritto sul figlio. In attesa di conoscere eventuali mosse legali delle due madri, il duello per la custodia è già incominciato fra altre due donne. La prima è la madre di Jackson: Katherine Esther Scruse, nata nella contea di Barbour in Alabama nel 1930 e protagonista della genesi anche musicale di Michael, perché fu lei a disegnare gli abiti dei «Jackson Five» - tutti suoi figli - fino a quando nel ‘68 siglarono il contratto con Motown Records. Negli ultimi anni Katherine è stata la parente stretta più vicina a Michael, come testimoniò la sua presenza a tutte le udienze del processo per pedofilia del 2005, e adesso è lei a far sapere che chiederà l’affidamento dei nipoti, ritenendo di averne tutti i titoli. Ma sulla sua strada trova la donna che è stata, da sempre, più vicina ai tre figli di Jackson: la babysitter Grace Rwaramba. «Michael ha sempre detto che se gli fosse successo qualcosa avrebbe voluto vedere Grace occuparsi dei figli», assicura Stacey Brown, amico di famiglia e autore di Michael Jackson: The Man Behind the Mask. Quarantadue anni, longilinea, a proprio agio nel look sportivo come in eleganti abiti da sera, sempre vicina a Jacko ma attenta a mantere una basso profilo, Rwaramba è considerata nell’entourage di Jacko qualcosa di più di una semplice babysitter: nel 2007 si vociferò anche di un matrimonio segreto con la popstar e le smentite non sono mai riuscite a mettere del tutto a tacere le indiscrezioni. Ad avvantaggiare Rwaramba è il fatto di aver vissuto con i bambini mentre Jackson riusciva a tenerli isolati dal mondo esterno, come testimoniano le pochissime foto esistenti della prole.
Nella partita sull’affidamento c’è anche un uomo: Mark Lester, padrino dei tre figli, che è corso sugli schermi della televisione Abc per far sapere che «in assenza di accordi chiari sarei pronto ad occuparmi di Prince, Paris e Blanket». Se a ciò aggiungiamo che a parlare a nome dei figli per far conoscere la richiesta di una «seconda autopsia» è stato il reverendo afroamericano Jesse Jackson - che in comune con il cantante ha poco più del cognome - non è difficile comprendere come la disputa sia talmente intricata da far impallidire quanto avvenuto per la paternità della piccola Daniellynn dopo la morte di Anna Nicole Smith.
Per gli esperti di diritto familiare della California, è solo l’inizio del confronto sul rebus dei figli. L’opinione corrente è che difficilmente si riuscirà a evitare di finire in tribunale. Anche perché non è chiaro se Michael Jackson abbia lasciato o meno un testamento. «Il maggior problema sono i debiti - spiega James Brown, esperto di diritto ereditario a San Diego - e se Jackson non mise i suoi beni in un trust il rischio è che quanto ha intestato venga rapidamente confiscato in base all’Internal Revenue Code», ovvero alle severe leggi fiscali vigenti. Come dire, dell’impero del cantante potrebbe non restare altro che le cento canzoni segrete.
Fonte: lastampa.it
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Grazie Adriano per le belle parole che hai donato al ricordo di Michael......ragazzi...quando ho visto le audizioni del tour...mi sono venuti i brividi...davvero una fitta al cuore..vederlo cosi raggiante e che stava bene mi ha fatto davvero male(come se non lo stessi già da morire!!!)...come a tutti voi ovviamente!! Io credo davvero che Michael stesse realizzando uno spettacolo davvero strabiliante PER TUTTI NOI...TUTTI NOI...ma purtroppo CI HA LASCIATI...Michael we love you more!!
CHI DUBITA CHE MICHAEL SIA THE KING OF POP DUBITA CHE ESISTA LA MUSICA!!!
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E poi volevo aggiungere solo due parole riguardo alla presunta volontà di volerlo imbalsamare....io sinceramente non sono molto favorevole...Michael ha sempre detto che NON VOLEVA MORIRE e non che nn voleva essere sepolto.....l'idea che lui rifiutava era quella della morte terrena...anche se il non voler morire può essere inteso anche come ricordo..come arte...ed in questo ci è riuscito in maniera superlativa perchè LUI PER NOI NON MORIRA' MAI. Considerando la giusta avversione che aveva per i media e sapendo che lui amava vivere in modo sereno e felice....al riparo dal mondo esterno...la sua timidezza che riusciva a vincere solo con la sua arte e l'amore per noi...bè io credo che non sia giusto imbalsamarlo ed esporlo come se stesse in vetrina.....credo che lui voglia riposare almeno ora in pace..al riparo da occhi indiscreti. Molti andrebbero a vederlo solo per il gusto indecente di contargli cicatrici...di scrutarlo da vicino...di analizzarlo...e io sono convinta che Michael non vorrebbe questo...una intrusione così profonda nella sua morte..così come ha dovuto subirla in vita...un pezzo di terra ed una croce a NOI basta per portargli un fiore....chi non ha avuto la fortuna di vederlo in vita (come me) non c'è secondo me motivo di vederne le spoglie....egoisticamente parlando io direi "si fatelo cosi lo vedo", ma nei suoi confronti non so quanto possa essere una cosa giusta....forse ora vorrebbe un pò di "intimità"....però ovvio che i familiari decidano cosa è meglio visto che sicuramente sanno meglio di noi cosa avrebbe voluto......credo e spero...MAMMA PROPRIO PARLARE DI MICAHEL IN QUESTI TERMINI MI STRAZIA....PARLARE DI LUI MORTO...DIO...
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TOM MESEREAU
http://www.youtube.com/watch?v=jcm8gD_DQN8
RAYMONE BAIN
http://www.msnbc.msn.com/id/22425001/vp ... 1#31573081
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mi sono venuti i brividi vedendo stevie che piange...benny ha scritto:ragazzi guardate STEVIE WONDER..che tristezza!
http://www.youtube.com/watch?v=-LOX7OMAjis
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mark lester è il padrino di blanket le sue parole sono bellissime e vanno diffuse!!!Mjdoc ha scritto:Il padrino di Prince non è Macaulay Culkin, da dove esce Mark Lester?
Mark Lester Fonte MJJCOMMUNITY
Michael Jackson asked if I wanted to be Blanket's godfather: Friend Mark Lester gives a touching insight into the tortured singer
They were both childhood stars who made weekly transatlantic telephone calls to one another during a close friendship that lasted almost 30 years.
Mark Lester, who played the lead in the Seventies film Oliver!, and Michael Jackson had mutual trust and when they became fathers, they made each other godparent to their respective children
Indeed, Jackson, who spoke to Lester last Sunday, said he was planning to dedicate his opening London show to Mark’s daughter Harriet – and invite her on stage.
And according to Mark, who was often at the singer’s side during his most troubled times, Jackson was in good shape physically and emotionally and was looking forward to his mammoth run of O2 concerts.
Lester, 50, who turned his back on showbusiness when he was 19 and is now an osteopath in the West Country, spoke of his shock at his friend’s sudden death.
In an exclusive interview with The Mail on Sunday, he said: ‘Michael was absolutely sharp as a razor, really focused. It’s the best I’ve known him in a long time.
'He said he couldn’t wait to get back on stage and that his kids were going to see him perform – it was one of the main reasons for him doing the shows. That’s why the whole thing is such a shock.’
Lester said he finds it hard to believe reports the singer may have died as a result of using painkilling drugs. ‘I’ve never seen him taking anything or any evidence that he was on something,’ he said.
‘I’m an acupuncturist. One time he got a bad spider bite that wasn’t healing. I offered to treat it but he said, 'No, I hate needles, hate them.' That’s why I find it so bizarre that he was supposed to be having these injections.’During their final conversation on Sunday, he said Jackson was excited about his comeback shows.
‘We were on the phone for about an hour and all of the kids spoke to him,’ he recalled. ‘We were talking about the show. He said he’d been rehearsing and he’d just done a Pop Idol-type competition with the dancers.
Grief stricken: Mark Lester and his daughter Harriet, 15, Michael Jackson's goddaughter who he was going to invite on stage at his first concert
‘We wanted to sit at the front and he said we could have the whole front row. He was supposed to be coming over next week for rehearsals.
‘People have said he was suffering from stage fright but I don’t think Michael ever had stage fright. Performing was what charged him.
‘He told Harriet he wanted her to come on stage with him when he sang his song Dirty Diana. He was really fired up. I asked him what was in the show but he didn’t want to tell us too much. He said, 'I want it to be a surprise. You’re going to be amazed by it.'
‘He was so excited. His children had never seen him perform and he wanted them to see Daddy at what Daddy did best. That’s what Michael does. He loved the attention. He loved being Michael Jackson. He was driven by it.’
Lester now lives in Cheltenham with his second wife Lisa and his four children, Lucy, 17, Harriet, 15, Olivia, 14, and Felix, ten. He last saw Jackson in March when the singer asked him to accompany him to the O2 for the Press launch of the 50-date residency.
He said: ‘I was with him in the car on the way and he was really relaxed. Afterwards the whole family went to stay with him at The Lanesborough hotel. We went out to see Oliver! at the Theatre Royal and spent the whole weekend with him.
‘He did not look like a person who would drop dead a couple of months later. He wasn’t unfit. He showed no signs of being unwell.’Lester also refused to accept rumours that Jackson may have taken his own life. He said: ‘There’s no way he would have done that. He was dedicated to his family. That was not even an option.’
Child stars: Mark Lester and Michael Jackson became friends after both being young performers
It was 1982, just as the Thriller album was about to be released, when the pair first met. Jackson was on the brink of becoming, at that time, the most famous person in the world.
Lester was at home in London when Jackson’s manager called and said the singer would like to meet him. ‘I was with my sister at the time and she nearly fell off the chair,’ he recalls.
‘A few days later we went to see him at the Montcalm Hotel in Park Lane. He came over, gave me a hug and said, 'Mark, it’s so nice to meet you.'
‘I was very nervous but we had tea and then ordered up burgers and chatted. We shared a common baseline. He was much more famous than me but we had both been child stars and we were the same age. He said that in the teeny mags in America it would be him on one page, me on another and David Cassidy on another. He always used to say we were like the positive and negative, the black and white.’
Out of this surreal beginning grew an extraordinary bond. Lester became one of Jackson’s closest friends and allies and, in 2002, the singer asked him to be godfather to his youngest son, Prince Michael II – also known as Blanket. He also asked if he could become godfather to Lester’s children.
A ceremony at the Four Seasons Hotel in Las Vegas took place the following year.
‘It wasn’t religious but it was beautiful,’ said Lester. ‘Michael was a very spiritual person and had the room decorated with white roses. Afterwards we went back to the hotel room and ordered pizza.
‘Michael loved junk food. In March 2007 he came back to Cheltenham with us. It was the first time he’d been here. We watched DVDs and the kids played computer games.
‘I think we had pizza from Pizza Hut for lunch and in the evening we had fish and chips from the local shop. Michael loved fish, chips and mushy peas with lotsof ketchup. It was his favourite thing. Wherever we were, whatever restaurant, he’d have to have fish and chips. Everyone imagines he’d have some kind of weird macrobiotic diet, but he wasn’t like that.
‘The thing people never understood about Michael was that he was very clever at illusions. The thing with the veils was just an act. He used to say to me, 'I do it to create an illusion. I’m an illusionist.''
Jackson had traditional views and could be easily offended. Lester said: ‘We saw Billy Elliot and he was quite shocked at the language. He said he wouldn’t have taken the children if he had known. He was very firm with his own children. They weren’t spoilt.’
Beginning of a friendship: Mark Lester and Michael Jackson met in 1982 when Thriller was about to be released
As a long-time friend, Lester was one of the few people allowed to see the real Jackson. ‘He was much more normal than people realised,’ he said.
‘We’d go out for dinner or a coffee and he would notice women walking past and say, 'She’s so cute, she’s got a nice tush,' but then he would be very apologetic. In many ways Michael was asexual, but he had an eye for beauty.’
Jackson turned to his friend for support during many of the most difficult periods of his life. It was Lester who was with him when he first watched the Martin Bashir documentary which led to his 2005 trial for sex abuse. And it was Lester who joined Jackson in Bahrain after he was cleared of all charges.
He said: ‘We were together in Miami when he saw it. Michael was just dumbstruck. He didn’t shout. I never heard him once raise his voice his whole life but he was very upset. Most of all he just seemed confused by it all.’
Lester said he saw nothing in the documentary that shocked him, not even the infamous scene in which the singer appeared holding the hand of 12-year-old cancer patient Gavin Arvizo, who later accused Jackson of abuse.
‘That was Michael. He didn’t see a problem with it. He just loved children. He saw himself as the Pied Piper.
‘At Neverland he had an enormous oil painting covering one wall and it was Michael as the Pied Piper leading hundreds of children of all colours, races, sizes.
‘Some were in wheelchairs. Michael was dancing and these kids were in a huge crocodile line behind him. He always told me he wrote his songs for the age group of ten to 14.
‘He would never do anything to hurt anyone and I don’t believe that anything ever happened with Gavin Arvizo. When I thought about what Michael did for that family, it made me sick to think that they could do that to him. The experience did make him more withdrawn. He took himself away and hid from everyone.’
In recent years, however, Jackson had picked himself up and was ready to look forward. It is this, according to Lester, that is the real tragedy.
He said: ‘When I saw him in March it was the best I’d seen him in a long time. He was on fighting form. He was always on the phone. Sometimes he’d put on a cockney accent. He’d talk about 'going up the apples and pears'. ‘It’s just so awful. You talk to him one minute and then he’s dead.’
Now Lester’s main concern is for the children, Prince Michael, Paris and Blanket. ‘The really upsetting thing is that the children have lost their whole world, not just their father. Michael was the most wonderful father. I can’t even imagine what it’s going to be like for them without him.’Nor can he imagine quite what his own life will be like without the friend who has meant so much to him.
‘The loss is too great to take in,’ he said, ‘but I’m not the only one. It’s a loss to the whole world.’
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" ...the children have lost their whole world, not just their father. Michael was the most wonderful father..."
L'intero mondo...si Michael era tutto per quei poveri bimbi....che ora senza la protezione e l'amore del padre saranno dati in pasto ai pescecani...
Però ripensando alle parole dette da Lester..e cioè che Michael diceva di essere un illusionista...magari avesse creato un'illusione anche questa volta......ma no...questo è un pensiero solo mio ora per alleviare il mio dolore...ma Michael non sarebbe ma arrivato a darci un dolore cosi grande solo per illusione..per fuggire definitivamente dal mondo..e quindi....mi devo rassegnare... :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :o :o :o
L'intero mondo...si Michael era tutto per quei poveri bimbi....che ora senza la protezione e l'amore del padre saranno dati in pasto ai pescecani...
Però ripensando alle parole dette da Lester..e cioè che Michael diceva di essere un illusionista...magari avesse creato un'illusione anche questa volta......ma no...questo è un pensiero solo mio ora per alleviare il mio dolore...ma Michael non sarebbe ma arrivato a darci un dolore cosi grande solo per illusione..per fuggire definitivamente dal mondo..e quindi....mi devo rassegnare... :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: :o :o :o
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Il racconto della bambinaia dei figli di "Jacko" al Sunday Times
Seconda autopsia su Jackson
La tata: "Pompavo il suo stomaco"
[...]
La baby sitter dei tre figli di Michael Jackson praticava a intervalli regolari alla pop star lavande gastriche in casa per rimuovere i cocktail di farmaci dal suo stomaco. Lo ha rivelato la donna al Sunday Times. Grace Rwaramba, 42 anni, è volata da Londra a Los Angeles sabato nella speranza di rivedere i ragazzi a cui badava quando erano piccoli. La donna sarà interrogata per stabilire se aveva un ruolo nella somministrazione di farmaci al cantante: "Ho pompato più volte il suo stomaco molti", ha detto al settimanale inglese. "C'è stato un periodo in cui è stato così male che impedivo ai bambini di vederlo", ha aggiunto ricordando che Michael Jackson "mangiava sempre troppo poco". La bambinaia, originaria del Ruanda, ha lavorato per la pop star per più di dieci anni.
Fonte: La Repubblica.it
Seconda autopsia su Jackson
La tata: "Pompavo il suo stomaco"
[...]
La baby sitter dei tre figli di Michael Jackson praticava a intervalli regolari alla pop star lavande gastriche in casa per rimuovere i cocktail di farmaci dal suo stomaco. Lo ha rivelato la donna al Sunday Times. Grace Rwaramba, 42 anni, è volata da Londra a Los Angeles sabato nella speranza di rivedere i ragazzi a cui badava quando erano piccoli. La donna sarà interrogata per stabilire se aveva un ruolo nella somministrazione di farmaci al cantante: "Ho pompato più volte il suo stomaco molti", ha detto al settimanale inglese. "C'è stato un periodo in cui è stato così male che impedivo ai bambini di vederlo", ha aggiunto ricordando che Michael Jackson "mangiava sempre troppo poco". La bambinaia, originaria del Ruanda, ha lavorato per la pop star per più di dieci anni.
Fonte: La Repubblica.it
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IO NON CI CREDO!!andasse a cagare :???: :???: ma non si vergogna sta xxxxxxAlessiaJackson ha scritto:Il racconto della bambinaia dei figli di "Jacko" al Sunday Times
Seconda autopsia su Jackson
La tata: "Pompavo il suo stomaco"
[...]
La baby sitter dei tre figli di Michael Jackson praticava a intervalli regolari alla pop star lavande gastriche in casa per rimuovere i cocktail di farmaci dal suo stomaco. Lo ha rivelato la donna al Sunday Times. Grace Rwaramba, 42 anni, è volata da Londra a Los Angeles sabato nella speranza di rivedere i ragazzi a cui badava quando erano piccoli. La donna sarà interrogata per stabilire se aveva un ruolo nella somministrazione di farmaci al cantante: "Ho pompato più volte il suo stomaco molti", ha detto al settimanale inglese. "C'è stato un periodo in cui è stato così male che impedivo ai bambini di vederlo", ha aggiunto ricordando che Michael Jackson "mangiava sempre troppo poco". La bambinaia, originaria del Ruanda, ha lavorato per la pop star per più di dieci anni.
Fonte: La Repubblica.it
http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri ... 7212.shtml
Ieri la tata Rwaramba è volata da Londra a Los Angeles per prendersi di nuovo cura dei piccoli Jackson. Sarebbe stata la madre di Jackson a chiamarla: "I bambini continuano a piangere, chiedono di te. Non credono che il padre sia morto", avrebbe detto nonna Jackson.
Ieri la tata Rwaramba è volata da Londra a Los Angeles per prendersi di nuovo cura dei piccoli Jackson. Sarebbe stata la madre di Jackson a chiamarla: "I bambini continuano a piangere, chiedono di te. Non credono che il padre sia morto", avrebbe detto nonna Jackson.
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Visto che sono state pubblicate interviste a personaggi dello spettacolo italiano:
ALBANO CARRISI, ACCUSAI JACKSON MA RESTA UN GRANDISSIMO
Roma, 26 giu. - (Adnkronos) - "E' veramente una grande perdita. Se avesse dominato la vita come ha dominato l'arte sarebbe stato un grande illuminato". A parlare cosi' all'ADNKRONOS di Michael Jackson e' Albano Carrisi che all'inizio degli anni '90 accuso' la star di plagio, per via della netta somiglianza tra la sua ''I cigni di Balaka'' e il brano di Jacko ''Will you be there'', uscito nel 1993.
Un caso andato avanti quasi dieci anni e mai chiarito completamente. Tanto che su come siano poi andate le cose ci sono ancora oggi alcune discordanze. "La cosa si risolse in maniera lineare -spiega Albano- applicando il metodo date a Cesare quel che e' di Cesare. E ad Albano quel che e' di Albano. La difesa cerco' di dimostrare che entrambi i brani assomigliavano ad un canto popolare indiano. Lui alla fine si accollo' tutte le spese giudiziarie e facemmo un accordo per cui dovevamo fare uno spettacolo insieme all'Arena di Verona per la raccolta fondi per i bambini maltrattati nel mondo. Ma stavamo discutendo quando gli piombarono addoso le accuse di pedofilia. E non se ne e' fatto piu' nulla", aggiuge il cantante pugliese.
"Io -dice Albano- non ho un brutto ricordo della vicenda: per una volta invece di gossip si parlava di musica. Ad accorgersi della somiglianza fu mio figlio Yari che era un suo grande fan. Lui pensava che avessi venduto il brano a Jackson perche' la casa editrice era la stessa, la Warner. Ma non era cosi' e quindi procedemmo con l'azione legale. Comunque, a me non resta che dire 'grazie Micheal', era un grande artista che era rimasto piccolo solo per via della sua vocazione di 'Peter Pan', schiacciato dal padre che gli aveva divorato l'infanzia. Artisticamente posso solo dire 'chapeau'", conclude Albano.
ALBANO CARRISI, ACCUSAI JACKSON MA RESTA UN GRANDISSIMO
Roma, 26 giu. - (Adnkronos) - "E' veramente una grande perdita. Se avesse dominato la vita come ha dominato l'arte sarebbe stato un grande illuminato". A parlare cosi' all'ADNKRONOS di Michael Jackson e' Albano Carrisi che all'inizio degli anni '90 accuso' la star di plagio, per via della netta somiglianza tra la sua ''I cigni di Balaka'' e il brano di Jacko ''Will you be there'', uscito nel 1993.
Un caso andato avanti quasi dieci anni e mai chiarito completamente. Tanto che su come siano poi andate le cose ci sono ancora oggi alcune discordanze. "La cosa si risolse in maniera lineare -spiega Albano- applicando il metodo date a Cesare quel che e' di Cesare. E ad Albano quel che e' di Albano. La difesa cerco' di dimostrare che entrambi i brani assomigliavano ad un canto popolare indiano. Lui alla fine si accollo' tutte le spese giudiziarie e facemmo un accordo per cui dovevamo fare uno spettacolo insieme all'Arena di Verona per la raccolta fondi per i bambini maltrattati nel mondo. Ma stavamo discutendo quando gli piombarono addoso le accuse di pedofilia. E non se ne e' fatto piu' nulla", aggiuge il cantante pugliese.
"Io -dice Albano- non ho un brutto ricordo della vicenda: per una volta invece di gossip si parlava di musica. Ad accorgersi della somiglianza fu mio figlio Yari che era un suo grande fan. Lui pensava che avessi venduto il brano a Jackson perche' la casa editrice era la stessa, la Warner. Ma non era cosi' e quindi procedemmo con l'azione legale. Comunque, a me non resta che dire 'grazie Micheal', era un grande artista che era rimasto piccolo solo per via della sua vocazione di 'Peter Pan', schiacciato dal padre che gli aveva divorato l'infanzia. Artisticamente posso solo dire 'chapeau'", conclude Albano.
"Se vieni al mondo sapendo di essere amato e lo lasci sapendo la stessa cosa, allora tutto ciò che nel frattempo è accaduto sarà valso la pena.»
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Sarebbe bello dare la possibilità ai milioni di fans di Michael che non l'hanno mai visto. Ma non oso immaginare i tabloid cosa direbbero... :pukeright:AlessiaJackson ha scritto:Michael Jackson potrebbe essere imbalsamato ed esposto per sempre all'adorazione dei suoi fan
La morte di Michael Jackson ha certamente lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di milioni di fan in tutto il mondo. Ma, secondo delle notizie che sono riportate da sempre più fonti internazionali, qualcosa di straordinario si sta preparando per tutti loro.
Jacko potrebbe non essere affatto sepolto. Non ci sarà una tomba qualunque, verso cui recarsi in pellegrinaggio silenzioso, o accompagnato dalla musica del genio del pop visivo. Michael potrebbe non soltanto essere imbalsamato, ma addirittura potrebbe finire esposto in permanenza, per sempre perfettamente conservato, all’adorazione dei suoi fedelissimi.
E chi meglio di Gunther von Hagens, l’artista famoso in tutto il blogo per le sue mostre di cadaveri (previo ovvio consenso della persona ancora in vita), potrebbe servire allo scopo? La famiglia pare avere preso accordi precisi con l’artista già da qualche mese, e la collocazione della mummia di Jacko sarebbe anche già decisa: accanto a Bubble, il suo adorato scimpanzè. Già imbalsamato, del resto, ed esposto all’arena O2, dove Jacko si sarebbe dovuto esibire a breve.
Quello che contraddice profondamente questa ipotesi di trattamento della salma è la presunta conversione alla fede islamica di Micheal Jackson, che secondo alcuni sarebbe avvenuta nel 2006. Questo impedirebbe senza alcuna esitazione l’ipotesi imbalsamazione: l’Islam prevede che il corpo di un fedele morto sia sepolto nella terra entro due giorni dalla data della morte. Dopo il salto, un sinistro esempio dell’opera dell’artista tedesco che potrebbe occuparsi della salma di Michael Jackson.
Fonte: gossipblog.it
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L'amico Macaulay «Con lui sognavi, mai subito abusi»
LOS ANGELES — Erano amici e lo sono rimasti sempre, due star che da bambini, con tutti i traumi, gli entusiasmi e le pressioni che questo significava, avevano avuto tanto. Entrambi, poi, negli alti e bassi della carriera e della vita da star, sembravano aver perso tutto, o quasi. «Ma non Michael — puntualizza, essenziale nelle parole, Macaulay Culkin, il bimbo di Mamma ho perso l'aereo, oggi ventottenne — perché la musica e il suo lavoro erano davvero tanto per lui, rappresentavano, come il rapporto con i figli che semplicemente adorava, la sua ancora e i suoi sogni. Era sempre pronto a inventare le parole di un motivo o a creare un passo di danza e aveva tanti interessi e passioni. Una volta acquistò quasi per intero una libreria di cinema e musica per salvare dalla dispersione i libri, ma di queste cose tanti non sapevano, non parlavano. Non ci sentivamo spesso, ma c'eravamo, l'uno per l'altro, ormai da tanti anni. Non ho bisogno di unirmi a chi oggi parla di lui, dopo che sono state scritte e dette tante assurdità, come di un "gigante della musica e di un uomo generoso". Io ho conosciuto e sempre apprezzato il vero, fragile e forte Michael Jackson». Macaulay difese Michael al famoso processo per presunti (e poi mai verificati) atti illeciti su minorenni. Disse: «Sì, sono stato tante volte a Neverland, ho anche dormito lì, ma non ho mai subito abusi di alcun tipo». Oggi ricorda: «Ho camminato, sognato, giocato, fantasticato con lui e, dopo, mi ha sempre aiutato a riscoprire me stesso, a trovare il piacere delle musica, della recitazione, dello scrivere, senza badare troppo al successo, alla carriera. Provo molta tristezza e solitudine all'idea che se ne sia andato con il cuore spezzato per tante cose anche se restava sempre il grande Michael e mai un "freak", parola orribile per un uomo pieno di estro come lui, che continuamente si reinventava insieme alla sua musica, in quella che tanti anni fa definiva "una vita storta". Lo faceva anche per superare se stesso, per essere tutto ciò che sentiva di essere in tante forme, alla ricerca di una sua idea, di una sua armonia, mai relegate in un ghetto di cui rompeva sempre certe regole. Voleva parlare come un uomo e un bambino ad adulti e ragazzini». Considera Macaulay, che è anche il padrino del primo figlio dell'amico: «Io ho ricominciato ad essere bambino, a volere cose diverse, come scrivere e sognare senza condizionamenti da star, solo da adulto. Lo stesso è accaduto a Michael. In chi vive questo strano e difficile processo c'è come un desiderio di amore, di realizzazione dei propri sogni, di autentico interesse per il mondo infantile. No, non voglio unirmi al coro che solo oggi rilegge la vita e l'arte di Michael. Io ho conosciuto, e ne sono felice, l'uomo e il bambino, quindi il talento vero e la generosità creativa di entrambi».
http://www.corriere.it/spettacoli/09_gi ... aabc.shtml
LOS ANGELES — Erano amici e lo sono rimasti sempre, due star che da bambini, con tutti i traumi, gli entusiasmi e le pressioni che questo significava, avevano avuto tanto. Entrambi, poi, negli alti e bassi della carriera e della vita da star, sembravano aver perso tutto, o quasi. «Ma non Michael — puntualizza, essenziale nelle parole, Macaulay Culkin, il bimbo di Mamma ho perso l'aereo, oggi ventottenne — perché la musica e il suo lavoro erano davvero tanto per lui, rappresentavano, come il rapporto con i figli che semplicemente adorava, la sua ancora e i suoi sogni. Era sempre pronto a inventare le parole di un motivo o a creare un passo di danza e aveva tanti interessi e passioni. Una volta acquistò quasi per intero una libreria di cinema e musica per salvare dalla dispersione i libri, ma di queste cose tanti non sapevano, non parlavano. Non ci sentivamo spesso, ma c'eravamo, l'uno per l'altro, ormai da tanti anni. Non ho bisogno di unirmi a chi oggi parla di lui, dopo che sono state scritte e dette tante assurdità, come di un "gigante della musica e di un uomo generoso". Io ho conosciuto e sempre apprezzato il vero, fragile e forte Michael Jackson». Macaulay difese Michael al famoso processo per presunti (e poi mai verificati) atti illeciti su minorenni. Disse: «Sì, sono stato tante volte a Neverland, ho anche dormito lì, ma non ho mai subito abusi di alcun tipo». Oggi ricorda: «Ho camminato, sognato, giocato, fantasticato con lui e, dopo, mi ha sempre aiutato a riscoprire me stesso, a trovare il piacere delle musica, della recitazione, dello scrivere, senza badare troppo al successo, alla carriera. Provo molta tristezza e solitudine all'idea che se ne sia andato con il cuore spezzato per tante cose anche se restava sempre il grande Michael e mai un "freak", parola orribile per un uomo pieno di estro come lui, che continuamente si reinventava insieme alla sua musica, in quella che tanti anni fa definiva "una vita storta". Lo faceva anche per superare se stesso, per essere tutto ciò che sentiva di essere in tante forme, alla ricerca di una sua idea, di una sua armonia, mai relegate in un ghetto di cui rompeva sempre certe regole. Voleva parlare come un uomo e un bambino ad adulti e ragazzini». Considera Macaulay, che è anche il padrino del primo figlio dell'amico: «Io ho ricominciato ad essere bambino, a volere cose diverse, come scrivere e sognare senza condizionamenti da star, solo da adulto. Lo stesso è accaduto a Michael. In chi vive questo strano e difficile processo c'è come un desiderio di amore, di realizzazione dei propri sogni, di autentico interesse per il mondo infantile. No, non voglio unirmi al coro che solo oggi rilegge la vita e l'arte di Michael. Io ho conosciuto, e ne sono felice, l'uomo e il bambino, quindi il talento vero e la generosità creativa di entrambi».
http://www.corriere.it/spettacoli/09_gi ... aabc.shtml
"Se vieni al mondo sapendo di essere amato e lo lasci sapendo la stessa cosa, allora tutto ciò che nel frattempo è accaduto sarà valso la pena.»
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ho dato uno sguardo veloce... poi con più calma guarderò tutti i link.... grazie a chi ha la pazienza di farlo per chi non può stare a pc tanto tempo.... solo una cosa: c'è qls, pure da youtube, sulla riunione dei fans di ieri milano? poi voglio aggiungere dei versi che Celentano ha composto per il film Joan Lui, senza che si fraintenda: Michael non è Cristo, certo, ma ditemi se non calzano, in questo momento di tristezza?
"Lui, quel giorno lì, mentre moriva voi del popolo eravate lì a guardare e volevate assicurarvi che il suo sangue versato per voi fosse la fine sua, quel giorno lì, con le sue spine volevate cancellare la bruttura che è invoi, perchè per voi che nelle tenebre vivete era come un tormento la sua verità, e da quel dì voi non avete mai smesso di uccidere la vita che è in lui, perchè da lui viene la dolce sensazione che c'è nel complesso profumo di un fior!"
"Lui, quel giorno lì, mentre moriva voi del popolo eravate lì a guardare e volevate assicurarvi che il suo sangue versato per voi fosse la fine sua, quel giorno lì, con le sue spine volevate cancellare la bruttura che è invoi, perchè per voi che nelle tenebre vivete era come un tormento la sua verità, e da quel dì voi non avete mai smesso di uccidere la vita che è in lui, perchè da lui viene la dolce sensazione che c'è nel complesso profumo di un fior!"
marapilla
"a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura..."
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liberianboy ha scritto:qui nn si tratta di orrore,qui si parla del suo volere,vi ricordate cosa ha detto quando era con martin bashir? IO NN VORREI MAI ESSERE SEPOLTO,quindi secondo me questa è un ottima ipotesi.
nemmeno io non ci vedo nulla di male !!!!
non era forse un santo, ma è stato un martire, quindi gli tocca questo ennesimo omaggio.
gli egiziani praticavano questo rito per le persone che meritavano , e Mike merita!!!
Spidermike