LEAVING NEVERLAND - QUELLO CHE PUO' SUCCEDERE...
Inviato: 10 settembre 2019, 18:56
"LEAVING NEVERLAND"
QUELLO CHE PUO' SUCCEDERE...
#mjinnocent
(articolo del marzo 2019 postato sulla nostra pagina facebook ma comunque attuale)
Questo post segue le segnalazioni che ci arrivano di fan preoccupati per ciò che sta accadendo con il documentario "Leaving Neverland" e l'impatto che questo potrà avere ora e nel prossimo futuro... vediamo di analizzare la cosa in modo articolato magari cercando di fugare qualche dubbio...
FAN ABBANDONERANNO MICHAEL
No. O meglio non più (o meno) di quanto non lo farebbero normalmente senza nessun documentario in circolazione. Molti di quelli che oggi vedete scrivere in bacheca "mjinnocent" si sono ricordati di essere fan in concomitanza con il lancio del film e li vedrete sparire nuovamente appena dopo. Niente di nuovo, sono fatti periodici. Alla gente piace sentirsi parte di un gruppo piuttosto che rimanerne fuori e con la tecnologia di oggi è sempre facile credere di aver fatto chissa chè pubblicando un post. Ma poi la vita continua. I fan di Michael ci saranno sempre, in genere sono leali, uniti e combattivi. Rispetto ad un documentario del genere, che tratta comunque un argomento serio, riuscirebbero e riusciranno a fare muro a ciò che ritengono ingiusto e non fondato. La gente comune non è fan, "ascolta" Michael. E continuerà a farlo. La straordinarietà di questo artista non può essere scalfita da ripetute calunnie, seppur perpetuate nel tempo e arricchite di morbosi dettagli. Cambia il modo con cui queste nefandezze vengono propinate, non la sostanza.
LA MUSICA DI MICHAEL VERRA' BANDITA
No. E' praticamente impossibile. Gli articoli che potete leggere oggi di qualche emittente che decide, in base a presunte richieste degli ascoltatori, di bannare la musica del re del pop dalla propria programmazione, lo fa spesso per agire in controtendenza o alla ricerca di una qualsivoglia cassa di risonanza. Anche in questo caso, Michael, diventa strumento di auto promozione. Fine a se stessa. E poco durevole potremmo aggiungere. Oggi ci si farà un titolo, domani nessuno se ne ricorderà. Bannare la musica di qualcuno non aiuta le vittime di presunti abusi, neanche lontanamente ci mostra solidali con loro o con qualunque altra vittima, o presunta tale, dello stesso tipo. E' sostanzialmente inutile. C'è veramente qualcuno convinto che non sentiremo più "Billie Jean" alla radio?
LA GENTE PENSERA' CHE MICHAEL E' UN PEDOFILO
Potrebbe essere. Ne più ne meno come la pensava prima. Questa cosa non la cambierà un documentario. Non l'ha cambiata l'accusa del '93, non l'hanno cambiata le indagini del 2003 e non l'ha cambiata la completa assoluzione del 2005. Se non vuoi credere a Michael non gli hai mai creduto. Se non vuoi credere alla giustizia americana niente ti può far cambiare idea. Se in lui hai sempre visto un eccentrico e l'hai sempre guardato con sospetto, non hai mai sentito il bisogno di informarti sul suo conto... e continuerai a pensarla come prima. Se l'hai fatto invece, la tua fiducia l'hai già concessa, le tue prove le hai già avute e le storie che ormai si raccontano sul suo conto le conosci tutte. Non possiamo pretendere che tutti abbiano fatto lo stesso percorso, ma solo dispiacerci perchè non hanno conosciuto Michael come "noi" lo abbiamo conosciuto. Che, guardacaso, è come lo hanno conosciuto i famigliari, i parenti, le persone che hanno lavorato con lui per anni.
I NUOVI PROGETTI SARANNO A RISCHIO
Potrebbe essere. Ed è il vero rischio di tutta questa operazione e ciò che probabilmente si vuole colpire indirettamente. L'Estate di Michael Jackson ha finora fatto un enorme lavoro per ripristinare una situazione finanziaria disastrosa dal 2009. Oggi si trova a dover gestire un patrimonio tra i più consolidati dell'industria musicale. Un asset che necessita di accordi con aziende disposte ad associare il proprio nome con quello di Michael. E, così, fin dal 1995 quando nessuna azienda volle sponsorizzare l'HIStory tour, in seguito alle prime accuse, oggi potrebbe avvenire la stessa cosa in modo più consistente. Progetti in essere (o in partenza) potrebbero venir ritardati per dar modo di studiare i possibili effetti sull'audience, nuovi accordi potrebbero essere messi in "attesa" (o rifiutati) da aziende che troverebbero troppo rischioso affiancare il proprio nome con quello del re del pop. E' già successo in passato. Facile che succeda ancora, e che probabilmente neanche lo sapremo, semplicemente sfogheremo la nostra frustrazione per l'immobilità di una produzione che purtroppo dovrà fare i conti con questo tipo di situazioni.
10 ANNI DALLA SCOMPARSA
Non c'è che dire. La diffusione del documentario è avvenuta appositamente ora. E produrrà i suoi effetti per tutto l'anno. Ciò che poteva essere una ricorrenza a senso unico, di commemorazione e celebrazione di una straordinaria superstar, sarà invece per l'opinione pubblica, l'ennesima occasione per mettere a confronto l'artista e le sue ombre. Non ci possiamo fare niente. O meglio, possiamo rispondere con la sua eredità, la sua musica e i suoi video. Non sottovalutiamo la potenza del suo messaggio, delle sue canzoni, della sua arte, ma facciamone bandiera e portavoci senza vergogna. Solo così, siamo sicuri, che anche questo triste episodio di sciacallaggio mediatico passerà lasciandoci l'ennesima cicatrice, ma uno di quei segni di cui si va fieri e si mostrano agli amici. Segni che uniscono una comunità, che distinguono gli eroi dalle persone comuni. Segni che i fan di Michael Jackson portano con orgoglio.
Michaelmania
QUELLO CHE PUO' SUCCEDERE...
#mjinnocent
(articolo del marzo 2019 postato sulla nostra pagina facebook ma comunque attuale)
Questo post segue le segnalazioni che ci arrivano di fan preoccupati per ciò che sta accadendo con il documentario "Leaving Neverland" e l'impatto che questo potrà avere ora e nel prossimo futuro... vediamo di analizzare la cosa in modo articolato magari cercando di fugare qualche dubbio...
FAN ABBANDONERANNO MICHAEL
No. O meglio non più (o meno) di quanto non lo farebbero normalmente senza nessun documentario in circolazione. Molti di quelli che oggi vedete scrivere in bacheca "mjinnocent" si sono ricordati di essere fan in concomitanza con il lancio del film e li vedrete sparire nuovamente appena dopo. Niente di nuovo, sono fatti periodici. Alla gente piace sentirsi parte di un gruppo piuttosto che rimanerne fuori e con la tecnologia di oggi è sempre facile credere di aver fatto chissa chè pubblicando un post. Ma poi la vita continua. I fan di Michael ci saranno sempre, in genere sono leali, uniti e combattivi. Rispetto ad un documentario del genere, che tratta comunque un argomento serio, riuscirebbero e riusciranno a fare muro a ciò che ritengono ingiusto e non fondato. La gente comune non è fan, "ascolta" Michael. E continuerà a farlo. La straordinarietà di questo artista non può essere scalfita da ripetute calunnie, seppur perpetuate nel tempo e arricchite di morbosi dettagli. Cambia il modo con cui queste nefandezze vengono propinate, non la sostanza.
LA MUSICA DI MICHAEL VERRA' BANDITA
No. E' praticamente impossibile. Gli articoli che potete leggere oggi di qualche emittente che decide, in base a presunte richieste degli ascoltatori, di bannare la musica del re del pop dalla propria programmazione, lo fa spesso per agire in controtendenza o alla ricerca di una qualsivoglia cassa di risonanza. Anche in questo caso, Michael, diventa strumento di auto promozione. Fine a se stessa. E poco durevole potremmo aggiungere. Oggi ci si farà un titolo, domani nessuno se ne ricorderà. Bannare la musica di qualcuno non aiuta le vittime di presunti abusi, neanche lontanamente ci mostra solidali con loro o con qualunque altra vittima, o presunta tale, dello stesso tipo. E' sostanzialmente inutile. C'è veramente qualcuno convinto che non sentiremo più "Billie Jean" alla radio?
LA GENTE PENSERA' CHE MICHAEL E' UN PEDOFILO
Potrebbe essere. Ne più ne meno come la pensava prima. Questa cosa non la cambierà un documentario. Non l'ha cambiata l'accusa del '93, non l'hanno cambiata le indagini del 2003 e non l'ha cambiata la completa assoluzione del 2005. Se non vuoi credere a Michael non gli hai mai creduto. Se non vuoi credere alla giustizia americana niente ti può far cambiare idea. Se in lui hai sempre visto un eccentrico e l'hai sempre guardato con sospetto, non hai mai sentito il bisogno di informarti sul suo conto... e continuerai a pensarla come prima. Se l'hai fatto invece, la tua fiducia l'hai già concessa, le tue prove le hai già avute e le storie che ormai si raccontano sul suo conto le conosci tutte. Non possiamo pretendere che tutti abbiano fatto lo stesso percorso, ma solo dispiacerci perchè non hanno conosciuto Michael come "noi" lo abbiamo conosciuto. Che, guardacaso, è come lo hanno conosciuto i famigliari, i parenti, le persone che hanno lavorato con lui per anni.
I NUOVI PROGETTI SARANNO A RISCHIO
Potrebbe essere. Ed è il vero rischio di tutta questa operazione e ciò che probabilmente si vuole colpire indirettamente. L'Estate di Michael Jackson ha finora fatto un enorme lavoro per ripristinare una situazione finanziaria disastrosa dal 2009. Oggi si trova a dover gestire un patrimonio tra i più consolidati dell'industria musicale. Un asset che necessita di accordi con aziende disposte ad associare il proprio nome con quello di Michael. E, così, fin dal 1995 quando nessuna azienda volle sponsorizzare l'HIStory tour, in seguito alle prime accuse, oggi potrebbe avvenire la stessa cosa in modo più consistente. Progetti in essere (o in partenza) potrebbero venir ritardati per dar modo di studiare i possibili effetti sull'audience, nuovi accordi potrebbero essere messi in "attesa" (o rifiutati) da aziende che troverebbero troppo rischioso affiancare il proprio nome con quello del re del pop. E' già successo in passato. Facile che succeda ancora, e che probabilmente neanche lo sapremo, semplicemente sfogheremo la nostra frustrazione per l'immobilità di una produzione che purtroppo dovrà fare i conti con questo tipo di situazioni.
10 ANNI DALLA SCOMPARSA
Non c'è che dire. La diffusione del documentario è avvenuta appositamente ora. E produrrà i suoi effetti per tutto l'anno. Ciò che poteva essere una ricorrenza a senso unico, di commemorazione e celebrazione di una straordinaria superstar, sarà invece per l'opinione pubblica, l'ennesima occasione per mettere a confronto l'artista e le sue ombre. Non ci possiamo fare niente. O meglio, possiamo rispondere con la sua eredità, la sua musica e i suoi video. Non sottovalutiamo la potenza del suo messaggio, delle sue canzoni, della sua arte, ma facciamone bandiera e portavoci senza vergogna. Solo così, siamo sicuri, che anche questo triste episodio di sciacallaggio mediatico passerà lasciandoci l'ennesima cicatrice, ma uno di quei segni di cui si va fieri e si mostrano agli amici. Segni che uniscono una comunità, che distinguono gli eroi dalle persone comuni. Segni che i fan di Michael Jackson portano con orgoglio.
Michaelmania