"Michael" sei anni dopo. Una lettura a freddo.

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GenoaJackson
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"Michael" sei anni dopo. Una lettura a freddo.

Messaggio da GenoaJackson » 8 settembre 2016, 23:19

So che per parlare di un album esiste una sezione apposita, ma so anche quale vespaio provocò la pubblicazione di "Michael", soprattutto in riferimento alle canzoni dei Cascio.

Visto che oggi questo forum è deserto, e visto che il rischio di far polemica a tutti i costi pare essersi ridimensionato, si può provare a riparlare di quell'album in chiave diversa?

La mia opinione è abbastanza breve, ma credo che possa aprire qualche nuovo orizzonte di discussione.
Innanzitutto la valutazione di "Michael" assume un altro significato dopo l'uscita di Xscape che è un prodotto completamente diverso, ma ne parlerò in un'altra occasione.

In cuor mio credo che ciò che ascoltiamo in "Michael" sia in effetti buona parte del materiale a cui Jackson stava lavorando, da qualche parte ho letto ad esempio che Best of joy era inserita nella scaletta dei concerti del This is it.

Dal punto di vista tecnico lo ritengo un album un po' povero, credo che un po tutti fossero terrorizzati nel mettere le mani su materiale inedito di Michael, perché sapevano che qualsiasi cosa avessero fatto sarebbe stata comunque un adattamento al lavoro di un perfezionista.

E' venuto fuori qualcosa che sa di deja-vù e non poteva essere altrimenti, i produttori hanno cercato di fornire delle certezze ai fans senza spiazzarli, anche se la disomogeneità delle demo originali ha penalizzato non poco la scaletta dell'album.

A parte qualche chicca, io ho vissuto "Michael" come un'insieme di scarti, perché la sensazione complessiva è quella di avere tra le mani un disco raffazzonato, anche se in realtà penso che le demo originali avrebbero avuto ben altro destino nelle mani di Michael. La mia preferita resta Another day, forse perché si distacca dal resto, forse perché è l'unica che mi fa arrivare qualcosa di diverso rispetto al passato.

Mi piace quindi definire "Michael" una sorta di proto-album, perché probabilmente almeno 8/10 dei brani erano da tempo sul tavolo di Jackson.

Mi dispiace molto per la promozione interrotta, forse si aspettavano che vendesse di più, io per primo. La scelta dei singoli non è stata felicissima, saranno anche le indagini di mercato, ma secondo me la Sony ha fatto più di un errore durante gli ultimi anni.

Chiudo con la polemica sui Cascio. Io credo che a cantare i tre brani sia Michael, mi pare una cosa ovvia. Ma in studio io non c'ero e qualsiasi produttore, se pagato, sarebbe disposto a spergiurare sull'autenticità dei brani. A parer mio il problema sta nel fatto che le demo originali avevano un audio pessimo, ma proprio pessimo, indipendentemente da chi canta. Questo ha contribuito ad alimentare discussioni più o meno sensate.
A me piacerebbe sciogliere quell'1% di dubbio che mi rimane anche se alla fine mi chiedo: a parte l'orecchio di ognuno di noi, quali sono le prove che realmente si possono portare a supporto di questa tesi? Io sono anche disposto a ragionarci, ma alla fine gli elementi sono praticamente nulli, se non sotto forma di "voci" o "illazioni". Anche rispettando chi sostiene che quello non sia Mike, non posso esimermi dal dire: portate le prove, trovatemi qualcuno che riesca a dimostrare la cosa in termini tecnici, che riesca a smentire le perizie audiometriche.
Se nella famiglia Jackson qualcuno ha dei dubbi prima o poi dovrebbe uscire allos coperto, magari tra dieci anni, ma che lo faccia se ne ha i motivi.

Fino ad allora non basterà una schiera di fans incazzati a farmi cambiare opinione. Io credo che Daniele possa fare un buon riassunto della sua opinione, di come possono essere nate queste speculazioni e di come la Sony abbia cercato realmente di tutelarsi.

Di sicuro non vorrei che questa storia venisse dimenticata, piuttosto vorrei che l'argomento fosse chiarito, magari con l'ausilio di nuove tecnologie.

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Re: "Michael" sei anni dopo. Una lettura a freddo.

Messaggio da [MICHAEL] » 9 settembre 2016, 15:10

In cuor mio credo che ciò che ascoltiamo in "Michael" sia in effetti buona parte del materiale a cui Jackson stava lavorando, da qualche parte ho letto ad esempio che Best of joy era inserita nella scaletta dei concerti del This is it.
Beh in merito alle canzone recenti ed inediti certo. Che poi certe canzoni non fossero finite o non avrebbero mai avuto chance di finire in un disco questo non lo sapremo mai.
Dal punto di vista tecnico lo ritengo un album un po' povero, credo che un po tutti fossero terrorizzati nel mettere le mani su materiale inedito di Michael, perché sapevano che qualsiasi cosa avessero fatto sarebbe stata comunque un adattamento al lavoro di un perfezionista.

E' venuto fuori qualcosa che sa di deja-vù e non poteva essere altrimenti, i produttori hanno cercato di fornire delle certezze ai fans senza spiazzarli, anche se la disomogeneità delle demo originali ha penalizzato non poco la scaletta dell'album.
Ai fan occorreva dare qualcosa. E una mancanza come quella di Michael era praticamente impossible da colmare. Chi ci ha lavorato ha sicuramente sentito il peso della situazione e la scelta della tracklist risente di troppe teste che ci lavorano probabilmente.
Mi dispiace molto per la promozione interrotta, forse si aspettavano che vendesse di più, io per primo. La scelta dei singoli non è stata felicissima, saranno anche le indagini di mercato, ma secondo me la Sony ha fatto più di un errore durante gli ultimi anni.
La promozione su un artista deceduto non esiste. E Michael ha venduto piuttosto bene per essere un album postumo e accompagnato da polemiche. Sony ha sicuramente fatto degli errori, ma non ha molto margine di manovra su ciò che gli propone l'Estate, anzi, direi nessun margine se non il cercare di spingere il prodotto. Che rimane ahime, un prodotto postumo.
Chiudo con la polemica sui Cascio. Io credo che a cantare i tre brani sia Michael, mi pare una cosa ovvia. Ma in studio io non c'ero e qualsiasi produttore, se pagato, sarebbe disposto a spergiurare sull'autenticità dei brani. A parer mio il problema sta nel fatto che le demo originali avevano un audio pessimo, ma proprio pessimo, indipendentemente da chi canta. Questo ha contribuito ad alimentare discussioni più o meno sensate.
A me piacerebbe sciogliere quell'1% di dubbio che mi rimane anche se alla fine mi chiedo: a parte l'orecchio di ognuno di noi, quali sono le prove che realmente si possono portare a supporto di questa tesi? Io sono anche disposto a ragionarci, ma alla fine gli elementi sono praticamente nulli, se non sotto forma di "voci" o "illazioni". Anche rispettando chi sostiene che quello non sia Mike, non posso esimermi dal dire: portate le prove, trovatemi qualcuno che riesca a dimostrare la cosa in termini tecnici, che riesca a smentire le perizie audiometriche.
Se nella famiglia Jackson qualcuno ha dei dubbi prima o poi dovrebbe uscire allos coperto, magari tra dieci anni, ma che lo faccia se ne ha i motivi.
Che abbia cantato su quelle canzoni non c'è dubbio, Michael ha lavorato a diverse canzoni nello studio casalingo dei Cascio, cosi come non c'è dubbio che ci abbiano messo le mani, probabilmente in malo modo, e che non fossero finite. Il risultato è un ibrido che non ha soddisfatto nessuno e lasciato l'amaro in bocca sin dal primo ascolto. Prove non ce ne sono. I Cascio non sono certo tenuti a rilasciare le demo originali e anche quando lo facessero e si scoprisse che Michael canta solo il ritornello o metà canzone, o tutta la canzone, sarebbe la stessa cosa. Il risultato finale non è all'altezza dei dischi di Jackson a cui eravamo abituati. Ma è un discorso che ahimè si estende a tutta la produzione del disco.

Daniele/MMi

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Re: "Michael" sei anni dopo. Una lettura a freddo.

Messaggio da GenoaJackson » 10 settembre 2016, 0:06

Grazie per le tue precisazione Dany.
Però in merito a:
La promozione su un artista deceduto non esiste. E Michael ha venduto piuttosto bene per essere un album postumo e accompagnato da polemiche. Sony ha sicuramente fatto degli errori, ma non ha molto margine di manovra su ciò che gli propone l'Estate, anzi, direi nessun margine se non il cercare di spingere il prodotto. Che rimane ahime, un prodotto postumo.
credo che si possa almeno dire che le scelte dei singoli di "Michael" potevano essere altre, su questo mi pare pressoché unanime l'opinione dei fans...mi basta solo pensare a cosa hanno combinato con la traccia audio del video di Hollywood Tonight inserendo la batteria di Billie Jean al posto di quella originale del disco (per me molto più bella e adatta)...un modo molto poco carino per svilire il prodotto nuovo in funzione del glorioso passato.

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Re: "Michael" sei anni dopo. Una lettura a freddo.

Messaggio da Barbara/Saetta » 13 settembre 2016, 11:35

La morte di Michael è stata senz'altro una botta in testa.
Tutti speravano da anni nel famoso nuovo album che avrebbe dovuto spiazzare tutti....invece...tutti i sogni se ne erano andati.
Penso che l'album MICHAEL sia proprio un deja-vù voluto.
E' un album tranquillo che ti fa sognare di essere ancora in compagnia di Michael senza troppi eccessi.
Si ascolta volentieri (almeno io).
Che poi canti Michael o no che importanza può avere?
All'ascolto sembra lui, le emozioni sono le stesse, perciò tutti questi sospetti hanno UTILITA' ZERO.
(Ho preso l'espressione dalla trasmissione...boh al momento non m mi ricordo come si chiama....dove fanno vedere tanti pazzi che rischiano anche il collo...ma per cosa?)
E' lo stesso discorso del canto playback.
Io andando ai concerti non ci avevo fatto caso....non sapevo neppure che fosse possibile.
I concerti mi sono piaciuti, Michael era sul palco e questo era quello che contava.
Poi è venuta fuori la polemica del playback....risultato?
I concerti hanno forse perso la loro bellezza?
No !
Ed allora sapere che non canta Michael, ma che la voce è come la sua cosa cambierebbe? :cool:

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Re: "Michael" sei anni dopo. Una lettura a freddo.

Messaggio da GenoaJackson » 13 settembre 2016, 23:40

Beh per me che sono un purista della musica, e quindi non solo dell'emozione, sarebbe una bella differenza.

Più in generale comprare un disco contenente un inganno mi farebbe girare, a prescindere, le cosiddette e non poco. Ciò non toglie che io sono convinto dell'autenticità della canzoni.

Piccolo inciso sul playback delle canzoni: io non ho mai digerito il suo playback, non a caso lo show di HIStory mi ha preso molto meno perché il suo utilizzo era troppo palese. Almeno avrebbe potuto avere l'accortezza di reincidere le canzoni in modo tale che si notasse un minimo di differenza rispetto all'album. A volte la sua mania di perfezione gli faceva compiere errori ingenui. Se artisticamente avesse mantenuto una maggiore spontaneità, probabilmente avrebbe ricevuto la metà delle critiche che gli hanno rivolto ed il doppio dei riconoscimenti.

Ho sbavato a vedere This is it...ed ho sbavato perché cantava dal vivo e non perché avevo il piacere di notare che a 50anni sapeva ancora ballare in modo più che dignitoso.

Ho sempre sognato un album unplugged, dove l'essenza della musica prevalesse su tutto, poi invecchiando sono diventato ancora più cinico su questo argomento, soprattutto dopo che ho visto anche concerti di altri artisti. E sono diventato cinico perché mi sono reso ancora più conto dell'abisso che separa Michael dagli altri e quindi, vedere limitare tutto quel talento per il terrore di uscire dal recinto di performance e coreografie collaudate, mi ha fatto dire molte volte "Il mondo ha visto solo un decimo di quello che è stato Mike".

Sarebbe stato una meraviglia il This is it, lo sappiamo tutti, ed il mondo avrebbe finalmente riabbracciato Michael.

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Re: "Michael" sei anni dopo. Una lettura a freddo.

Messaggio da Barbara/Saetta » 14 settembre 2016, 11:27

Ho sbavato a vedere This is it...ed ho sbavato perché cantava dal vivo e non perché avevo il piacere di notare che a 50anni sapeva ancora ballare in modo più che dignitoso

No, non la penso come te.
Michael era finito...purtroppo fa male accorgersene, ma lo era anche al famoso concerto di NY...Non si reggeva in piedi e si muoveva come un automa.

Vedi, se Michael avesse sempre cantato da vivo, sarebbe decaduto piano piano, come succede per tutti gli artisti. Non capirmi male, decaduto nel senso che tutti invecchiano ed è naturale vedere differenze e sentire differenze nella voce.
Ma con la storia del playback eravamo abituati a sentirlo sempre al top, pertanto sentirlo cantare e vederlo muoversi durante le prove di This is it....mi ha fatto rizzare la pelle.
Quando hanno annunciato che avrebbe fatto 50 concerti, ho subito detto che non ce l'avrebbe mai fatta. Era tanto se sarebbe riuscito ad arrivare alla fine del primo... tieni presente che a NY ha tenuto 2 concerti, ma quanto tempo ha cantato? :???:

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Re: "Michael" sei anni dopo. Una lettura a freddo.

Messaggio da GenoaJackson » 15 settembre 2016, 0:05

Nessuno dice che Mike ballava come un pivello, dico solo che a me importava più la sua voce di tutto il resto. Avrei preferito esibizioni più vocali e meno fisiche, che male c'è? Si invecchia, no? Anch'io mi ricordo Prince fare le spaccate, ma poi ci ha lasciato le anche e nonostante questo faceva dei concerti travolgenti fino a pochi mesi prima della sua morte, perché la sua musica compensava tutto il resto.

Le prove del This is it erano appunto prove...lui accennava i passi come ha sempre fatto, anche in passato.
Questo non toglie che 50 concerti non fossero più alla sua portata, ma è un altro discorso.

A New York andò a cantare imbottito di farmaci, probabilmente lo svegliarono a forza in albergo poco prima della performance, è ovvio che la sua esibizione non fosse troppo brillante...manca la controprova di averlo visto in forma e quella non l'avremo mai...al giorno d'oggi una seria preparazione atletica può fare miracoli, fidati...figuriamoci per una persona piena di soldi che può ingaggiare i migliori personal trainer del mondo.

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Re: "Michael" sei anni dopo. Una lettura a freddo.

Messaggio da Barbara/Saetta » 15 settembre 2016, 7:55

Era imbottito di farmaci? E come mai? Pechè era in forma?
Certo, pieno di soldi come FORSE era, poteva farsi rimettere in forma, ma prima dei concerti, in modo da arrivare in forma, ti pare?
Invece faceva di tutto per rimanere almeno in piedi....purtroppo!
La sua voce? Idem come sopra. Se non sei in forma ed arrivi ai concerti imbottito, c'è poco da fare!

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Re: "Michael" sei anni dopo. Una lettura a freddo.

Messaggio da historydav » 24 settembre 2016, 9:48

Io l'album "Michael" l'ho preso per quello che è, un album postumo dove l'artista non è partecipe fino alla fine della sua creatura.
Le polemiche sulla voce nelle canzoni dei Cascio non hanno aiutato di certo la promozione dell'album, ma qui è anche colpa di noi fans che dobbiamo per forza dire la nostra anche sbagliando alcune volte termini e modi.
Aprendo una piccola parentesi proprio su questo, secondo me c'è stata poca chiarezza da parte in primis dall'Estate, poi della Sony ed infine dei Cascio. Bastava dire che le canzoni avevano una qualità vocale scadente e credo le polemiche finivano lì. Cmq è molto evidente come dice Daniele che la voce di Michael c'è, ma purtroppo non essendo presente l'artista, nel rifinire il tutto hanno dovuto ricorrere a qualcun altro o qualcos'altro(tecnologico).
Preferivo che le uscite di "Michael" e di "Escape" fossero invertite. Ovvero nel 2010 "Escape" e 2014 "Michael", sarebbero andati sicuramente meglio entrambi.
Poi sulla qualità musicale purtroppo potremmo parlarne fino 2030 ma ormai credo che sia così anche per i lavori futuri e sappiamo tutti il perché. Devo dire che il lavoro di "Escape", non mi dispiace, visto che sono state inserite anche le demo e quello è un gesto che apprezzo da parte dell'Estate e da parte di Sony. Spero vivamente che sia ripetuto in futuro.
Nessuno ti capirà mai come lo hanno fatto i tuoi FANS
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Re: "Michael" sei anni dopo. Una lettura a freddo.

Messaggio da xmoritz » 1 novembre 2016, 3:04

Ciao a tutte e tutti.. scusate se non intervengo da un po', ma in generale vedo che ultimamente latitano le notizie sulla musica di Michael, quindi seguo altre cose. L'album Michael non mi piace tantissimo, ma da qui a dire che è una ciofeca ce ne passa. Col passare degli anni ho imparato a considerarlo sotto un'altra luce e ora lo ascolto di tanto in tanto con un certo affetto. La magia e la nostalgia che mi danno certi brani come Hold My Hand o Best of Joy è impagabile. La polemica dei brani prodotti dai Cascio la trovo oggi come allora un po' ridicola, ma è innegabile che in quei pezzi la voce di Michael è distorta in maniera molto fastidiosa tanto da risultare diversa dalla vera voce di Michael. Diciamo che forse all'epoca la Sony aveva a disposizione pochissimo materiale e ha voluto lavorarci anche se non era buono per non far passare troppo tempo dalla morte di MJ all'uscita dell'album. Nessuno mi toglie dalla testa che la polemica sia stata in qualche modo orchestrata proprio da Sony stessa per far parlare dell'album facendo notizia a costo zero. Sennò perchè hanno scelto di mandare in anteprima proprio Breaking News che è il brano dove la voce di Michael si sente peggio di tutti? Tornando alla qualità del disco in generale, rimango dell'idea che la scaletta sembra un collage raffazzonato di canzoni che non hanno un filo conduttore, nè uno stile che possa farle legare tra loro. Che dire? Si sarebbe potuto fare meglio, sia nel produrre l'album che nel promuoverlo, ma io non sono un discografico, sennò mi chiamerebbero alla Sony domani :cat: In ogni caso spero che esca presto qualcosa di nuovo, anche una semplice raccolta di successi con un bel packaging. Non mi dispiacerebbe un greatest hits con i brani più famosi riarrangiati da produttori di oggi. Per quanto riguarda altre uscite, si invoca spesso il DVD di Ghosts, ma temo che oggi un prodotto del genere non troverebbe un pubblico tale da giustificarne le spese di pubblicazione. Quindi, boh, staremo a vedere. Nel frattempo, io tengo l'album Michael sul mio smartphone e spesso me lo metto su in macchina o sul bus per sognare un po' e sperare che per sentirsi meno soli basti davvero tenersi per mano :oops: un abbraccio di cuore da Maurizio
Enjoy your life... goditela!

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