Michael... l'essere umano

Il posto migliore dove mettere in discussione il re del pop, opinioni e dibattiti su tutto quello che riguarda Michael Jackson, la sua arte e la sua vita privata, insomma qualunque cosa lo riguardi, qui ne puoi parlare.
ant07
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Messaggio da ant07 » 1 dicembre 2010, 0:40

Esperienza unica e indimenticabile,grazie per averla raccontata Stafania.......in quel momento esistevi solo tu e Michael,la tua grandissima emozione e la sua infinita dolcezza.........che persona straordinaria
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TrueLove
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Messaggio da TrueLove » 1 dicembre 2010, 13:06

Peccato che non tutti conoscano queste storie :-(
Se vieni al mondo sapendo di essere amato e lo lasci sapendo la stessa cosa,allora tutto ciò che nel frattempo è accaduto sarà valso la pena...MJ

sandy j
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Messaggio da sandy j » 21 dicembre 2010, 16:06

Stefania, ho letto il tuo meraviglioso racconto con il cuore in gola e le lacrime sulle guance. Ho sempre sognato di poterlo incontrare .... cosi'( non è mai successo purtroppo :sad: ). Era MERAVIGLIOSO....." C è QUALCOSA CHE POSSO FARE PER AIUTARVI?"... era incredibile Michael...veramente un angelo.... :sad:
SANDY J.

dorilis
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Messaggio da dorilis » 29 dicembre 2010, 20:14

Storia postata da un utente su KOPD. La persona che la racconta originariamente scrive nel novembre 2009:


La storia di Michael e una fan (raccontata da una dipendente di un cinema)

Spero che vi ricorderete la storia che vi ho raccontato di una donna che è venuta al cinema nel quale lavoro, e che è rimasta per vedere THIS IS IT due volte in un giorno perché doveva avere un’operazione che avrebbe potuto renderla cieca.
Bene, la stessa donna è venuta nuovamente a vedere THIS IS IT oggi, e i miei colleghi ed io abbiano notato che è venuta tutta la settimana. Ed eccola di nuovo. Era curiosa di sapere come stava, così mentre sedevo/giravo, mi ha chiamato e mi ha chiesto se potevo portarle un bicchiere d’acqua, cosa che ho fatto. Quando sono tornata mi ha chiesto se volevo ascoltare la sua storia, e ho risposto naturalmente di sì.
Esce fuori che ha un tumore al cervello e che non è più operabile e che il dottore le ha detto che sarebbe diventata cieca entro fine anno. Mi sono sentita così impotente a sedere lì, e non sapevo cosa dire. Così le ho chiesto della sua relazione con MJ, e mi ha detto: ‘sono così felice che me lo hai chiesto! Tutti dovete pensare che sono matta a venire a vedere questo film ogni giorno!’ E io le ho risposto: ‘o no, non è vero.
Amo Michael, e lo vedrei ogni giorno anche io se ne avessi il tempo! È un grande testamento al suo talento immortale’ e le si è dichiarata d’accordo. Allora ha iniziato a sussurrare e ha detto ‘non sono qui solo per vederlo esibirsi, è perché l’HO INCONTRATO e mi manca così tanto’. Ero curiosa ovviamente, e così le ho chiesto di raccontarmi la storia!
Ha raccontato che era una madre single con 5 bambini nei tardi anni 80/90 e Michael era il suo cantante preferito. Iniziò a star male negli anni ’90, penso nell’era di Dangerous, e pensò di scrivergli una lettera dicendogli quando lo amava e spiegandogli quanto l’aiutava a farla sentire meglio anche se non stava meglio. Gli spedì anche una cartolina d’auguri quell’anno. Pochi mesi dopo ricevette una lettera di risposta da MJ! Praticamente la lettera diceva quando avesse apprezzato la lettera, che anche lui le voleva bene e che i suoi pensieri erano con lei. Poi, circa 6 mesi dopo, ricevette una chiamata dal Jackson camp chiedendole il permesso per una visita da parte di Michael. Ovviamente lei rispose di sì […]. Circa una settimana dopo, stava lavando i piatti quando ha sentito bussare forte alla porta. La meravigliò e corse alla porta principale, e sentì Michael dire ‘fammi entrare velocemente così non mi scoprono qui!’
Aprì la porta e si trovò il Re del Pop davanti, e lo fece entrare. Si sedettero e parlarono, e lui giocò per circa mezz’ora con i suoi figli più piccoli. Lei gli diede un abbraccio e lo ringraziò della visita. Michael gli disse che avrebbe fatto arrivare un camion di trasporti con un nuovo frigorifero e generi alimentari per lei.

Fonte: http://www.mjj2005.com/kopboard/index.p ... =0&start=0

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Messaggio da L » 29 dicembre 2010, 20:26

è così bella da non parer vera...se lo fosse ....mamma che meraviglia..il sogno di tutti noi che si avvera ( certo poverina non è in una bella situazione ma immagino la sua gioia)
OH BIIIMBIIIIIII.......

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Messaggio da ant07 » 2 gennaio 2011, 0:00

Anche questa storia è bellissima.......... ma anche triste purtroppo per la grave situazione di quella donna,cmq ancora una volta possiamo constatare la grandezza d'animo di Michael.
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sandy j
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Messaggio da sandy j » 13 gennaio 2011, 14:44

...il nostro angelo :eek:
SANDY J.

dorilis
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Messaggio da dorilis » 15 gennaio 2011, 10:56

Altra storia trovata su MJHideout:

Un giorno di primavera, Majestik, un amico della famiglia, e Michael, prima di essere il Re del Pop, stavano a casa di quest’ultimo, a Hayvenhurst, trascorrendo del tempo insieme. Si stavano dirigendo allo studio che si trovava dietro casa mentre parlavano fra di loro. Majestik stava parlando a Michael quando si rese conto che questi stava guardando per terra e piangeva.
Gli disse: “Michael, che stai facendo?”
Michael rispose con le lacrime che gli scendevano per il viso, “guarda, è un uccellino ed è morto!”
Majestik, che non aveva la stessa sensibilità di Michael e con la sua mente in ciò che stavano parlando, gli disse: “Michael, è solo un uccello. Non possiamo fare più niente. Dai, andiamo, è morto. Andiamocene. Dobbiamo andarcene. Andiamo”
Michael rimase fermo a guardarlo e con la sua voce soave e il suo enorme cuore dichiarò: “Majestik, questo era un essere vivente con un cuore e un’anima come noi, dobbiamo fare qualcosa!”
Majestik insistette enfaticamente: “Che farai Michael? E’ già morto. Non puoi più far niente”.
Mentre cercava di convincere Michael affinché riprendesse a camminare, si rese conto che Michael si trovava in ginocchio per terra, scavando un buco con le mani per seppellire l’uccello, mentre diceva “Dobbiamo seppellirlo. Non possiamo semplicemente lasciarlo qui, e dobbiamo recitare una preghiera per questo uccello”.
Quando finì di scavare il buco, ci mise dentro l’uccello, e lo coprì con della terra, mentre terminava di seppellirlo accarezzava soavemente la terra con le mani, quindi si alzò e insistette con Majestick affinché rimanesse con lui mentre dicevano insieme una preghiera sulla tomba dell’uccello. Michael chiese a Dio di benedire l’uccellino e di portarlo in cielo.
Dopo la preghiera, Makestik fece pressione su Michael dicendo: “Sta bene, andiamo ora. Abbiamo del lavoro da fare. Andiamo. È tutto fatto. Andiamocene!”
Però Michael, ignorando le sue preghiere, si rese conto che l’uccellino era caduto da un nido di un albero vicino. Improvvisamente, salì sull’albero fino a dove era il nido e lo sistemò attentamente affinché nessun altro uccellino potesse cadere e morire. […]

Fonte: http://mjhideout.com/forum/enciclopedia ... l-rey.html

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Messaggio da L » 5 febbraio 2011, 8:56

http://twitpic.com/3wngr5

si vede? si legge?
OH BIIIMBIIIIIII.......

dorilis
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Messaggio da dorilis » 8 febbraio 2011, 21:57

Grazie per il link L.
Si vede e si legge. 8)
"When all life is seen as divine, everyone grows wings" - Michael Jackson

dorilis
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Messaggio da dorilis » 20 febbraio 2011, 11:57

Samvel Gasparov, un regista, racconta la storia dello spettacolo di MJ a Mosca nel 1993:

“La prima volta che sentì parlare di Michael Jackson era negli anni 70. Conoscevo perfino alcune delle sue canzoni, ma non ero un fan. Quando lavoravo come camionista, sentivo la musica Georgiana. Successivamente, quando andai al college, crebbi con la musica di Joe Dassin, Charles Aznavour, Tom Jones, and Engelbert Humperdinck. Ma conoscevo Jackson e sapevo che era un buon cantante.

All’inizio degli anni 90, il mio sogno era di fare un film intitolato "Run brother, run". Alcuni sceneggiatori americani espressero il loro interesse nel copione, e nel 1992 andai in Romania dove affittammo una fondazione. Mentre ciò accadeva, Michael Jackson stava facendo all’epoca uno spettacolo a Bucarest e fui presentato al suo produttore Marcel Avram da uno dei nostri amici in comune. Marcel mi chiese di aiutarli a filmare il concerto di Michael, e feci quel che potei. Fu un piacere. L’esibizione mi lasciò meravigliato. Jackson mi impressionò molto – era un genio, era fuori di dubbio. Fui personalmente presentato a lui, e ricordo di avergli stretto la sua pallida mano fredda. Il secondo giorno a cena parlai ad Avram del mio desiderio di fare un film negli USA e del mio bisogno di soldi. All’epoca avevo già avuto un’offerta per cinque film e lodgin negli USA. “Mi piaci”, disse Avram. “Se vuoi, possiamo portare Michael a Mosca. Puoi organizzare lo spettacolo e far un po’ di soldi”. Pensavo che fosse grandioso, ma onestamente non credevo fosse possibile. […]
All’improvviso, il progetto prese vita.
[…]
Incontrammo Jackson all’aeroporto Sheremetievo-2 e lavorammo insieme a lui per tutti e tre i giorni fino allo spettacolo. Potreste rimanerne sorpresi, ma non ho foto di noi insieme. Ricordo – era, probabilmente, il giorno prima del concerto – che vidi una lunga fila di impiegati dell’ambasciata americana nel passaggio dello stadio. Jackson stava vicino al muro, e queste persone lo avvicinavano una ad una per fare una foto con lui. Con un sorriso forzato accettava i loro abbracci. Non volevo essere in quella linea. Era veramente gentile con me e avrei potuto usare qualsiasi altra possibilità, ma non mi piace questo tipo di cose. Quando tutti ti corrono dietro, deve essere insopportabile. Penso che a Jackson piacesse il fatto che non cercavo troppo di ‘farmelo amico’. Per esempio, non ho mai lottato per sedermi più vicino a lui, o iniziato una breve conversazione. Comunicavo soprattutto attraverso il suo produttore, il manager della sicurezza e il medico.
Generalmente Michael era reticente e non prendeva decisioni. Durante le nostri riunioni sedeva all’angolo e ascoltava in silenzio. I negoziati erano condotti principalmente con Avram. Mi meravigliava come questo ragazzo silenzioso riuscisse a far impazzire il mondo con il suo canto e il suo ballo (incluso me – ero letteralmente impazzito per quel concerto in Romania). Così, quando facevo delle domande a Jackson, non mi rispondeva immediatamente. Guardava Avram se la domanda riguardava il concerto o il manager della sicurezza se riguardava un giro in città, e solo con il loro consenso rispondeva ‘sì’ o ‘no’. Era sorprendentemente calmo, senza fretta e un po’ particolare.
Una volta, all’una di notte, chiese di essere portato da qualche parte dove potesse provare un borsch [la zuppa nazionale russa], così andammo in un ristorante vicino al monastero Danilov. Ci servirono splendide pietanze, ma lui mangiò solo il borsch e ne fu molto soddisfatto. In un’altra occasione, durante un giro della città, gli piacque l’uniforme di un capitano della polizia e chiese dove poteva comprarne una simile. Naturalmente, la mattina dopo l’uniforme venne portata all’hotel, e questo rese Jackson felice come un bambino. Trovava ogni cosa gioiosa come un bambino.
http://pics.livejournal.com/morinen/pic/000t566r

Aveva un grande sogno di fare una sfilata sulla Piazza Rossa, in piedi davanti al Mausoleo. Naturalmente era una cosa impossibile da fare, ma cercammo di andare incontro ai suoi desideri e organizzammo una sfilata della divisione Taman in Alabino. Le autorità ci aiutarono a costruire una tribuna dove Michael poteva fare la sfilata. Dopodiché, marciò insieme alle truppe mentre la sua gente lo riprendeva. Quel giorno era pieno di gioia.
Era come un grande bambino, veramente. Lo vedevo sedere nella sua stanza, giocando con le macchinine per terra… lo avreste dovuto vedere insieme ai bambini! Sembrava diventare un’altra persona: era sempre felice di dargli autografi. Un mio buon amico mi chiese di invitare Michael alla scuola di ballo frequentata da sua figlia. Pensai che non acconsentisse perché tutte le sue giornate erano programmate in anticipo – doveva andare in giro, fare shopping, incontrare politici e personalità culturali. (Ad ogni modo, molte pop star russe mi chiesero di presentargli Michael, ma solitamente rifiutavo). Tuttavia presentai la richiesta del mio amico a Michael, e lui acconsentì immediatamente. Cancellò uno dei giri della città e andammo insieme alla scuola di ballo. I bambini gli diedero un’accoglienza incredibile; ballarono per lui e presero foto. Era assolutamente felice e sembrava come se non volesse mai andar via. Per quanto riguarda il presidente Yeltsin, Michael non ebbe l’occasione di incontrarlo, quando se lo avrebbe voluto molto.
Alla fine, le persone contro di noi fecero un buon lavoro. La vendita dei biglietti andò molto male. Infatti erano bloccate nei botteghini: facemmo alcuni tentativi di comprare noi stessi i biglietti, ma ogni volta ricevemmo risposte come ‘tutto esaurito’ o ‘uffici chiusi’. Il 15 settembre, il giorno dello spettacolo, lo stadio era quasi vuoto.
Pioveva dalla mattina. Vicino alla stazione della metro qualcuno stava facendo girare la voce che lo spettacolo fosse stato cancellato a causa della pioggia, così la gente tornava a casa invece di entrare nello stadio. A Jackson venne profetizzato che si sarebbe spezzato la spina dorsale se fosse andato sul palco quel giorno. Poi uscì un report che il team di Michael avesse portato droghe nello stadio. Arrivò la polizia con i cani per tutto lo stadio alla ricerca di droghe. Non trovando nulla, se ne andarono, ma poco dopo arrivò un messaggio di una bomba nello stadio! Allora tornano alla ricerca della bomba… fu pazzesco. La gente che cercava di far fallire i nostri piani, ci riuscì. Capì che era finita. Nel frattempo, gli agenti dell’intelligence portarono un agente della polizia trovato sotto gli scalini del palco. Uscì fuori che era andato sotto le scale per filmare Jackson sul palco per un archivio di famiglia. Gli agenti dell’intelligence sono persone dure; decisero che era pericoloso, così lo ammanettarono, ruppero la sua camera e gli tolsero la pistola di servizio. Potete immaginare le condizioni nelle quali mi trovavo? Era una cosa dopo l’altra!
Pioveva, c’erano 50-60 persone davanti al palco sotto gli ombrelli, in attesa. Il concerto era già fuori questione. C’era un silenzio mortale. Sedevo nel mio ufficio con il mio team, con i nervi a pezzi. Il progetto era fallito, avevo perso. I soldi che avevamo prima di quell’avventura erano abbastanza per un breve film, ma quel giorno perdemmo anche quei soldi. Dissi addio al mio sogno di fare film. […]
Fu allora che uno dei miei associati venne da me e disse che una vecchia signora mi stava attendendo. Ero in uno stato di shock, prostrato, e non mi importava con chi parlavo. Così la feci entrare. Era stata sotto la pioggia, tutta bagnata e piangeva. Teneva questo grande disegno nelle sue mani. Era un disegno di Michael Jackson fatto da sua figlia. In realtà sembrava più Che Guevara o Leo Tolstoy. La donna mi raccontò la terribile storia di sua figlia che era quasi cieca dalla nascita – poteva vedere solo da un occhio e con solo il 4% della vista. Così mi chiese di andare da Jackson e avere un autografo per la sua figlia mezza cieca.
Credo che fu Dio a inviarmi questa donna con il disegno… Lo presi e andai da Michael. Giuro che in quel momento non pensai allo spettacolo fallito, o ai soldi che avevo perso. Il mio unico pensiero era: “E se questa bambina recupera la vista dopo aver ottenuto l’autografo di Jackson, solamente grazie al desideri odi vederlo?” Accade, sapete… Entrai nell’ufficio di Jackson e vidi Michael, che sedeva nel suo costume di scena, completamente immobile, le sue mani intrecciate in grembo. Vicino a lui c’era il suo medico, Marcel Avram e il capo delle guardie del corpo. Furono sorpresi di vedermi con quel pezzo di carta e non riuscivano a capire cosa fosse. Glielo spiegai tramite un interprete. Marcel Avram esplose: ‘devi essere pazzo! Hai appena perso un sacco di soldi! Hai fatto un lavoro incredibile e se ne sta andando tutto all’interno! Non hai niente di meglio da fare?’. Risposi, ‘Sì, posso aver perso, ma ho bisogno di questa firma. E se la bambina riottiene la vista? Pensala come se avessi pagato tutti i soldi persi per un autografo!’. Jackson, che stava ascoltando la nostra conversazione, improvvisamente disse ad Avram: “Non sapevo che la mia firma costasse così tanto… Mi esibirò. Per favore, però, fai entrare la gente – non posso cantare di fronte ad uno stadio vuoto. E abbiamo bisogno di un sacco di asciugamani per ascuigare il palco”. Poi firmò il foglio. Non vi dico nemmeno come mi accolse la vecchia signora…
Non ricordo come andai da Vladimir Aleshin, il direttore dello stadio, per chiedere aiuto. Fortunatamente, capì la situazione e ordinò di aprire i cancelli dell’arena. Tutto il pubblico senza biglietto che si era radunato intorno allo stadio (grazie a Dio, c’era abbastanza gente lì fuori) corse dentro. Nel frattempo, la mia gente insieme ad un ufficiale della polizia trovarono un negozio che vendeva asciugamani, entrò dentro (era molto tardi e tutto era già chiuso) e presero due pacchi di asciugamani. Scrivemmo una nota di spiegazioni per i proprietari, e lasciammo l’ufficiale di polizia lì per sorvegliare il negozio contro i ladri.
Oggi, tanti anni dopo, è difficile spiegare come mi sentii all’epoca. Quando avevamo perso la speranza, tutto si rimise in modo. Jackson stava per andare sul palco. Doveva passare attraverso un passaggio e su per le scale (quelle stesse scale sotto le quali prima avevamo trovato il poliziotto). La guardia del corpo di Michael lo scortava, e andavano estremamente lenti – Jackson a capo chino, incredibilmente calmo. Pensai, “Ragazzi, come fa ad andare?” Mi sembrava che stesse camminando lì per anni… Uscì da quella trappola sul pavimento e si fermò sul palcoscenico tra puff e fumo. La pioggia scendeva. Il pubblico si scordò di respirare.
[…]
“Penso che sapesse come preservare la sua energia in qualche modo e poi rilasciarla verso il pubblico... Michael esplose nella danza come un fulmine nel cielo[…]
Non ricordo nemmeno come tornai a casa. Quella notte mia moglie mi disse: “Hai vinto, il concerto sta avendo luogo! Hai fatto bene il tuo lavoro. Al diavolo i soldi! Possiamo vedere la casa e le macchine se dobbiamo pagare il debito. La cosa importante è che tu abbia vinto. Sta cantando, la gente lo sta ascoltanto!”
Naturalmente, non avemmo guadagni dallo spettacolo. Mi incontrai con Avram il giorno dopo e mi chiese di coprire solamente le spese del volo – Jackson non richiese la sua parcella, che doveva essere più di $400,000. Fu generoso e un nobile gesto. Penso che capissero che semplicemente non avevamo avuto la possibilità di fare il nostro lavoro.
Li vedemmo all’aeroporto e li salutammo. Non vidi più Michael o Avram da allora. Nel 1996, quando Jackson tornò a Mosca per la seconda volta, ero fuori città. Se non fossi stato via, probabilmente sarei andato a trovarlo
[....]
Ora tutti stanno parlando nuovamente di Jackson. Penso che la gente dovrebbe lasciarlo in pace. Non credo a tutte quelle sporche storie su di lui. Era un uomo che andò sul palco a causa di una ragazza cieca, superando tutti gli ostacoli, e servì perfezione! Il mondo ha perso un genio. E’ così trste.... Non c’è dubbio che Michael Jackson sarà ricordato nella storia per centinaia di anni, insieme a noi come i Beatles e Elvis.

fonte: myjackson.ru e http://www.mjj2005.com/kopboard/index.p ... opic=56175
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Giuliajackson*
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Messaggio da Giuliajackson* » 24 febbraio 2011, 23:24

All i need.

Cause this time of ours is borrowed
We must give a helping hand
Whatever happen to our heroes
They must get another chance
(We can do it again)



per Xmoritz non ho potuto rispondere su rumors il topic è stato chiuso,http://www.michaelmania-e.net/forum/vie ... start=4600 ma mi sembra che questo topic vada bene... visto che piangete per il cuore che aveva MJ e come essere umano.. quindi dovete e dovrete pressochè capirlo anche se avesse fatto cio che pensa xmoritz e non solo.

prima di giudicarlo try hard to love him.. come anche dice l'altra canzone.

prima di dirgli quelle parole che vorresti...nel caso venisse fuori che e vivo, prova prima a sentire le sue ragioni e poi prendi la tua decisione.

comprensione non pregiudizio.

è un essere umano, speciale ma umano e non immortale.
it's all for L.O.V.E


( nn voglio prolungare anche qua.. se mi vuoi o volete rispondere mandatemi un pm..)
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In un mondo pieno d'odio, dobbiamo avere ancora il coraggio di sperare.
In un mondo pieno di rabbia, dobbiamo avere ancora il coraggio di confortare.
In un mondo pieno di disperazione, dobbiamo avere ancora il coraggio di sognare.
In un mondo pieno di sfiducia, dobbiamo avere ancora il coraggio di credere. MJJ*------>

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Messaggio da L » 25 febbraio 2011, 9:22

porcamiseria pero', vogliamo lascare ALMENO un topic che tratta l'argomento per cui è stato creato????????????????????????????????????????????????????????????????
OH BIIIMBIIIIIII.......

23
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Messaggio da 23 » 25 febbraio 2011, 16:23

L ha scritto:porcamiseria pero', vogliamo lascare ALMENO un topic che tratta l'argomento per cui è stato creato????????????????????????????????????????????????????????????????
Ti quoto pienamente.
Basta con questi battibecchi.
Scrivi direttamente un pm così la facciamo finita.
Veniamo per leggere il contenuto del topic e ci ritroviamo queste frasi.
E basta..

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Messaggio da Giuliajackson* » 25 febbraio 2011, 22:07

non incominciate voi a farmi parlare. !

ho scritto su di mandarmi PM. e non prolungo niente qua.

ma questo topic è stato adatto a fare capire una cosa importante e lho scritto..se leggete capite.

Amen e stop.
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Messaggio da Stefy » 4 marzo 2011, 12:57

Io avrei un'idea e una proposta da farvi..per chi è disponibile, ho avuto l'intuizione grazie a questo topic.. . Ho pensato che si potrebbe provare a scrivere un libro e spero che sia per la stesura che per la pubblicazione ci possa aiutare Daniele, su Michael come persona, riportando tutte le testimonianze e le storie di chi ha avuto modo di conoscerlo come uomo..proprio come stiamo facendo per noi in questo topic..tutto il mondo conosce l'artista..ma grazie ai media è stata data una visione della persona al mondo distorta..a parte noi che lo abbiamo seguito per anni..nessuno conosce l'essere meraviglioso e generoso che fosse veramente... . Io ho pensato che sarebbe una bella cosa che noi fans possiamo fare per lui..e per la sua memoria..visto tutto quello che lui ci ha dato in tutta la sua vita..si potrebbe provare a RINGRAZIARLO tentando di diffondere ciò che sappiamo..che ne pensate? Fatemi sapere se vi interessa l'idea... .
...Io sono quel Bambino, ma lo sei anche tu
Hai solo dimenticato, hai solo perso il filo.
Nel tuo cuore siede un profeta
Fra i suoi pensieri, può sentire
Una melodia semplice, ma meravigliosamente chiara
La musica della vita, così preziosa, così cara...
Michael Jackson.- Magical Child, tratta da Dancing the Dream.-

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Messaggio da dorilis » 4 marzo 2011, 13:41

Stefy, a me piacerebbe moltissimo questa idea...
Se si potesse fare, per me andrebbe benissimo.
Sarebbe un modo per ricordare la persona oltre che l'artista..
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Stefy
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Messaggio da Stefy » 4 marzo 2011, 14:35

Dorilis il tuo contributo sarebbe importantissimo..
Vorrei chiedere anche appunto a Daniele e Anna cosa ne pensano e se puo' essere fattibile..
Chi vuole partecipare al progetto è ben accetto!
Sarebbe bello poi devolvere le eventuali vendite ad una o più associazioni di beneficienza.. .
Chiedo ai moderatori se è opportuno inserirla come iniziativa anche in evidenza nel forum... .
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Fra i suoi pensieri, può sentire
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Messaggio da dorilis » 5 marzo 2011, 9:50

Intanto, ecco un'altra storia che ho trovato ieri sul forum di MjHideout... é stata pubblicata subito dopo la morte di Michael:

Fonte: http://mjhideout.com/forum/labor-humani ... ckson.html

http://www.tulsaworld.com/news/article. ... vidS991085



By CURTIS KILLMAN World Staff Writer

Karin Wilson tornava a Tulsa da un viaggio d’affari quando apprese la notizia che Michael Jackson era morto il giovedì.
Dice: “Mi portò alla mente alcuni ricordi meravigliosi di mio figlio e quando Michael Jackson lo trattasse come se fosse speciale. La sua perdita fu terribile, e la sua morte mise un peso sul mio cuore”.
Fu nel 1984 che suo figlio, di 14 anni, David Smithee, malato terminale di fibrosi cistica, conobbe a Jackson nella sua casa in California.
La visita faceva parte di un viaggio di una settimana in California per David reso possibile grazie a un’organizzazione senza fini di lucro che realizza i sogni dei bambini malati terminali.
Durante la visita nel pomeriggio a Encino, California, casa Jackson, David vide un film con Jackson nel suo cinema a casa, giocò con i videogiochi e apprese il moonwalk.
Dei videogiochi, David disse a un giornalista del Tulsa Tribune che “giocò due partite con lui e lo vinse entrambe le volte”.
La visita culminò nel momento in cui Jackson gli diede la giacca di pelle rossa che portava nel video di “Beat it” e un guanto di perle che aveva indossato agli American Music Awards, dove aveva vinto otto premi.
David portava la giacca e i guanti nell’aereo per Tulsa, ricorda sua madre.
“Era al settimo cielo”, dice Wilson.
David, studente dell’ottavo grado alla Nimitz High School, andò direttamente in ospedale non appena tornò a casa, disse sua madre.
Durante la permanenza in ospedale, David mostrò la giacca, i guanti e la foto di lui con Jackson ai visitatori, dice Wilson.
David morì un mese dopo.
“Michael Jackson ci diede il mese più felice delle nostre vite” dice Wilson. “(David) morì molto felice”.
La visita deve aver avuto un impatto anche su Jackson, poiché più tardi dedicò l’album “Victory” a David.
Wilson seguì la carriera di Jackson dopo la morte di suo figlio. Continua ad essere un fermo difensore di Jackson, combatté le voci e le accuse di comportamento inappropriato con i bambini.
“Nonostante tutto quello che si disse di lui più tardi, noi non vedemmo mai niente di ciò” dice Wilson “Mai, mai, mai ho creduto a niente di tutto questo. Restò molto da solo con mio figlio, e mai fece niente, mai accadde nulla.”
“Non ho mai realmente creduto a tutto questo”.
Wilson ha ancora le immagini e i ricordi della sua visita con Jackson.
Ha ancora la giacca e i guanti.
“Stanno sotto chiave” dice Wilson. “Tuttavia ora sono diventati troppo fragili per tenerli in mano e toccarli troppo”.
Ironicamente, la notte del mercoledì Wilson stava ballando su una canzone di Jackson, durante la convenzione del suo viaggio d’affari. La canzone le diede l’opportunità di raccontare ad altri come suo figlio conobbe Jackson. “Ancora, quando ascolto una canzone di Michael Jackson, il mio cuore batte” dice Wilson.
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Messaggio da Stefy » 5 marzo 2011, 11:15

Che bello...bisogna difondere queste cose...dai forza ragazzi! Lo facciamo queasto libro? 8-)
...Io sono quel Bambino, ma lo sei anche tu
Hai solo dimenticato, hai solo perso il filo.
Nel tuo cuore siede un profeta
Fra i suoi pensieri, può sentire
Una melodia semplice, ma meravigliosamente chiara
La musica della vita, così preziosa, così cara...
Michael Jackson.- Magical Child, tratta da Dancing the Dream.-

23
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Messaggio da 23 » 5 marzo 2011, 12:11

bellissima idea!!
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Vederti una volta sola e poi mai più dev`essere più facile che vederti ancora una volta e poi mai più. Vederti ancora una volta e poi mai più
dev`essere più facile che vederti ancora due volte e poi mai più.Vederti ancora due volte e poi mai più dev`essere più facilec he vederti ancora tre volte e poi mai più. Ma io sono uno stupido e voglio vederti ancora molte volte prima di non poterti vedere mai più. [Erich Fried ]

sandy j
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Messaggio da sandy j » 6 marzo 2011, 1:07

Da fare assolutamente. glielo dobbiamo.
SANDY J.

dorilis
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MJ: Il re del pop fu anche il re della compassione

Messaggio da dorilis » 28 giugno 2011, 14:40

Michael Jackson, che ci ha lasciato per la sua dimora celestiale due anni fa, pubblicamente era il Re del Pop, ma privatamente, era il Re della Compassione.

Di Dee Pfeiffer

24 giugno 2011 – I risultati di Michael Jackson nel campo della musica, della danza e dello spettacolo sono stati documentati in tutto il mondo. Era un innovatore che ha cambiato il volto della danza moderna, ha catturato e influenzato generazioni di amanti della musica e prodotto video da record che erano avanti il proprio tempo. Quel che è meno saputo, tuttavia, è quanto ha dato di sé stesso, del suo tempo e delle sue finanze per aiutare i sofferenti e i bisognosi.
Quietamente e senza la necessità o il desiderio di riconoscenza, Jackson ha vistato orfanotrofi e scuole in tutto il mondo, ha pagato i costi dei funerali per coloro che a malapena potevano coprirne le spese, e sostenuto così tante charity e buone cause che è stato elencato nel Guinness Book of World Records, per il numero più alto di charity a cui è stato donato da parte di una pop star.
Infatti, l’intero incasso del suo Dangerous Tour 1992/1993 è andato in beneficienza, così come la sua parte del Victory Tour 1984. Mentre i tabloid si occupavano di buttarlo già, Jackson usava il suo tempo per dare ai bisognosi, ai malati o agli svantaggiati, visitando molti orfanotrofi e ospedali, mentre faceva concerti.
Sin da molto giovane, Jackson era mosso fino alle lacrime dalle sofferenze degli altri, e specialmente dalle condizioni dei bambini. Quando era un bambino che guardava immagini di bambini africani che stavano morendo di fame, disse a sua madre che un giorno avrebbe ‘fatto qualcosa’. E ha mantenuto la sua parola.
Nel secondo anniversario della sua morta, diamo un’occhiata a solo pochi esempi che ci permettono di gettare uno sguardo nel cuore del cantante per i sofferenti:
Nel 1985, Jackson co-scrisse la canzone “We Are The World” insieme con Lionel Richie per combattere la povertà nel Terzo Mondo. Il disco vendette oltre dieci milioni di copie in tutto il mondo e ebbe un incredibile guadagno di oltre 63 milioni di dollari per aiuto umanitario in Africa e negli USA.
Il 6 febbraio 1988, il singolo ispiratore e spiritualmente elevato Man In The Mirror entrò nelle classifiche pop. Jackson donò tutte le sue royalty del singolo al Camp Ronald McDonalds for Good Times, un campo per i bambini che hanno il cancro.
Nel Dicembre 1988, Jackson fece visita al dodicenne David Rothenburg, che era stato ricoverato in ospedale dopo esser stato cosparso di kerosene e seriamente bruciato da suo padre cinque anni prima. Nonostante circa 50 operazioni, Rothenburg rimase sfigurato. La star pagò per tutte le seguenti operazioni necessarie e la coppia rimase amica.
Il 7 febbraio 1989, Jackson visitò la Cleveland Elementary School a Stockton, California. Tre settimane prima, un uomo aveva aperto il fuoco sparando 100 colpi nel giardino della scuola, uccidendo cinque bambini e ferendone altri 39 prima di rivolgere l’arma contro sé stesso. Jackson passò tempo a confortare i bambini e aiutarli a pensare nuovamente in positivo.
Il 6 maggio 1992, Jackson pagò i costi del funerale per il giovane Ramon Sanchez. Sanchez era stato ucciso da un proiettile vagante durate i violenti scontri di Rodney King in California e i genitori del ragazzo non potevano pagare per seppellirlo.
Il 25 novembre 1992, Jackson soddisfece il desiderio del giovane David Sonnet, che incontrò tramite la Make a Wish Foundation, un’organizzazione che esaudisce i desideri dei bambini che sono malati terminali. Sonnet aveva sofferto di un’aneurisma celebrale all’età di 8 anni, che lo aveva lasciato incapace di parlare o camminare. Jackson invitò il ragazzo e sua madre alla sua casa di Neverland e più tardi, la madre disse che era stata la musica del cantante ad aiutare suo figlio a rimettersi da un coma.
Nel dicembre 1993, Jackson e la sua appena creata Heal the World Foundation sostenne l’inglese Operation Christmas Child portando in volo oltre 100,000 regali, giocattoli, dolci, foto e materiale per la scuola ai bambini bisognosi di Sarajevo.
Nel febbraio 1995, la star fece una richiesta privata di partecipare al funerale di Craig Fleming, un bambino di due anni che la madre aveva gettato da un ponte di Los Angeles insieme al fratello di quattro anni prima di suicidarsi. La madre e il bambino di quattro anni sopravvissero. Jackson contribuì alle spese mediche del bambino sopravvissuto e costituì un fondo speciale per le sue cure.
Il 1° novembre 1996, Jackson donò la maggior parte del ricavato del suo concerto HIStory a Bombay, India, ai poveri. Mentre viaggiava dall’aeroporto, fece fermare la macchina diverse volte per danzare, prendere e abbracciare poveri vagabondi delle strade. Il giorno del suo spettacolo in India, invitò circa 50 bambini dagli orfanotrofi locali nella sua stanza d’hotel, dove gli vennero forniti giochi, torte e hamburger. Successivamente quello stesso mese, la star visitò un orfanotrofio e una scuola per bambini non vedenti in Thailandia. All’orfanotrofio distribuì giocattoli e regali ai bambini prima di lasciare una donazione di 100.000 dollari. Una portavoce dell’orfanotrofio disse all’epoca: ‘non lo conoscono come una pop star. Per loro è semplicemente un uomo molto simpatico che è venuto qui ad offrirgli speranza’.
Nuove storie sulla compassione di Jackson per i meno fortunati emergono regolarmente, e la sua eredità umanitaria continua attraverso la richiesta nel suo testamento che il Jackson Family Trust doni il 20% dei suoi incassi a un numero non precisato di charity.
Solo ora che se n’è andato stiamo veramente realizzando quale eredità Jackson ha lasciato. Sì, le sue esibizioni hanno lasciato la gente incantata, e la sua musica ha catturato amanti della musica in tutto il mondo. Ma forse la sua eredità più duratura sarà il suo lavoro umanitario che ha lasciato un segno indelebile in innumerevoli cuori di quelli le cui vite lui ha toccato.

Fonte: http://www.sawfnews.com/Entertainment/67141.aspx e http://mjhideout.com/forum/labor-humani ... asion.html
"When all life is seen as divine, everyone grows wings" - Michael Jackson

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Messaggio da L » 28 giugno 2011, 19:09

:sad: perchèèèèèèèèèèè?????????????????????????????


(grazie dorilis)
OH BIIIMBIIIIIII.......

dorilis
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Messaggio da dorilis » 29 giugno 2011, 12:52

Tribune Chronicle/ TribToday.com
3 luglio 2009

Spettabile direttore:
Nel corso di due decenni ho lavorato in vari settori dell’industria dello spettacolo. Quello che iniziò come un lavoro part-time come guardia del corpo diventò una vita piena di ricordi di tanti artisti di prima linea; stelle come The Rolling Stones, The Who, Rob Seger e Elton John, e molti altri di cui ora non mi rammento.
Ero un veterano del Vietnam che tornava al lavoro tentando di riprendere gli studi, e ogni notte lavoravo come guardia del corpo per le stelle più grandi del mondo. Eravamo i tipi grandi con le magliette gialle brillanti che ci collocavamo davanti ai palchi in tutti i concerti che si tenevano a Cleveland e nelle città vicine.
Erano gli anni 80, e il tour dei Jackson iniziava quell’estate nello stadio di Cleveland. Non immaginavo che quel fatto si sarebbe fissato e sarebbe rimasto nel più profondo della mia memoria, solo per sommergermi in un fiume di lacrime mentre il mondo lamentava la perdita di un’icona.
Il tour dei Jackson aveva previsto di fermarsi nel vecchio stadio di Cleveland. Il lunedì mattina cominciarono ad arrivare tutti i camion della squadra per preparare lo spettacolo del fine settimana. Alcuni del mio team cominciarono i loro compiti nello stadio. Il nostro lavoro consisteva nel lavorare contro i perdigiorno di ogni tipo che si avvicinavano intorno allo stadio. Per il resto dei membri del team, come i montatori, illuminazione, suono, ecc. Michael Jackson personalmente rese chiaro che voleva che tutti questi uomini e donne avessero un menu equilibrato cucinato ogni giorno e tre volte al giorno, oltre a un leggero pranzo al fine dei turni per la notte – e senza saltare un solo giorno.
Per quanto riguardava il personale di sicurezza invece, a noi era proibiti l’entrata alla mensa per ordini stretti del promoter locale. Ogni mattina, potevamo prendere una tazza di caffè passato e un pizzico di sale per sopportare il sapore aspro e amaro.
Fu così fino a che uno dei manager personali dei Jackson mi chiese perché non stavo facendo colazione con il resto del team. Quando gli risposi che obbedivo agli ordini, lei mi rispose: “Torno tra un momento, per favore, non si muova da qui”.
Torno poco dopo e mi informò di riunirmi con tutti gli uomini della sicurezza e, a partire da quella mattina, ci saremmo seduti per prendere i tre pasti e l’aperitivo a fine notte come il resto dei lavoratori del team.
Quando fu interrogata dai nostri superiori, la manager personale di Michael dichiarò: “Questo ordine viene direttamente dall’alto, da Michael stesso. L’ho chiamato questa mattina e gli ho raccontato questo evidente atto di discriminazione ed è diventato furioso. Allora mi ha detto di assicurarmi che questi uomini venissero nutriti, e ben nutriti per giunta, o avrebbe cancellato lo spettacolo”.
La musica e lo stile di questo uomo li ho scordati in questi anni. Tuttavia, la sua amabilità e il suo gesto umanitario rimangono scolpiti nella mia memoria. Fu una stella brillante, la più brillante che è passata per la mia vita. Era una supernova ardente molto più brillante della maggior parte degli esseri umani e tuttavia aveva tempo per prendersi cura di sei giovani guardie del corpo e assicurarsi che anche il più insignificante dei suoi impiegati fosse considerato alla stessa maniera del più vicino dei suoi manager.
Per questo semplice atto di compassione e comprensione, Michael Jackson ha un luogo speciale nel mio cuore e ora nella mia memoria.

Rick Steele
Braceville
fonte: http://mjhideout.com/forum/labor-humani ... eland.html
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Messaggio da L » 29 giugno 2011, 20:52

ecco...poi uno non si deve buttare dal balcone ( ri-grazie dorilis)

ribadisco un conetto espresso da Sandy tempo fa : BEST TOPIC EVER
OH BIIIMBIIIIIII.......

dorilis
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Messaggio da dorilis » 30 giugno 2011, 10:40

Michael Jackson, un eroe sul volo Los Angeles – Berlino

Storia raccontata da Don Barrett, editore di Laradio.com

Quando mi licenziarono da MGM/UA nel 1994, aprì il mio proprio ufficio di marketing cinematografico. Decisi di concentrarmi in film d’animazione…

Un anno, andando a Cannes, dovetti viaggiare da Los Angeles a Berlino e poi prendere la coincidenza per Cannes. In prima classe c’erano cinque file con due posti su ciascun lato dell’aereo. Ero seduto nel posto del corridoio nella terza fila a sinistra. Davanti a me c’era un signore. Nei due posti posteriori c’erano due persone già sedute quando mi misi comodo per il mio volo di 12 ore.

L’uomo davanti al mio posto domandò un cocktail poco prima della partenza. Una volta in volo, fu il recettore di un costante flusso di bibite.

Dopo mezz’ora di volo, l’uomo seduto nel posto davanti del corridoio si alzò e si mise al centro della cabina. Il suo vicino si alzò e si mise dietro di lui. L’altro uomo seduto sul lato destro del corridoio si alzò anche lui e si unì agli altri due. Quasi bloccando il passo, si diressero al bagno. Le luci della cabina stavano quasi spente per quelli che volevano dormire durante il volo. Mentre camminava verso di me, fu chiaro che l’uomo al centro era Michael Jackson.

Il volo procedeva, ma l’uomo davanti a me non smetteva di chiedere da bere. Finalmente, l’assistente di volo smise di servirlo. Io potevo solo immaginare che si stesse avvicinando la tempesta perfetta. Frequentemente si sentiva la sua voce nella cabina silenziosa, domandando il suo diritto a essere servito dopo aver pagato un biglietto di prima classe. L’assistente rimaneva fermo nel suo proposito. L’uomo ubriaco non smetteva di chiamare e l’assistente andava di malavoglia solo per ascoltare i suoi insulti poiché si negava a servirlo. Dopo la terza chiamata, l’uomo aspettò che l’assistente si avvicinasse. Questo ripeté ancora una volta che non ci sarebbe stato più servizio. L’ubriaco saltò come una gazzella sull’ausiliare ed entrambi caddero al suolo. Lottarono. Si poteva ascoltare come l’altro assistente chiamasse il pilota che venne rapidamente a vedere cosa stava accadendo.

Senza fanfara, né luci né pubblico, un preoccupato Michael Jackson si alzò e separò i due uomini che lottavano. Non appena si resero conto che il Re del Pop stava comportandosi come un pacificatore, timidamente si fermarono come scolari fermati dal preside o dalla loro madre. Il pilota, o co-pilota, arrivò sulla scena per notare che la pace era stata ristabilita, senza spargimento di sangue.

Michael domandò alla sua guardia del corpo di sedersi al posto dell’ubriaco e invitò quest’ultimo a sedersi accanto a lui. Non potei ascoltare nessuna parola, ma parlarono per 20 minuti. Michael fece cenno alla sua guardia del corpo per aiutare l’uomo a tornare al proprio posto. In pochi minuti perse i sensi e dormì per tutto il volo. Michael e le sue guardie del corpo rimasero quasi in silenzio il tempo restante del volo.

Fu una rara visione di Michael Jackson. Chi avrebbe pensato che sarebbe stato un pacificatore a 30000 piedi di altezza in quella che avrebbe potuto convertirsi in un brutto scontro?

Don Barrett.
Fonte: http://mjhideout.com/forum/labor-humani ... ckson.html
"When all life is seen as divine, everyone grows wings" - Michael Jackson

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Messaggio da sandy j » 30 giugno 2011, 18:21

Quale meraviglioso essere umano ha perso il mondo....e kiSsa' quanti altri racconti nn sappiamo e nn sapremo mai.
Si, L, ank io lo ri-ribadisco: BEST TOPIC EVER.
SANDY J.

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Messaggio da L » 2 luglio 2011, 13:46

scusate la battuta ma (dopo tutte le cose sull'alcol che si son sentite)all'inizio dell'articolo pensavo che quello che si faceva portare i cocktails fosse MJ LOL
che tesoro...invece lui era il mediatore....cosa darei per sapere cosa gli ha detto....
OH BIIIMBIIIIIII.......

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altra storia bellissima

Messaggio da L » 6 agosto 2011, 13:41

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."Lala Romero and her story about Michael Jackson."

I don't tell this story too often, in fact growing up I kinda learned to just keep it to myself.

Whenever people would find out I knew him, a gang of silly, dumb questions would follow, and I would always end up having to defend someone I loved so much.

When I was 5, my cousin Brian and I where OBSESSED with Micheal Jackson. We had dolls, sleeping bags, lunch boxes, and OF COURSE the gloves. I was pretty convinced I was goin to be him when I grew up, and nobody could tell me otherwise! Brian was older then me, and found out at school MJ actually lived in the Valley, we lived in. Anyone from LA pretty much knew the house. So we wrote him letters and enclosed a bunch of pics, you remember the ones from school you'd write on the bk, yeah well, lucky Micheal got about 25 of me!! Basically we told him we LOVED him & I told him I was a singer and dancer!!! We also asked him to come to our house & visit!! Our loca tia Carol (RIP) took us to his house and we rang the gaurd gate. His gaurd came out to us & took our letters. WE WERE SOOOOOOO HAPPY, we KNEW he would get em!! I honestly can say we were just happy enough to see his gate & meet his gaurd NEVER did we really expect what happened next.

About 4 days later, at 10:30 pm, my mom got the call from Carol, Michael Jackson was HERE, in our APT building, on her couch. I was 5 & anybody who knows a 5 year old also knows that it's damn near impossible to wake em up!! The pic you see of us is him holding me, cause I wouldn't wake up, he insisted my parents take da pic so I would truly know he came!! A few days later I was going into the hospital for sugery & he called me. I couldn't BELIEVE I was talking to Micheal Jackson & that he actually had my number!! Over the next few years he would invite Brian & I to his house, to watch him shot his videos & to his shows.

It's weird, when I was lil, I didn't really grasp FAME, especially his FAME. All I knew was he was my friend & I think thats why he liked me. My friendship with him changed my life. It was a HUGE influence, it made me believe having a singer career was in arms reach. My neighborhood didn't support BIG DREAMS but his freindship gave me confidence & assurance that ANYTHING & EVERYTHING is possible, if you work hard & aren't scared to try. His generousity & kindness inspires me daily. Here was the biggest super star in the world taking time out to come to a broken down apt building in Van Nuys CA to see his fans. He was ALWAYS about his fans & his community, and I really always knew that if I got my chance I would strive to be just like that!!

Even as a tiny lil girl I could see his saddness & his lonely. It was a part of him, I think his childhood, fame & money alienated him from most of the world. Thats why he loved US cause we didnt care about the BS!! We just had fun!! He was so goofy & silly, we would jump on his trampoline and raid his candy shop.

Micheal was like Edward Scissorhands & Willy Wonka to me, SOOOOO AMAZING in the HEART but so misunderstood by most! I love him always for touching my life & showing me a different world then the one I grew up in.

I hope those babies of his really grow up understanding that they did have the best daddy in the world. His heart & sprirt are what made him the GREATEST and so RARE.

One day I'll post more pics, and tell ya specific stories!! All the good things ya heard about him were ALL TRUE!! I promise!!

R.I.P M.J. YOU WILL BE MISSED AND ALWAYS LOVED!

Lala Romero.
:sad:
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Messaggio da Giuliajackson* » 6 agosto 2011, 15:19

tranquillo Daniele , ragiono da me.
nessuno mi comanda solo MJ ha il telecomando. :-)
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Messaggio da L » 6 agosto 2011, 17:35

hemm giulia...please...ALMENO questo SANTO TOPIC PLEASE ^_^
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Messaggio da L » 6 agosto 2011, 19:59

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Messaggio da Giuliajackson* » 6 agosto 2011, 20:17

L ho risposto a Daniele c'era un mio post sopra e la sua risposta sotto di non credere a le cose che circolano...e io ho risposto cosi. come mai sono spariti i due post sopra? :-o
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Messaggio da dorilis » 7 agosto 2011, 10:17

Grazie per aver postato la storia di Lala Romero, L. Non l'avevo mai letta...
"When all life is seen as divine, everyone grows wings" - Michael Jackson

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Messaggio da L » 13 agosto 2011, 20:39

STEPHEN KING- MEMORIALE SU ENTERTAINMENT WEEKLY
traduzione di emanuela arezzi
“Un giorno durante la pre-produzione (di Ghosts) ,facevamo una conference call sulla coreografia, e Michael si addormentò. In un'altra occasione, ha chiamato mia moglie, dicendo che voleva il mio numero perchè doveva rintracciarmi immediatamente quel giorno. Lei glielo diede,ma Michael la richiamò 5 minuti dopo sull'orlo delle lacrime: “ Non avevo con me una penna e ho provato a scrivere il numero sul tappeto con un dito,ma ora non riesco a leggerlo!!” Mia moglie gli ha dato di nuovo il numero. Michael la ringraziò calorosamente ma non mi richiamò .Il video contiene alcune delle migliori coreografie e dei balli più ispirati di Jackson. Se lo si guarda, credo che anche tu ti renderai conto del perchè anche Fred Astaire ammirava Michael. Vedrai anche la sua tristezza e il desiderio quasi doloroso di piacere e di essere accettato. E' come se i suoi occhi dicessero : “ Ok, io sono strano,ma sto facendo del mio meglio perchè posso e voglio renderti felice!” Era così sbagliato? La sua è una tristezza che è fin troppo comune nelle persone che possiedono talento in quantità così grande che spesso diventa un peso più che una benedizione. Pur essendo straordinariamente bello (anche se probabilmente aveva già fatto uso di chirurgia estetica), Michael era terribilmente timido,a tal punto che alle volte diventava difficile (quasi impossibile) comunicare con lui, ma guardando quel vecchio video, lui riesce ancora a rendermi felice. E questo è un male? Vale la pena notare che Michael non è mai stato condannato per qualcosa in nessun tribunale penale e quando ho chiesto a Mick che era a contatto con lui occasionalmente, che cosa ne pensasse, anche lui era estremamente convinto della sua innocenza. Tuttavia, egli è stato giudicato colpevole di stranezze nel tribunale dell'opinione pubblica ed è finito a vivere isolato dal mondo nel suo castello infestato, e adesso quell'uomo strano è morto, quell'uomo solo è morto. Lui ha lasciato questa terra troppo presto, ma strano o non strano, umano o non umano...oh, quel ragazzo sapeva ballare”
OH BIIIMBIIIIIII.......

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Messaggio da L » 13 agosto 2011, 20:47

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Febbraio 1976 (Manila, Filippine) - Il secondo viaggio di Michael Jackson e i suoi fratelli nelle Filippine fu per un concerto di sei serate per San Valentino dal titolo "Love Jive". Queste foto sbiadite vennero scattate quando The Jacksons furono ospiti per la seconda volta nel seguitissimo show di mezzogiorno Student Canteen. Lo show era una gara di imitatori che cantavano come Michael Jackson e Michael stesso era il giudice e colui che premiava il vincitore.
A quanto pare, Michael sembrava molto a disagio all'idea di dover selezionare un vincitore e quando venne il momento, Michael sollevò le mani di entrambi i finalisti. (Non è una cosa molto da Michael? :))
Edddie Ilarde, il conduttore dello show descrive Michael come il più cordiale tra i fratelli. "Era proprio il più dolce. Michael mi disse: 'Ciao Ed! Questa è la nostra seconda volta nel tuo show ed è un onore essere invitati di nuovo'. Lui è stato gentile e cortese. Molto umile!" ha detto Eddie.
Come si può vedere lo studio era pieno zeppo quel giorno. I presentatori non avevano nemmeno lo spazio per allontanarsi dal set. Nel frattempo, c'era il pandemonio fuori mentre i fan aspettavano di intravedere Michael e i suoi fratelli.
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Messaggio da L » 13 agosto 2011, 20:50

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1996 - Michael ha filmato e registrato 'They Don't Care About Us' in due stati del Brasile: Rio e Salvador. Michael ha preso un volo commerciale tra i due Stati durante le riprese. Il direttore esecutivo della Globo racconta come è stato essere al fianco di Michael Jackson su un volo: "Michael Jackson ha trascorso gran parte del volo giocando con i suoi amici, un bambino e una bambina di circa sei anni al momento. Con loro, lo sguardo nei suoi occhi era diverso. Era più dolce. Ho seguito con attenzione quello che pochi hanno visto e sentito: una favola in cui interpretava un leoncino perso nella foresta. I bambini erano felici con i ruggiti e le facce che faceva durante la storia. Anch'io. E' stato meglio di qualsiasi mega video clip della star in TV. Era un clip quasi esclusivo. Per me e per i bambini. Gli assistenti di volo, fra parentesi, facevano a gara per servirgli il cibo. A Michael è piaciuto il Guarana (una bevanda brasiliana analcolica) e ha mangiato tutto, dal formaggio, salame e prosciutto, uova di quaglia, pollo fritto, ananas, uva e quindim (un dolce brasiliano, che somiglia un po' ad una crostata). Per quanto posso dire, credo che abbia mangiato circa 12 quindim! Ma chi ha avuto il privilegio più grande è stato il comandante del volo. Michael è andato in cabina e ha cantato a cappella, "Heal the World", quando l'aereo stava sorvolando Itaparica Island (vicino a Salvador), e io pensavo che avevo già avuto i momenti migliori della mia vita, prima di questo!"

ma guardate l'espressione nella foto!!!stava certo recitando la parte del leone ammmmmore :love5:
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Messaggio da Giuliajackson* » 13 agosto 2011, 22:55

L ha scritto:Immagine

Febbraio 1976 (Manila, Filippine) - Il secondo viaggio di Michael Jackson e i suoi fratelli nelle Filippine fu per un concerto di sei serate per San Valentino dal titolo "Love Jive". Queste foto sbiadite vennero scattate quando The Jacksons furono ospiti per la seconda volta nel seguitissimo show di mezzogiorno Student Canteen. Lo show era una gara di imitatori che cantavano come Michael Jackson e Michael stesso era il giudice e colui che premiava il vincitore.
A quanto pare, Michael sembrava molto a disagio all'idea di dover selezionare un vincitore e quando venne il momento, Michael sollevò le mani di entrambi i finalisti. (Non è una cosa molto da Michael? :))
Edddie Ilarde, il conduttore dello show descrive Michael come il più cordiale tra i fratelli. "Era proprio il più dolce. Michael mi disse: 'Ciao Ed! Questa è la nostra seconda volta nel tuo show ed è un onore essere invitati di nuovo'. Lui è stato gentile e cortese. Molto umile!" ha detto Eddie.
Come si può vedere lo studio era pieno zeppo quel giorno. I presentatori non avevano nemmeno lo spazio per allontanarsi dal set. Nel frattempo, c'era il pandemonio fuori mentre i fan aspettavano di intravedere Michael e i suoi fratelli.
questo è il Michael che non fa distinzioni la persona dalla quale si dovrebbe apprendere molto. è una persona giusta e buona.
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Messaggio da L » 17 agosto 2011, 16:26

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Australia 1987 A letter from the mother of this little boy. "Farewell, and goodbye Michael, thank you America, ,what a superb send off you have organised for a man who gave all he had to give, physically, emotionally and as I have learnt today..., his contribution to so many, many charities, financially. Here in my home today in Sydney, Australia, there were no dry eyes and without a doubt the whole world is breaking their hearts which are filled with sadness.

The farewell tribute concert commenced in Sydney at 2.50 am and as I watched with bitter sweetness, I realized that indeed this was a wonderful tribute to a man who had nothing to give the world but his whole soul.

What can you write about a man who gave so much and contributed completely and wholeheartedly to the happiness of millions of people throughout the world, through his music, not to mention the many sick and infirmed children which he visited in hospitals throughout the many countries of the world where he so generously gave from his heart, gifts and tickets to his shows, and lifted their spirits which would I have no doubt would have aided in their recovery.

I am the mother of one such child, where my son and I had the opportunity of meeting Michael at the Sydney Childrens Hospital in Randwick when he visited Sydney on the 18 November, 1987. I will never forget that day as long as I live, when Michael came to the hospital with an abundance of stuffed animal toys, so generously given, to all the children in the children’s ward. He went around the ward and visited each child personally and quietly spoke words of comfort to them and I will never forget the delight of these children, the medical staff and the parents who visited on that day.

My son now is a grown man and I wish to share this photograph with the whole world because it shows Michael’s selfless and generous nature. My son, unfortunately, lost his eye in a school accident that week and, as you can imagine, it was a real tragedy for the whole family, but that day he gave us all some joy, great pleasure and and an abundance of happiness.

Michael, I know that you are with the angels and may God Bless your soul and, rest assured, you will live in our hearts forever. Thank you for the music.
OH BIIIMBIIIIIII.......

dorilis
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Messaggio da dorilis » 20 agosto 2011, 18:15

Bellissimi questi post, L! Li ho letti ora!!! Carinissima la parte di Michael che racconta la favola del bambino nella foresta... 8)
"When all life is seen as divine, everyone grows wings" - Michael Jackson

sandy j
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Messaggio da sandy j » 28 agosto 2011, 23:48

...Torno....e trovo altri nuovi stupendi post nel mio topic preferito.... ke bello.... :love9:
Ultima modifica di sandy j il 11 ottobre 2011, 12:32, modificato 1 volta in totale.
SANDY J.

L
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Messaggio da L » 2 settembre 2011, 11:41

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Nel 1981 - Joe Carrasco e la sua band "The Crown" stavano registrando presso lo Studio 55 di Hollywood mentre Michael Jackson era nello stesso edificio. Ha sentito suonare la band e si è offerto come corista per la canzone "Don't let a Woman Make a Fool out of You."

http://www.youtube.com/watch?v=H3Lt4c-Hnsw
OH BIIIMBIIIIIII.......

ant07
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Messaggio da ant07 » 3 settembre 2011, 10:31

Molto belli questi post, grazie L.
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Messaggio da L » 8 settembre 2011, 19:42

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xmoritz
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Messaggio da xmoritz » 9 settembre 2011, 1:12

che bella la lettera di Stephen King :'-)
Enjoy your life... goditela!

sandy j
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Messaggio da sandy j » 11 ottobre 2011, 12:34

Lo sapete no ke è il mio topic preferito, cosi' ogni tanto lo faccio risalire. Con la speranza ke qualcuno abbia sempre nuovi racconti del nostro angelo 8-)
SANDY J.

dorilis
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Messaggio da dorilis » 11 ottobre 2011, 19:37

Oggi ho trovato un'altra storia simpatica... Appena riesco a tradurla la posto (penso comunque di farlo in settimana)
"When all life is seen as divine, everyone grows wings" - Michael Jackson

dorilis
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Messaggio da dorilis » 23 ottobre 2011, 12:55

Non sono riuscita a tradurla per la scorsa settimana come avevo detto... Comunque ecco qui:

Il seguente articolo è stato pubblicato in cinese nel 1993 per il Dangerous World Tour. E’ stato postato da MJinmyheart e poi da dri su KOPD sul quale l’ho letto io.

Il background:

Come si sa Michael Jackson andò a Taiwan nel 93 per il Dangerous Tour. Quello che molta gente probabilmente non sa era che prima di iniziare la parte asiatica del Dangerous Tour, volò a Taiwan prima di partire per Bangkok per il suo primo concerto. Volò con China Airlines, un’azienda basata a Taiwan.

Il “Dynasty Magazine” della China Airlines ebbe Michael nel suo numero di Ottobre, e non era solo a proposito del suo concerto a Taipei, ma rivelò anche dettagli di lui come il passeggero VIP segreto della compagnia aerea.

Probabilmente per confondere la stampa, invece di volare con il suo jet privato a Bangkok, Michael partì per Bangkok un giorno prima a quanto pianificato, via San Francisco verso Taipei per un volo di coincidenza per Bangkok. Per evitare attenzione della stampa non necessaria, l’arrangiamento fu tenuto confidenziale, fu dato solamente alla stampa taiwanese il giorno dopo dai passeggeri che avevano riconosciuto Michael, e poi confermato dalla compagnia aerea.


Estratti dell’articolo rivelano i componenti dell’equipaggio incontrando Michael Jackson…

Senza che alcuno lo notasse, Michael Jackson fu l’ultimo passeggero a salire all’ultimo minuto sul volo China Airlines CI-003 da San Francisco indossando il suo cappello e una mascherina chirurgica. Sedeva davanti vicino alla finestra nella cabina di prima classe con il suo agente. Arrivò all’Aeroporto Internazionale Taoyuan di Taiwan intorno alle 19.30 del 21 agosto. Michael venne salutato a bordo dal capo delle relazioni pubbliche dell’azienda il sr. Luo e da altri membri anziani prima di portarlo in un giro panoramico dell’area transfer.


Luo ricorda che Michael continuava a lodare l’esposizione della hallway, camminando avanti e indietro per diverse volte, eccitato come un grande bambino, sembrava molto felice di essere sull’isola di Taiwan per la prima volta. Il sr. Luo trascorse quasi un’ora parlando con Michael, successivamente parlò del suo stupore di come fosse come un bambino, ben educato e calmo e rilassato. Le lunghe ciglia di Michael e gli incantevoli grandi occhi marroni erano la parte più indimenticabile,.

Alle 20.30 prima di tutti gli altri passeggeri, Michael s’imbarcò sul volo successivo CI-065 verso Bangkok, senza che l’equipaggio lo sapesse. Come al solito erano occupati a prepararsi per il decollo, quando all’improvviso videro Michael, l’intero equipaggio rimase completamente interdetto! Michael che apparentemente era in possesso di 4 jet privati riconobbe che il volo sul quale stava viaggiando era il nuovo MD-11!

Tuttavia, i primi membri dell’equipaggio sul CI-003 inclusi il comandante sig. Zhang, le hostess sig.ra Zhu e sig.ra Lui che avevano volato con l’icona del pop da San Francisco, si sentirono eccezionalmente onorati di incontrare Michael. Tutti si complimentarono del suo fascino e buone maniere dopo aver trascorso del tempo con lui sul volo a lungo raggio.

Zhang ricorda che dopo che Michael salì sul volo, espresse il desiderio di recuperare un po’ di sonno, visto che non aveva dormito la notte precedente a causa di alcune cose da fare per il suo tour. Dopo che l’aereo decollò, si addormentò per 5-6 ore. Zhang rimase sorpreso che una superstar come Michael Jackson apparisse essere così gentile, pura e innocente, il che era oltre la sua aspettativa. Dopo che Michael si svegliò, andò nella cucina per vedere le cose e parlare con tutti, si prese anche alcuni giocattoli per bambini e adesivi. Non c’era dubbio che adorasse realmente i bambini, quando gli venne chiesto di autografare una foto per la figlia di due anni di una hostess, Michael impiegò 5 secondi per guardare la foto prima di mettere giù la penna.

Zhu dice che l’equipaggio era eccitato di incontrare Michael, ma solo lei insieme alla sua collega Liu ebbero il privilegio di prendersi cura di lui. Michael parlò con loro un sacco, e spesso mostrò il suo apprezzamento per il loro lavoro. Michael non era un grande mangiatore, preferiva il cibo vegetariano, così non mangiò molto sul volo. Accettò principalmente sneak fatti di mandorle e arachidi. Zhu dice che Michael non era esigente sui bicchieri di vino, ebbe un vino bianco in una tazza di caffè, e prese solo una mela e yogurt per colazione. L’equipaggio notò anche il suo lato altruista, quando si svegliò proprio prima di colazione ancora nel buio, cercando di non disturbare gli altri passeggeri mentre guardava fuori dalla finestra, con attenzione si coprì la testa e la finestra con una coperta per evitare che la luce entrasse.

Anche Liu ricorda alcuni momenti memorabili con Michael. Diede a Michael del succo d’arancia dopo che lui ebbe chiesto il suo parere, e permise anche a Michael di prendere in prestito la sua fragranza “Polo” per spruzzarsela addosso, e inoltre diede a Michael il suo badge China Airlines Eagle, mettendolo sulla maglietta di Michael dopo che lui aveva mostrato ammirazione per il badge. Ma per Liu, il momento più memorabile con il Re del Pop fu quando gli stava mettendo una coperta per dormire, e gli augurò sogni d’oro, Michael fu commosso dal gesto, sinceramente come un ragazzo, e le disse “ti voglio bene”, il che riscaldò veramente il suo cuore…

A parte le poche ore di sonni, il resto del tempo Michael lo passò parlando attivamente con l’equipaggio, guardando fuori dalla finestra, giocando a poker con il suo agente e leggendo la rivista della compagnia aerea. Comprò persino un orologio giocattolo dell’aereo.

Il viaggio in aereo andò molto liscio, Michael non dimenticò di complimentarsi con il comandante il sig. Cao.
Applaudì non appena l’aereo atterrò, e il suo spirito bambino fu contagioso, e gli altri passeggeri ben presto si unirono al suo applauso!

Prima di lasciare l’aereo, molti altri passeggeri e l’equipaggio non poterono fare a meno di chiedere a Michael il suo autografo, cosa che lui fu felice di fare. L’equipaggio dopo commentò sui suoi anni di esperienza nel trattare star internazionali, e Michael fu il più sincero e accessibile, qualcosa che non dimenticheranno mai!

Fu un’occasione molto rara per Michael di essere su un volo commerciale. Fu specialmente grato per l’eccezionale servizio che ricevette dall’equipaggio di cabina, e espresse il desiderio di volare nuovamente con la China Airlines se se ne fosse presentata l’opportunità. Infatti il suo agente lo fece proprio il giorno dopo, cancellando la sua prenotazione originaria con le altre compagnia, e volando con China Airlines per tornare negli Stati Uniti!

Fonte: http://www.mjj2005.com/kopboard/index.p ... opic=57511 e http://mjmemoriestaiwan.blogspot.com/20 ... -asia.html
"When all life is seen as divine, everyone grows wings" - Michael Jackson

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Messaggio da L » 23 ottobre 2011, 15:47

tenero come sempre...quanto amo questi racconti.
GRAZIEEEE
OH BIIIMBIIIIIII.......

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